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domenica 6 ottobre 2024

GENITORI e FIGLI


 Crepet: Oggi i genitori fanno cose da deficienti totali. 

Asciugano i capelli ai figli, tagliano la carne o girano lo zucchero dentro il caffellatte. 

A 30 anni saranno perfetti idioti”

Di redazione

 Paolo Crepet, psichiatra, sociologo e scrittore di successo, continua a catturare l’attenzione di un pubblico giovane e variegato. Con una carriera costellata di bestseller, il suo ultimo libro, “Mordere il cielo”, affronta temi cruciali legati alle emozioni e alla comunicazione nell’era digitale.

 In un’intervista con Silvia Grassi, su Libreriamo.it Crepet offre spunti provocatori e riflessioni profonde sulla solitudine, l’omologazione e il ruolo dei genitori nell’educazione dei giovani.

 Crepet inizia la sua analisi parlando della solitudine che può derivare dall’interazione con le persone sbagliate. “La più grande forma di solitudine è passare il nostro tempo con persone sbagliate”, afferma. In un mondo in cui la tecnologia ci rende iperconnessi, il rischio di confondere le amicizie virtuali con quelle reali è palpabile. Secondo Crepet, la responsabilità non ricade solo sulla Generazione Z, ma anche sulle generazioni precedenti che hanno modellato il loro ambiente sociale.

 Un altro tema centrale dell’intervista è l’impatto degli influencer sulla società. Crepet osserva che “l’influencer è il capo dei conservatori”, sottolineando come la pressione sociale possa portare a una pericolosa omologazione. “Se ci sono influencer che hanno 20/30 milioni di ragazzi e ragazze che li seguono, è una sventura incredibile”, avverte. La preoccupazione di Crepet è che i giovani possano perdere la loro individualità, seguendo ciecamente le tendenze imposte dai social media.

 Quando si parla di educazione, Crepet non risparmia critiche ai genitori moderni. “Dire oggi consapevoli e autonomi è una bestemmia”, afferma, evidenziando come molti genitori tendano a proteggere eccessivamente i propri figli. “Devono insegnare ai figli a volare, non a rimanere in camera da letto”, sottolinea, esortando i genitori a dare ai giovani la possibilità di affrontare le sfide e superare i propri limiti: “Ora i genitori fanno cose da deficienti totali, addirittura girano lo zucchero dentro al caffellatte ai figli, fanno cose che erano inimmaginabili fino a 40 anni fa! Hanno l’idea di dover proteggere i figli da tutto e così quando avranno 30 anni saranno dei perfetti idioti, persone che non sanno fare niente, neanche pensare”.

 Crepet conclude l’intervista parlando della superficialità con cui molte persone affrontano i problemi educativi. “La gente vuole risolvere un problema complicatissimo nella forma più semplice e banale possibile”, osserva. Questo approccio, secondo lui, non fa altro che alimentare una cultura della superficialità, in cui le soluzioni rapide e facili diventano la norma.

 Orizzonte scuola



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