-Alessandro
De Carolis - Città del Vaticano
No al "paradigma della competizione"
In
una nota si precisa che il tema scelto per il prossimo anno si sofferma sul
fatto che “oggi troppo spesso la comunicazione è violenta, mirata a colpire e
non a stabilire i presupposti per il dialogo”. Necessario è dunque, si legge
ancora, “disarmare la comunicazione, purificarla dall’aggressività”, andando
“dai talk show televisivi alle guerre verbali sui social”, dove “il paradigma
che rischia di prevalere è quello della competizione, contrapposizione e
volontà di dominio”.
La
comunicazione cui Francesco invita è improntata alla speranza e per i
cristiani, afferma la nota” la speranza “è una persona ed è Cristo”. Questo
tipo di comunicazione, si sottolinea, “è sempre legata ad un progetto
comunitario; quando si parla di speranza cristiana non si può prescindere da
una comunità che viva il messaggio di Gesù in modo credibile a tal punto da far
intravedere la speranza che porta con sé, ed è capace di comunicare anche oggi
la speranza di Cristo con i fatti e con le parole”.
Vatican
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