- di José Tolentino Mendonça
Rendici disponibili ai viaggi lunghi, come sempre lo sono i viaggi del cuore. Che sappiamo viaggiare sulla rotta delle parole ritrovate, delle conversazioni rivelatrici senza una mappa precisa, come le traiettorie degli uccelli, all’improvviso felici.
Fa’ che osiamo comprendere il
modo in cui lo Spirito illumina il nostro presente, con i suoi
sorprendenti attraversamenti di porte chiuse e di incredulità consolidate. Che
nessun risentimento allenti il vincolo che ci lega alla memoria dell’amore.
Aiutaci ad accogliere la forza tremula e fortissima della Vita, che
perdura in noi come una chiamata incessante.
Aiutaci
a non sottovalutare le nostre mani vuote, ma a capire che esse
sono remi per il nostro navigare tra attesa e promessa. Aiutaci
a non rimuovere spiritualmente la povertà, ricordandoci che la
nostra appartenenza è a una folla di assetati, di impazienti e
desideranti. Tienici lontano dal tempo interrotto e caliginoso in cui
sperimentiamo la negazione di noi stessi e di Te.
Fa’ che non dimentichiamo che il tuo amore è capace di trasformare in desiderio incandescente le nostre macerie, paralisi e desistenze.
E, nell’accoglimento di
questo amore, fai deflagrare in noi la forza generativa della Tua Presenza
radiosa.
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