venerdì 3 dicembre 2021

CHI SEI TU? CHE COSA VUOI? A CHI APPARTIENI?

 

"..... Ascoltando voi, guardandovi in faccia, la memoria va oltre, va alle sofferenze. Voi siete arrivati qui: ma quanti dei vostri fratelli e delle vostre sorelle sono rimasti per strada? Quanti disperati iniziano il cammino in condizioni molto difficili, anche precarie, e non sono potuti arrivare? Possiamo parlare di questo mare che è diventato un grande cimitero. Guardando voi, guardo le sofferenze del cammino, tanti che sono stati rapiti, venduti, sfruttati…, ancora sono in cammino, non sappiamo dove. È la storia di una schiavitù, una schiavitù universale. Noi guardiamo cosa succede, e il peggio è che ci stiamo abituando a questo. “Ah, sì, oggi è affondato un barcone, lì… tanti dispersi…”. Ma guarda che questo abituarsi è una malattia grave, è una malattia molto grave e non c’è antibiotico per questa malattia! Dobbiamo andare contro questo vizio dell’abituarsi a leggere queste tragedie nei giornali o sentirli in altri media. Guardando voi, penso a tanti che sono dovuti tornare indietro perché li hanno respinti e sono finiti nei lager, veri lager, dove le donne sono vendute, gli uomini torturati, schiavizzati… 

Noi ci lamentiamo quando leggiamo le storie dei lager del secolo scorso, quelli dei nazisti, quelli di Stalin, ci lamentiamo quando vediamo questo e diciamo: “ma come mai è successo questo?”. Fratelli e sorelle: sta succedendo oggi, nelle coste vicine! Posti di schiavitù. Ho guardato alcune testimonianze filmate di questo: posti di tortura, di vendita di gente. Questo lo dico perché è responsabilità mia aiutare ad aprire gli occhi. La migrazione forzata non è un’abitudine quasi turistica: per favore! E il peccato che abbiamo dentro ci spinge a pensarla così: “Mah, povera gente, povera gente!”. E con quel “povera gente” cancelliamo tutto. È la guerra di questo momento, è la sofferenza di fratelli e sorelle che noi non possiamo tacere. Coloro che hanno dato tutto quello che avevano per salire su un barcone, di notte, e poi… senza sapere se arriveranno… E poi, tanti respinti per finire nei lager, veri posti di confinamento e di tortura e di schiavitù. ..... "

DISCORSO DEL PAPA


Nessun commento:

Posta un commento