lunedì 1 maggio 2017

MONTESSORI: LA LINGUA E' UN TESORO

Il quotidiano Avvenire, nel numero del 28 aprile, pubblica un interessante inedito di Maria Montessori. 
L’educatrice riflette sul valore della parola, «un insieme di suoni con il quale l’essere umano esprime un’idea. E si associa». 
Il linguaggio è parte della storia dell’umanità. Ma chi ne può conservare l’esattezza assoluta? «Certo non sarà una macchina. È il bambino che vive a contatto con la mamma e da lei assimila in modo perfetto la lingua materna»
                                                                                                              
 di MARIA MONTESSORI

Che cosa è il linguaggio umano? In sé è un soffio che suona attraverso degli strumenti musicali, le corde vocali. Queste vibrano e rendono la voce sonora; la voce passa attraverso la bocca come in un tubo risonante. Qualche volta però la bocca prende quella musica e la imprigiona ora tra i denti e la lingua, ora tra le labbra e ne fa uscire fuori suoni spezzettati che articola. Quella musica della voce (vocali) si combina con i suoni determinati tra le varie parti della bocca che perciò consuonano (consonanti): è con tali mezzi che si forma il linguaggio articolato. L’essere umano ha avuto dalla natura il dono di aggiustare questi strumenti in modo da fissare suoni che si possono distinguere l’uno dall’altro. I suoni non sono molti: sono forse venti o trenta. La lingua italiana per esempio si forma effettivamente con ventuno suoni: cinque vocali  - a,e,i,o,u-  e quindi consonanti  - b, c, d, f, g, l, m, n, p, q, r, s, t, v, z  -: (oltre  h che non ha suono).

     Venti suoni distinti, combinati tra loro in tutti i modi possibili, possono fare un numero infinito di gruppi, cioè di unione di suoni che tra loro formano una parola. Se si potessero fissare in uno strumento meccanico venti suoni per combinarli secondo quanto insegna la matematica, col procedimento detto delle “combinazioni e permutazioni”, ne verrebbero fuori milioni e milioni di parole. Secondo Max Müller, il numero di parole che si potrebbero ottenere con ventiquattro lettere sarebbero circa seicentomila quadrilioni (600.000.000.000.000.000.000.000). Ma queste combinazioni di suoni non sarebbero veramente parole. Parola è un insieme di suoni con il quale l’essere umano esprime un’idea. È dunque l’idea, e non la combinazione di suoni, che origina veramente la parola. Perché una parola indichi un’idea, .........

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