Via al dibattito sulla proposta del governo
I nuovi “programmi” entreranno in vigore dall’anno scolastico 2026-2027.
Tra i suggerimenti agli insegnanti, incoraggiare la lettura di «almeno tre libri» all’anno alle medie.
Attenzione
puntata anche sulla scrittura a mano e la lettura ad alta voce
Nella scuola del futuro latino e Intelligenza artificiale saranno tra gli assi portanti delle nuove Indicazioni nazionali /ICP
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di PAOLO FERRARIO
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Alunno
al centro del sistema
La
premessa culturale generale delle nuove Indicazioni sottolinea la centralità
dell’allievo nel sistema scolastico, ispirandosi ai principi costituzionali e
mirando a uno sviluppo completo e bilanciato di tutte le sue facoltà. « La
Costituzione mette al centro la persona e concepisce lo Stato per l’uomo e non
l’uomo per lo Stato, come opportunamente sottolineava il costituente Giorgio La
Pira – si legge nella Premessa culturale generale delle Nuove Indicazioni –.
Così la scuola, che è scuola costituzionale, pone le persone degli allievi al
centro delle sue azioni e ne promuove i talenti attraverso la formazione
integrale e armonica di tutte le dimensioni: cognitive, affettive, relazionali,
corporee, estetiche, etiche, spirituali».
Latino
dalla seconda media
Confermando
le indiscrezioni delle scorse settimane, ecco il ritorno del Latino alla scuola
media (a partire dalla seconda) «per collegare il mondo che si è espresso in
latino con l’esperienza degli studenti e con la realtà contemporanea – si legge
ancora nelle Indicazioni – instaurando una virtuosa dinamica di acquisizione
del passato, comprensione del presente e confronto con le sue istanze,
preparazione per il futuro. Il latino va scoperto come opportunità e risorsa
per la formazione in vista della scuola secondaria di secondo grado; va
riconosciuto il ruolo giocato nello sviluppo della tradizione europea,
distinguendo criticamente elementi di continuità e di discontinuità tra il
testo antico e le forme della sua ricezione e va individuato nella cultura
antica un possibile e vantaggioso punto di partenza per il confronto con altre
tradizioni, lingue e culture».
Almeno
tre libri all’anno
Particolare
cura è dedicata, nelle nuove Indicazioni, alla lettura («
Almeno tre libri all’anno» alle medie) e allo studio delle poesie a
memoria «perché se ne apprezzino il ritmo, la musicalità». E ancora, una
maggiore attenzione allo sviluppo delle competenze Stem, l’introduzione delle
classi con metodo Montessori alle medie, più importanza all’educazione civica,
con un focus su relazioni di genere, rispetto e convivenza civile, un
rafforzamento della scrittura manuale e della calligrafia come strumento di
sviluppo del pensiero critico e riflessivo e della creatività, con
un’attenzione particolare a musica, arte e narrazione.
La
lettura ad alta voce
«Per
la scuola delle Nuove Indicazioni – si legge ancora nel testo – la scrittura ha
un significato profondamente umanistico e di supporto alla promozione
degli apprendimenti di tutte le discipline. Carta e penna, lettura ad alta voce
e piccole biblioteche d’aula devono convivere armoniosamente con
assistenti virtuali».
Educazione
alla cittadinanza
È prevista, infine, anche un’integrazione «prudente e critica» dell’IA nella didattica, con un ruolo centrale degli insegnanti nella mediazione accompagnata da percorsi di educazione alla cittadinanza digitale per favorire un uso consapevole delle tecnologie.
«Gli insegnanti – si legge ancora nel documento
della Commissione ministeriale – hanno il dovere di conoscere e capire le
potenzialità della IA. E in aula di spiegare le logiche di funzionamento di
dispositivi e piattaforme. L’IA offre certamente grandi opportunità per
l’istruzione a condizione che il suo uso sia guidato da chiari principi etici.
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