- 5 mila
piccoli migranti scomparsi in Italia -
Che fine fanno i minori migranti non accompagnati che giungono in Italia?
Sono oltre 6 mila quelli censiti ufficialmente a fine 2019 dal Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, inseriti in programmi di assistenza.
Altri 5
mila sono però svaniti nel nulla. Appello di Save the Children: chi arriva in
Italia arriva in Europa.
di Roberta Gisotti – Città del Vaticano
Li vediamo scendere dalle navi, che li hanno soccorsi in mare, altri
arrivano su barconi di fortuna che approdano di notte in luoghi nascosti delle
coste italiane, altri ancora sfuggono ai controlli delle frontiere terrestri:
migliaia di minori non accompagnati, in massima parte ragazzi adolescenti, ma
ci sono tra loro anche ragazzine e bambini. E’ la fotografia inquietante dei
piccoli e giovanissimi migranti lasciati soli ad affrontare le intemperie
fisiche e psichiche della vita, ad orientarsi nel mondo degli adulti.
Seimila minori stranieri non accompagnati
Ogni mese il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, attraverso
la Direzione generale dell’immigrazione e delle politiche dell’integrazione,
presenta un report sui minori stranieri non accompagnati (msna) in Italia. Al
31 dicembre quelli presenti e censiti risultavano 6.054, quasi il 95% maschi,
di cui 5.740 di età compresa tra i 15 e 17 anni, oltre a 270 bambini tra 7 e 14
anni e 44 sotto i 6 anni. Sono numeri solo indicativi, che variano
continuamente, frutto di attività di monitoraggio sul territorio, passibili
quindi di stime in difetto.
Paesi di maggiore provenienza: Albania, Egitto, Pakistan
Riguardo la provenienza, in cima alla lista dei 35 Paesi con maggiori
presenze è l’Albania con 1.676 minori, seguita da Egitto 531 e Pakistan 501 e
poi molti altri Stati africani (Costa d’Avorio, Tunisia, Gambia, Senegal,
Guinea, Mali, Nigeria, Marocco, Somalia, Eritrea, Ghana, Sudan, Camerun, Sierra
Leone, Guinea Bissau, Burkina Faso, Etiopia, Benin, Repubblica democratica del
Congo, Ciad, Algeria, Guinea equatoriale) ma anche asiatici (Bangladesh,
Afghanistan, Iraq, India, Siria) ed europei (Kosovo, Ucraina e Moldova), oltre
che Turchia e Perù.
Cinquemila
risultano irreperibili
Il report
ministeriale registra anche i minori arrivati da soli in territorio italiano,
che si sono poi resi irreperibili alle autorità: a fine 2019 questi erano
5.383, scomparsi nel nulla nel corso degli anni.
Ma qual è l’iter
di questi giovanissimi migranti, una volta che vengono registrati dalla
autorità competenti e quale sorte può essere toccata a quelli svaniti nel
nulla? Raffaella Milano, direttrice del programma Italia-Europa
dell’organizzazione umanitaria Save the Children, lancia un appello perché sia
attivata una rete europea di protezione per tutti questi minori.
R. - I minori non accompagnati, che sono registrati ufficialmente nel
nostro Paese, hanno la possibilità per la legge italiana di essere accolti e di
essere accompagnati fino alla maggiore età. Una delle preoccupazioni che noi
come Save the Children abbiamo e che abbiamo espresso anche alle istituzioni è
di fare in modo che però anche al passaggio alla maggiore età questo
investimento, anche di educazione a scuola e d’inserimento professionale che si
è fatto, non venga perso e che quindi le procedure per consentire ad un
neomaggiorenne di rimanere legalmente in Italia siano procedure effettive,
efficaci perché sono dei percorsi di crescita che vanno custoditi. La legge
Zampa che riguarda i minori stranieri non accompagnati ha previsto una
figura, quella del tutore volontario, cioè un adulto di riferimento, che
accompagna il minore nella sua crescita. E c'è da registrare positivamente, che
più di 3 mila persone in Italia si sono formate per essere tutori volontari,
quindi diventare quell’adulto di riferimento che possa accompagnare un ragazzo,
un adolescente, una ragazza nelle proprie scelte e nel costruire il proprio
futuro. Si tratta infatti di minori che dobbiamo in qualche modo accompagnare a
ricostruire le dimensioni di un futuro in un Paese che non hanno scelto, dopo
esperienze spesso drammatiche come quelle di cui abbiamo avuto testimonianza
anche nel recente sbarco dalla Ocean Viking e che però possono essere per il
nostro Paese davvero una risorsa e non un problema.
C’è un aspetto
ancora più inquietante: sappiamo che ci sono migliaia di minori che entrano-
come dire - in zone d’ombra e spariscono per sempre dai radar.
R. – E’ assolutamente vero ed è una delle preoccupazioni principali che
dobbiamo avere, perché c’è un numero, che ogni anno è di diverse migliaia di
minori cosiddetti irreperibili, che si allontanano dal circuito di accoglienza.
In molti casi succede perché non esiste ancora un meccanismo europeo di
ricollocamento di questi ragazzi, che arrivano in Italia solo come una tappa
del loro viaggio. Noi come Save the Children siamo presenti anche alla
frontiera nord, a Ventimiglia, e vediamo ogni giorno purtroppo come ragazzi e
ragazze - che già hanno fatto un viaggio terribile nelle mani dei trafficanti -
siano costretti a riprendere il loro viaggio in condizioni non protette per
ricongiungersi con i familiari e raggiungere le loro comunità in altri Paesi
europei.
Come Save the Children chiediamo e continuiamo a chiedere con forza
che l'Europa tutta attivi un meccanismo di relocation, così si
chiama tecnicamente, che consenta ai minori di non doversi rendere irreperibili
per continuare poi illegalmente il viaggio, con tutti i rischi che questo
significa per un adolescente, ma abbiano la possibilità di farlo in modo
sicuro, sapendo che chi arriva in Italia arriva in Europa, non arriva solo in
Italia. Accanto a questo c'è poi il fenomeno delle minorenni e dei minorenni
che spariscono perché vittime di tratta, vittime di sfruttamento sessuale, di
sfruttamento lavorativo. Anche qui purtroppo sappiamo che gli adolescenti sono
i più vulnerabili. Hanno talvolta contratto dei debiti di viaggio, devono mandare
dei soldi in patria, spesso sono anche ricattati e ricattabili e questo li
porta a diventare facili prede di sfruttamento. Anche su questo è necessario
fare di più: fare di più per garantire a tutti i minori che toccano terra in
Italia, in Europa, la possibilità, il diritto di essere effettivamente
protetti.
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