venerdì 6 giugno 2014

DECRETI DELEGATI, QUARANT'ANNI DOPO


1974-2014: quarant’anni 
e… li dimostrano!

Dal Seminario dell’AIMC sui Decreti delegati

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) ha realizzato ieri 4 giugno 2014 presso il Senato della Repubblica, Sala Istituto di S. Maria in Aquiro, Piazza Capranica, 72 il Seminario di studi “1974-2014: a quarant’anni dai Decreti delegati per la scuola”, un’iniziativa di riflessione voluta non solo per celebrare un anniversario, ma anche per porre attenzione a uno dei problemi più urgenti che riguardano la gestione del sistema scolastico italiano.
Nell’aprire i lavori, il presidente nazionale AIMC, Giuseppe Desideri, ha esordito constatando che “rispetto ai Decreti di partecipazione democratica della scuola italiana si assiste oggi a una situazione paradossale: si è fermi alla normativa degli anni ’70, che attende da tempo una rivisitazione strutturale”. “Il livello di partecipazione agli Organi Collegiali – ha proseguito il presidente – è passato dal 60% iniziale al 5% delle ultime elezioni. Occorre ricostruire rapporti fiduciari tra scuola e famiglia, in termini di assunzione di responsabilità”.
Successivamente, coordinati da Rosa Musto, presidente regionale AIMC Lazio, si sono alternati, come da programma, gli interventi del vicepresidente del CNPI, Mario Guglietti, del direttore generale ASTRID, Vittorio Campione, del professore di Pedagogia Università IUSM di Roma, Pasquale Moliterni, i quali, ciascuno dal proprio particolare punto di osservazione, hanno tracciato un quadro dell’attuale situazione, relativa alla partecipazione di genitori e docenti negli Organi collegiali, al profilo professionale dei docenti, allo stato giuridico del personale docente, dirigente e ispettivo, all’aggiornamento, alla ricerca e sperimentazione,…, “questioni aperte” che attendono da tempo una ridefinizione attraverso “azioni” significative da parte dei decisori politici.
In sintesi, tutti gli interlocutori sono stati concordi nel confermare la necessità di recuperare il fermento degli anni ’70 per riaprire il dibattito su questi temi, riconsiderare le sperimentazioni ordinamentali ed elevare la qualità della scuola strettamente collegata al profilo professionale del docente e alla cura della professione. Norme e didattica dovrebbero andare di pari passo, avendo ben presente che i Decreti sono funzionali alla compartecipazione democratica delle istituzioni scolastiche, che richiede, inoltre, una leadership diffusa nella scuola intesa come organizzazione che apprende. La stessa figura del dirigente scolastico dovrebbe essere riconsiderata nel ruolo e funzioni e riorientata verso l’idea di leader pedagogico.
Nel corso del vivace dibattito, che ha fatto seguito agli interventi dei relatori, si è fatta memoria e sono stati indicati numerosi aspetti che necessitano di essere innovati, alla luce dei mutamenti che la scuola dell’autonomia presenta.
La senatrice Francesca Puglisi, della VII Commissione Istruzione del Senato, ha dichiarato la propria disponibilità a seguire direttamente in ambito parlamentare la questione, e ha chiesto all’AIMC di proseguire nel lavoro di approfondimento e riflessione per pervenire anche a formulare nuove proposte e dare vita a una nuova stagione di rinnovamento e gestione democratica del sistema scolastico italiano.

Roma, 5 giugno 2014

L’Ufficio stampa AIMC

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