Scritto con voce pura, potentissima, Fratellino è la storia vera del viaggio di Ibrahima Balde, dalla Guinea ai Paesi Baschi. Un libro che ci porta in un altro mondo, con costumi, popoli, linguaggi e paesaggi diversi, che ci racconta una storia che pensiamo di conoscere ma che in realtà non riusciamo neanche a immaginare.
Il romanzo è la cronaca, lucida ed essenziale, della vita di
Ibrahima Balde, da lui stesso raccontata, e trascritta dal poeta Amets Arzallus
Antia.
Una voce che ci fa conoscere, senza vittimismo ma in tutta la
sua drammaticità, da chi l'ha vissuta in prima persona, cos'è la traversata del
deserto, il traffico dei migranti, la prigionia, le torture, la polizia, il
viaggio in mare, la morte. Una voce ferma, così chiara e profonda da diventare
a tratti poetica, che ci racconta cosa significa conoscere la sete, la fame, la
sofferenza.
Esistono mille motivi e storie che portano una persona ad
attraversare il Mediterraneo per cercare di raggiungere l'Europa. La
disumanizzazione delle loro morti, espulsioni, vite illegali sembra necessaria
per alimentare la nostra indifferenza.
In realtà ognuna di queste vite è unica e pertanto universale
e raccontarlo sottolinea proprio questo.
FRATELLINO
Autore: Amets Arzallus Antia, Ibrahima Balde
Traduttore: Roberta Gozzi
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
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