C’è un duplice vantaggio nell'insegnare perché, mentre si insegna, si impara (Seneca)
Insegnare
è imparare due volte (Joseph Joubert)
Ho
anch'io insegnato per anni; anzi, tenere conferenze è lo stesso che impartire
lezioni e, per questo, condivido il succo delle due frasi sopra citate.
Esse provengono da due autori distanti secoli
tra loro: la prima è tratta dalle Lettere a Lucilio di Seneca, il famoso
filosofo latino del I secolo d.C.; la seconda, invece, è desunta dai Pensieri
di un autore francese molto meno noto, Joseph Joubert (1754-1824). La
coincidenza tematica è evidente: quando si insegna, si impara, non solo perché
si è costretti a chiarire a noi stessi quello che affermiamo, ma anche perché spesso
si procede ulteriormente, assieme al discepolo, nella conoscenza.
È
stato anche detto che all’inizio si insegna quello che si sa, mentre, giunti
alla maturità piena dell’intelligenza, si insegna ciò che non si sa e questo
significa ricercare insieme all’alunno la verità. Certo è che tutte le cose che
si sono insegnate con serietà sono rimaste in noi in
modo più incisivo rispetto a quelle che si sono solo studiate o apprese.
modo più incisivo rispetto a quelle che si sono solo studiate o apprese.
Ha,
quindi, ragione Joubert: insegnando s’impara due volte. Purtroppo si deve
riconoscere che ai nostri giorni s’insegna sempre meno: i genitori sono
esitanti nel consigliare e ammonire i loro figli; la scuola si affida a
programmi semplificati; i docenti sono non di rado demotivati e si
riducono a stanchi ripetitori; la stessa catechesi ecclesiale è in crisi.
riducono a stanchi ripetitori; la stessa catechesi ecclesiale è in crisi.
Cristo
quando saluta i suoi apostoli dopo la risurrezione dice loro: «Andate e
ammaestrate …». Dovremmo, in tutti i campi,con semplicità e umiltà
ritornare a insegnare e a imparare.
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