venerdì 18 novembre 2022

VIOLENZE SUI MINORENNI, REATI IN CRESCITA

 IL RAPPORTO NAZIONALE SULLE VIOLENZE AI MINORENNI

 I dati della Polizia: 

in aumento i casi a scuola e sul web

 -di ALESSIA GUERRIERI

 Sono soprattutto i minorenni il bersaglio degli abusi in Italia, in particolar modo nella fascia 14-17 anni. Nel 2021 infatti i reati commessi nel nostro Paese sono aumentati del 5% rispetto all’anno precedente (36.498 delitti nel 2020 rispetto ai 38.188 del 2021), mentre nel parziale dei primi sei mesi del 2022 c’è stata una diminuzione del 10% rispetto allo tesso periodo del 2021 (dai 19.431 delitti commessi nel primo semestre 2021 si passa ai 17.475 dell’analogo periodo del 2022). Al netto di questo dato comunque “positivo”, le buone notizie finiscono qui, stando al report realizzato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale del ministero dell’Interno.

In particolare, nel 2021 aumentano quasi tutti i reati presi in esame, mentre subiscono una diminuzione solo quelli di adescamento di minorenni (-10%), pornografia minorile (-25%) e violazione degli obblighi di assistenza familiare (-11%) e violenza sessuale di gruppo (18%). Diverso il trend registrato da gennaio a giugno 2022, dove emerge invece una sensibile discesa di tutti i reati in esame, tranne che per le fattispecie di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (+3%), violenza sessuale e violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione, che fanno registrare un aumento del 19% nel primo caso, attestandosi a 2.196 casi in sei mesi, e del 54% nel secondo caso. E per questa ultima fattispecie, con una tendenza in salita del 58% tra le vittime. Vittime che nella maggior parte dei casi sono femmine, con un’età anagrafica intorno ai 14 anni, mentre nell’identikit tipo l’autore dei reati nei confronti dei minori è uomo in età compresa tra 35 e 64 anni (62%).

Il maggior “canale” dove avvengono i reati in Italia resta il web, dove raddoppiano le vittime di “sextortion”, il ricatto a sfondo sessuale per estorcere denaro. Nel 2021 c’è stato infatti un aumento del 94% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, su questi dati - secondo il rapporto del Viminale - potrebbe impattare anche il fatto che «la vergogna impedisce ai ragazzi di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei». Nel 2021 i casi sono stati un centinaio: 77 hanno riguardato la fascia 14-17 anni e 23 quella 10-13. Non meno preoccupante sono i pericoli in rete relativi al cyberbullismo e l’adescamento online; fenomeni che hanno visto un aumento costante ancor prima del 2020. In particolare, i dati sull’adescamento online nel 2021 hanno registrato una crescita del 33% rispetto all’anno precedente. In questo caso la fascia più a rischio è quella dei giovani tra 10 e 13 anni, con un aumento del 38% dei casi trattati. Sul fronte del cyberbullismo l’incremento è stato del 13% tra il 2020 e il 2021, soprattutto nella fascia di età tra i 14 e i 17 anni.

www.avvenire.it

 

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