non accettare programmi
contrari ai propri valori
Incontrando i partecipanti all'Assemblea generale dell’Epa, una federazione di associazioni di genitori, il Pontefice esorta ad accudire i figli e al contempo "stimolarli a maturare e diventare autonomi", senza imporre aspettative.
L'invito a "trasmettere una positiva formazione
all’affettività e alla sessualità", difendendoli da "minacce"
come bullismo, alcol, pornografia, videogiochi violenti, droga.
La
gioia di diventare genitori pone di fronte anche "a compiti educativi per
i quali spesso ci si trova impreparati”:
Ad
esempio: accudire con amore i figli e nello stesso tempo stimolarli a maturare
e a diventare autonomi; aiutarli ad acquisire sane abitudini e buoni stili di
vita, nel rispetto della loro personalità e dei loro doni, senza imporre le
nostre aspettative; aiutarli ad affrontare serenamente il percorso scolastico.
O ancora: trasmettere loro una positiva formazione all’affettività e alla
sessualità; difenderli da minacce quali bullismo, alcol, fumo, pornografia,
videogiochi violenti, azzardo, droga, eccetera.
I
valori si trasmettono con la testimonianza
Il
Pontefice ha poi spiegato che questi compiti educativi si inseriscono in un
contesto culturale, almeno in Europa, “segnato dal soggettivismo etico e da un
materialismo pratico”:
La
dignità della persona umana è sempre affermata ma a volte di fatto non
rispettata. I genitori si rendono conto ben presto che i loro figli sono
immersi in questa atmosfera culturale. Ciò che essi “respirano”, ciò che
assorbono dai media è spesso in contrasto con quanto fino a pochi decenni fa
era considerato “normale” ma che ora sembra non esserlo più. Per questo i
genitori si trovano ogni giorno a dover mostrare ai loro figli la bontà e la
ragionevolezza di scelte e valori che non si possono più dare per scontati,
come ad esempio il valore stesso del matrimonio e della famiglia, o la scelta
di accogliere i figli come dono di Dio. E questo non è facile, perché si tratta
di realtà che si trasmettono solo con la testimonianza della vita!
Educare
è umanizzare
Davanti
a queste difficoltà che possono essere “scoraggianti”, i genitori devono
“sostenersi a vicenda” e accendere la “passione per l’educazione”: “Educare -
ha affermato il Papa - è umanizzare, è rendere l’uomo pienamente uomo”.
È
vero, la cultura è cambiata, ma le esigenze del cuore, del cuore umano
conservano un nucleo immutabile che prima o poi viene fuori anche nei figli. Da
lì bisogna sempre ripartire. Dio stesso ha inscritto nella nostra natura le
esigenze insopprimibili di amore, di verità, di bellezza, di relazionalità e di
donazione, di apertura al tu dell’altro e di apertura al Tu trascendente.
Queste esigenze del cuore sono potenti alleati di ogni educatore. Facendole
emergere, imparando ad ascoltarle, anche i nostri figli non avranno difficoltà
a vedere il bene, il valore delle proposte educative dei loro genitori.
Ma
quando può dirsi riuscito il compito educativo dei genitori? Il discorso di
Papa Francesco rivolto ai partecipanti all’Assemblea generale dell’Epa è
orientato anche da questa domanda che trova il suo corretto approdo in queste
parole:
Quando
i figli scoprono la fondamentale positività della loro esistenza, del loro
essere al mondo e quando, forti di questa convinzione, affrontano con fiducia e
coraggio l’avventura della vita, convinti che anche loro hanno una missione da
svolgere, una missione nella quale troveranno la loro realizzazione.
Ognuno
sia un dono per il mondo
La
realizzazione del compito educativo presuppone dunque una scoperta
fondamentale: quella “del grande amore di Dio per noi”. “Chi scopre che alla
radice del proprio essere c’è l’amore incondizionato di Dio Padre - ha
affermato Francesco - riconosce anche che la vita è buona, che essere nati è un
bene e che amare è un bene”.
Dio
stesso ha fatto di me un dono buono e io stesso sono un dono per i miei cari e
per il mondo, e ognuno può dire questo. Questa certezza aiuta a non vivere
mossi solamente da un’avvilente tendenza “al risparmio”, nella continua
preoccupazione di preservarmi, di non coinvolgermi troppo, di non sporcarmi le
mani. E sono queste trappole…
Spendersi
per gli altri
La
vita invece, ha osservato il Papa, si apre a tutta la sua bellezza “quando
viene spesa, quando si “perde” per gli altri”:
La
vita si apre a tutta la sua ricchezza quando si da, quando si dona. Questo è il
grande compito educativo dei genitori: formare persone libere e generose che
hanno conosciuto l’amore di Dio e che donano a piene mani ciò che sanno di aver
ricevuto come dono. È un po’ – diciamo così – la trasmissione della gratuità,
che non è facile trasmetterla...
Papa
Francesco ha infine ricordato l’orizzonte del “Patto educativo globale”: quello
di consolidare “l’impegno comune con tutte le istituzioni che si occupano dei
giovani”. E quello del “Patto per la famiglia” che intende mettere al centro
una realtà fondamentale: “la famiglia e le sue relazioni”.
L’European Parents' Association (Epa) la
federazione di associazioni di genitori che rappresenta più di 150 milioni di
persone. L’Epa è nata per dare ai genitori più forza per incidere nello
sviluppo delle politiche e delle decisioni educative a livello europeo. E
promuove, nel campo dell’istruzione, la partecipazione attiva dei genitori e il
riconoscimento del loro ruolo centrale come principali responsabili
dell’educazione dei propri figli. L’assemblea generale dell’Epa, apertasi l’11
novembre a Roma, è scandita tra l’altro da vari focus su metodi educativi e
buone pratiche contro il cyberbullismo.
Vatican News
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