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domenica 27 novembre 2022

COLORE


 - di ANTONIO SPADARO

Qual è il senso del colore? Che relazione c’è tra i colori e la vita, la mia? La domanda può apparire banale. Non si può, infatti, pensare una vita senza colori, senza sfumature; una vita, come si suol dire, «in bianco e nero». In realtà, anche il bianco e il nero sono colori. Dunque, una vita senza colori sarebbe impossibile: l’esistenza è sempre radicalmente colorata. Il colore è uno dei canali attraverso il quale il mondo ci raggiunge, ci viene incontro: è un potente canale di relazione, di comunicazione. Crea abbinamenti e atmosfere. Il colore contribuisce a fare della realtà un «ambiente». Ci si immerge nel colore, e così si conosce la realtà. Ma non c’è nulla di più fluido del colore, che genera una percezione differente in chi lo guarda sulla base della propria cultura e della propria esperienza personale. Non tutti vediamo allo stesso modo, infatti. Cioè non tutti interpretiamo ciò che vediamo nella stessa maniera. Il colore va ben al di là della biologia. Qualcuno faceva notare che il porpora, che per l’italiano è un rosso, per l’inglese è un viola, ad esempio. anche affermare che la stessa percezione dei colori ha una sua evoluzione nel tempo, non omogenea per Paesi e culture.

Ogni colore ha, dunque, una sua storia, che è anche sociale e sentimentale. È anche persino teologica: basterebbe pensare ai colori delle liturgie per svelare l’evidenza che il colore è ambiente del sacro.

Una cosa è certa, comunque: i colori ci raggiungono da un «oltre», al di là di noi stessi.

 Un colore suggestivo caro a molti – da Giotto a Yves Klein, da Derek Jarman a Raymond Carver – è il «blu oltremare», nel quale «l’oscurità diviene visibile» (Klein). In natura la composizione di questo pigmento la si trova nel lapislazzuli che veniva estratto principalmente in Oriente e arrivava in Europa dai porti del Vicino Oriente. Arrivava da Oltremare, dunque. Quel che mi sembra illuminante è il fatto che il colore arrivi da altrove. 

In realtà questo, simbolicamente, vale per tutti i colori. Quando l’artista li usa, essi non sono semplicemente imitazione della natura, ma intuizione di qualcosa che lo ispira arrivando da un «oltre».

Nel giungere a noi è come se arrivassero via mare, superando la possibilità di un naufragio, quello che per noi farebbe andare a picco il mondo. 

Da L’ESPRESSO

 

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