domenica 22 gennaio 2017

LE PENTOLE DEL DIAVOLO - Pochi ricchi e miliardi di poveri!

LA RICCHEZZA
 DEL MONDO 
IN MANO A POCHI      NABABBI

di Giuseppe Savagnone

Chi lo dice che le cose non cambieranno mai? Cambiano, eccome! Solo che noi non ce ne accorgiamo, anche perché, nella ridda di notizie inutili (a quanto pare Brad Pitt ha una nuova fiamma!) da cui siamo tempestati ogni giorno, nessuno ci informa dei cambiamenti veramente importanti. Un’eccezione a questo silenzio è il recentissimo rapporto della Oxfam – una confederazione internazionale composta da 18 organizzazioni di Paesi diversi – , da cui risulta che le disuguaglianze economiche a livello mondiale si accrescono a una velocità vertiginosa. Nel 2010 erano i 388 uomini più ricchi a possedere quanto la metà più povera del pianeta (oltre 3 miliardi e mezzo di persone). Dopo soli quattro anni, nel 2014, per realizzare questa equivalenza, ne bastavano 80. Nel 2015, 62. Oggi, secondo i dati pubblicati nel rapporto, ad avere da soli quanto tutti i miserabili della terra messi assieme (426 miliardi di dollari!), sono in 8. Possiamo leggere i loro nomi sulla famosa rivista «Forbes»: Bill Gates, Amancio Ortega, Warren Buffet, Carlos Slim, Jeff Bezos, Mark Zuckerberg, Larry Ellison, Michael Bloomberg.
Attenzione: non si tratta soltanto di geni solitari che si sono fatti da sé. È il meccanismo dell’economica neo-capitalistica oggi dominante a produrre questi effetti. I soggetti sopra elencati sono, infatti, in buona compagnia, se è vero che nel 2015 si è calcolato che l’1% più ricco dell’umanità possiede più del restante 99%. Non è l’eredità del passato: la forbice si è andata sempre più allargando in questi ultimi decenni. Tra il 1988 e il 2011 il reddito medio del 10% più povero della popolazione mondiale è aumentato di 65 dollari, meno di 3 dollari l’anno, mentre quello dell’1% più ricco di 11.800 dollari, vale a dire 182 volte tanto. Il tutto legato ai processi economici e finanziari che non fanno capo solo a singoli individui, ma a potenti aziende: nel biennio 2015/2016 dieci tra le più grandi multinazionali hanno realizzato complessivamente profitti superiori a quanto raccolto dalle casse di 180 Paesi del pianeta.

L’Italia non fa eccezione alla regola. Stando ai dati del 2016, l’1% più facoltoso della popolazione ha nelle mani il 25% della ricchezza nazionale netta. I primi 7 miliardari italiani posseggono una ricchezza superiore a quella complessiva del 30% più povero dei nostri connazionali. E anche nel nostro Paese il processo è in corso di svolgimento. La classe media, che ne era il tessuto base, si sta disfacendo. Pochi diventano sempre più ricchi, la maggior parte scivola inesorabilmente nella povertà……..

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