venerdì 1 luglio 2016

CAMBIARE? COSA SIGNIFICA?

Tutti invocano il cambiamento, ma cos’è?
Cambiare per spostare semplicemente l’indice del potere da un gruppo all’altro non risolve il problema
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Conversione / Pixabay CC0 - Geralt, Public Domain
Tutti ne parlano. In campo politico se ne fa un uso distorto e continuo. Conoscete qualcuno che non sventoli la bandiera del cambiamento? La cosa che dispiace è che sia diventato un ritornello cantato a turno da chi sta all’opposizione di un certo sistema. Brexit ci ha aperto gli occhi. In questi giorni il panorama inglese ha perso la sua lucidità; il suo aplomb storico è stato scheggiato; la fama di popolo aperto e tollerante, pur tradizionalmente legato alla sua storia attorno alla famiglia reale, è stata profondamente appannata.
Chi ha perso il referendum nel nome del cambiamento, chiedendo l’uscita dell’Europa, è stato preso alla sprovvista, probabilmente si sarebbe accontentato di arrivare ad un punto dalla vittoria. Non era pronto a tale evento e di riflesso nemmeno ad un eventuale governo del Paese. Chi invece ha perso perché ha chiesto la permanenza nel vecchio continente, sempre comunque per accelerare un vero cambiamento strutturale, economico e sociale del Regno Unito, fa fatica ora a chiedere l’attivazione dell’articolo 50 del trattato di Lisbona. Strumento normativo che regola in due anni i passaggi necessari, per accompagnare fuori dall’Europa il Paese titolato a farne richiesta.
Un risultato referendario giocato quindi, da ambo le parti, in nome del tanto sospirato cambiamento. Ma quale è il significato di quest’ultimo? Si potrebbe pensare ad un mutamento generale di un sistema politico, economico e sociale; la sua trasformazione; le tante variazioni che ne conseguono. Va bene! È il gioco della democrazia. Bisogna però stare attenti, perché cambiare per spostare semplicemente l’indice del potere da un gruppo all’altro non risolve il problema, né attenua l’indignazione, la sofferenza, la disaffezione, le ingiustizie che gravano sulla gente.
Cambiare paradossalmente significa unire, almeno in una concezione cristiana della vita sociale o quantomeno tentare di allargare lo spazio dell’incontro e della condivisione,  con la necessità di lavorare per unificare la famiglia umana di cui tutti facciamo parte. Quando ......

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