domenica 6 ottobre 2019

TANINA MUGAVERO .... UNA VITA CHE SI FA DONO

Auguri per i suoi cento anni di vita!

Da una famiglia profondamente cristiana, nel lontano quattro ottobre 1919, giorno dedicato all’umile santo  Francesco, nasceva Gaetana Mugavero, per tutti Tanina, che, sostenuta dall’operosità del Santo del suo giorno natale, con semplicità ha saputo distinguersi nell’ambito della scuola, della chiesa e del sociale.
Riportiamo con piacere la sua testimonianza riguardo i ricordi ai suoi primi anni d’insegnamento, quando giovanissima il padre l’accompagnò con l’asinello, come amava sottolineare con orgoglio, in una scuola di campagna al centro della Sicilia, terra segnata dalla guerra e dalla miseria. Di questa prima esperienza racconta: “Venivano a scuola a piedi nudi; i più grandi portavano a cavalluccio i fratellini più piccoli. Avevano fame, ma tanta voglia di imparare. Era una zona infestata dalla mentalità mafiosa e dalla violenza. Io facevo il mio dovere e dicevo chiaramente agli adulti che certi comportamenti non erano positivi. Io insegnavo a voler bene e gli adulti insegnavano la violenza. La sera avevo un po’ di paura. Mi chiudevo nella mia povera stanza – ove ancora non c’era luce elettrica- al chiarore di un lume leggevo e pregavo … Questa esperienza mi ha fortificato; mi ha insegnato come si vive nella povertà assoluta e di questo ringrazio Dio”.
Superfluo sottolineare  quale impronta personalissima e incisiva ha impresso alla scuola locale. In tanti riconosciamo  in lei un modello di riferimento. Colleghi e allievi, contagiati dalla sua rara operosità, hanno calcato le sue orme anche quando le personali storie esistenziali li avevano condotti geograficamente lontano. Il suo fervoresempre influenza le  persone con le quali è venuta a contatto.
Non si è mai considerata “arrivata”, anzi la sua voglia di imparare, arricchirsi , perfezionarsi le rimane compagna per tutta la vita. Grazie alla voglia di restare adeguatamente al passo con  le richieste dei tempi , alla convinzione di dover capire prima di giudicare o respingere e alla predisposizione ad includere tutti,  partecipa con entusiasmo a corsi di aggiornamento dai quali assorbe avidamente quanto può trasferire alla realtà in cui opera.
Nei suoi anni giovanili casualmente si trova alla Porziuncola di Assisi a pregare accanto a Maria Badaloni, presidente nazionale dell’AIMC. Nasce un’amicizia che diviene fonte di arricchimento reciproco  e che rafforza  l’idea di dover intrecciare indissolubilmente la parola di Dio con la scuola. Così  la maestra Tanina  insieme a colleghe-amiche coraggiose danno vita alla sezione AIMC di Agira. Da lì scaturiranno iniziative interessanti e produttive innestate sempre nel tessuto reale della scuola locale; risposte adeguate alle esigenze formativo - culturali degli insegnanti e ai bisogni in continua evoluzione degli alunni. All'interno del gruppo nascono relazioni di spessore aperte all'esterno e Tanina svolge con pazienza e fermezza  il ruolo di guida e faro, incitando a superare le avversità sempre presenti nella vita, a saper leggere e accettare negli eventi la volontà di Dio , non smettendo mai di ricordare a sé stessa e a quanti vengono in contatto con lei, che tutte le opere  umane, se davvero buone, devono condurre a Lui.
La sua apertura-  caratteristica rara-  è confermata anche dai messaggi che, in età avanzata, non si stanca di indirizzare ai giovani insegnanti: “Auguro di avere tanta speranza, molto coraggio e grande fiducia. Non debbono scoraggiarsi di fronte ai molti problemi educativi e sociali che oggi ci sono. Il loro lavoro è importante e necessario, perciò debbono svolgerlo bene. L’insegnamento per essere valido deve essere supportato dalla passione, dall’amore per i ragazzi, dalla fede, da una continua formazione.  Perciò l’Aimc può aiutare ogni insegnante a crescere e ogni scuola a divenire migliore. L’Aimc ha bisogno di giovani e i giovani insegnanti hanno bisogno dell’Aimc: un professionista da solo poco può fare! Gli stessi insegnanti e dirigenti anziani – anche se sono in pensione – possono dedicare con generosità il loro tempo all’Aimc e ai giovani colleghi, e alla stessa società. E’ pericoloso chiudersi in se stessi dopo la pensione: si diventa sterili ed inutili e magari ci si ritrova a piangersi addosso”.
A proposito dell’Aimc, le è stato chiesto pochi anni or sono, a quale attività futura le sarebbe piaciuto partecipare. E lei con candore ha risposto: “Vorrei essere presente al prossimo Congresso nazionale e, magari, incontrare papa Francesco …. Se Dio vorrà!”
Un'altra nota importante caratterizza il suo curriculum vitae: l'impegno ecclesiale. Ricopre il ruolo di Presidente della Gioventù femminile,  parrocchiale prima e poi diocesana,  e negli anni cinquanta viene nominata Presidente diocesana. Grazie a questo impegno durante un incontro della Gioventù femminile conosce Armida Barelli, la “sorella maggiore", che le contagerà la convinzione di dover dedicare grande attenzione alle famiglie che negli anni critici del dopoguerra dovevano riappropriarsi dei valori cristiani pilastri dell'Azione  Cattolica.  La sua collaborazione con parrocchia e diocesi si articola a tutto campo e quanti hanno avuto la fortuna di partecipare alle attività e agli incontri animati  da Tanina, ricordano l'atmosfera irripetibile che riusciva a creare.
Sempre negli anni 50 Tanina sperimenta l'esperienza politica. Viene eletta-  una tra le prime donne in Italia-  consigliere comunale di Agira e con tale funzione si impegna , tenacemente,  a trovare soluzioni ai numerosi problemi sociali del tempo. Un'esistenza, la sua,  vissuta pienamente e in diverse direzioni che riesce ad armonizzare progetti diversi  perché riconduce ogni cosaal denominatore comune della Parola di Dio.

Abbiamo incontrato Tanina percorrendo strade diverse. E’ per noi  insegnante, amica, sorella in Cristo, parente. Certo è che ciascuno, per motivi diversi, non può fare a meno di ringraziare Dio per avercela donata. Le vite “speciali” non possono essere fotocopiate per riprodurne tante quante ne servono, né possiamo impadronircene per farne un uso personale... 
Le vite sono luci, piccole e grandi, e quella di Tanina è una di quelle che illuminano la strada che conduce a Cristo. E' una vita che non si lascia fotografare in posa statica; ogni tentativo di definirla lascia la certezza di aver trascurato qualcosa di essenziale. 
Tanina con la sua testimonianza di vita,  servizio, capacità di ascolto, desiderio di essere “ a Sua Immagine e Somiglianza “e accettazione della sofferenza, silenziosamente ci indica che attraverso l’abbandono alla volontà del Padre e ascoltando con obbedienza la Sua voce che sempre ci parla si può trasformare ogni vita normale  in una esistenza speciale.
4 ottobre 2019

I socie dell’AIMC di Agira


Unità Pastorale “San Pietro Apostolo - Sant'Antonio di Padova” – Diocesi di Nicosia


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