Il Papa: proteggiamo i bambini,
Un forte e accorato e appello per i piccoli costretti a fare
lavori inadeguati per la loro età è stato rivolto da Francesco al
termine dell'udienza generale, per la Giornata mondiale contro lo
sfruttamento del lavoro minorile. In non pochi casi,
sottolinea, si tratta di forme di schiavitù.
di Debora Donnini –
Città del Vaticano
Difendere i bambini dallo sfruttamento del lavoro minorile:
loro sono il futuro della famiglia umana. È un appello rivolto non solo alle
istituzioni ma a "tutti noi" quello che il Papa fa all’udienza
generale contro la piaga dello sfruttamento nel lavoro minorile che, stima
l’Unicef, coinvolge circa 150 milioni di bambini fra i 5 e i 14 anni. Si tratta
di “un fenomeno - sottolinea - che priva i bambini e le bambine della loro
infanzia e che ne mette a repentaglio lo sviluppo integrale”, con “conseguenti
sofferenze fisiche e psicologiche”. Venerdì infatti è la Giornata mondiale
contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che istituita dall’Organizzazione
Internazionale del Lavoro (ILO) si celebra ogni anno a partire dal 2002.
In non pochi casi
è schiavitù
Lo sguardo di Francesco prende in particolare considerazione
l’attuale situazione di emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia di
Covid-19: “in diversi Paesi – dice - molti bambini e ragazzi sono costretti a
lavori inadeguati alla loro età, per aiutare le proprie famiglie in condizioni
di estrema povertà” :
In non pochi casi si tratta di forme di schiavitù e di
reclusione, con conseguenti sofferenze fisiche e psicologiche. Tutti noi siamo
responsabili di questo. Faccio appello alle istituzioni affinché pongano in
essere ogni sforzo per proteggere i minori, colmando le lacune economiche e
sociali che stanno alla base della dinamica distorta nella quale essi sono
purtroppo coinvolti. I Bambini sono il futuro della famiglia umana: a tutti noi
spetta il compito di favorirne la crescita, la salute e la serenità!
L'Africa subsahariana la più colpita
Nelle aree più povere del mondo il lavoro minorile
rappresenta infatti una sorta di compensazione del reddito familiare a cui le
famiglie ricorrono spesso in situazioni difficili. A esserne colpita
soprattutto l’Africa subsahariana, ma questa piaga dilaga anche in Asia,
America Latina e Caraibi. Ma anche Paesi del "primo mondo" non ne
sono del tutto immuni. E tra le forme di sfruttamento rientra anche quella
della violenza sui bambini per fini commerciali e sessuali, segnala il
Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani in un
comunicato in occasione della Giornata. Guerre e disastri naturali peggiorano
molto la situazione quando l’istruzione smette di essere un diritto e una
priorità. Un dramma quindi che interpella tutti come dice il Papa perché loro
sono il futuro di tutti noi.
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