Idee e proposte per l’integrazione di alunne e alunni provenienti da contesti migratori. Bianchi: “Documento di grande attualità.
La scuola si sta dimostrando ancora una volta luogo di solidarietà”
Una scuola
che sia sempre più in grado di accogliere, di includere e di educare alla
multiculturalità. È questo l’obiettivo degli “Orientamenti Interculturali. Idee
e proposte per l’integrazione di alunne e alunni provenienti da contesti
migratori”, il documento curato dall’Osservatorio nazionale per l’integrazione
degli alunni stranieri e l’educazione interculturale del Ministero dell’Istruzione,
che è stato presentato oggi all’Università degli Studi “Roma Tre”. Un documento
ancora più attuale, alla luce di quanto sta avvenendo nel contesto
internazionale e delle azioni che le scuole italiane stanno mettendo in campo
per accogliere bambine e bambini provenienti dall’Ucraina.
Sono
intervenuti, il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, il
Sottosegretario Rossano Sasso, la Direttrice generale per lo studente,
l'inclusione e l’orientamento scolastico, Maria Assunta Palermo, il Direttore
generale dell’Università degli Studi “Roma Tre”, Pasquale Basilicata, e il
Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione dello stesso
ateneo, Massimiliano Fiorucci. Oltre a esperti, rappresentanti dei
territori, dirigenti scolastici e docenti, che hanno raccontato le proprie
esperienze di inclusione, condividendo le buone pratiche in atto nel sistema
d’istruzione.
Il documento
aggiorna e attualizza le precedenti Linee guida per l’integrazione
degli alunni stranieri del 2014 e si propone di offrire modalità
organizzative e indicazioni operative per favorire l’inclusione di ogni
studentessa e studente e una dimensione interculturale in ogni istituto. Sono
anche sviluppati focus sul sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a
6 anni, sull’insegnamento trasversale dell’Educazione civica, sulla
cittadinanza e le nuove generazioni, sull'insegnamento della Lingua italiana e
la valorizzazione del plurilinguismo.
“Siamo
portati spesso a definire i nostri bambini e ragazzi ‘nativi digitali’. I giovani
oggi sono anche ‘nativi multiculturali’, viviamo in società aperte e
interconnesse, in relazione tra loro. La nostra scuola ha una grande tradizione
di inclusione – ha dichiarato il Ministro Patrizio Bianchi – che dobbiamo
aggiornare alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, dalla pandemia a ciò
che sta accadendo in Ucraina. Ma anche alla luce della sensibilità delle nuove
generazioni. Essere cittadini deve voler dire saper rispettare e valorizzare la
diversità, essere solidali, vedere nello scambio e nell’interazione una fonte
di arricchimento. Possiamo potenziare il lavoro delle nostre comunità
scolastiche in tal senso grazie all’Educazione civica. Ma dobbiamo impegnarci
anche a collaborare sempre più con i territori, le associazioni, le famiglie,
tutti i soggetti coinvolti, per far sì che ogni bambino e ragazzo che arriva
nel nostro Paese possa trovare tra i banchi una formazione qualificata, un
orientamento al futuro, una rete di relazioni”.
Gli Orientamenti costituiscono
un punto di riferimento per le scuole e gli Uffici Scolastici Regionali anche
per la definizione di interventi e misure che saranno resi possibili grazie
alle risorse stanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per
quanto riguarda, ad esempio, il superamento dei divari territoriali, la
formazione continua e l’orientamento.
“In questi
giorni i nostri istituti scolastici stanno dimostrando che la scuola è casa e
rifugio per chi fugge dalla guerra. Stanno accogliendo bambini e ragazzi
ucraini, dando testimonianza concreta di cosa sia la solidarietà richiesta
dalla nostra Costituzione. La scuola deve essere luogo di riscatto e crescita,
di futuro. È qui che si costruisce, attraverso la conoscenza e l’educazione, la
nostra comunità democratica, per tutti”, ha concluso Bianchi.
Documenti Allegati
Orientamenti Interculturali.pdf
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