LIBERTÀ RELIGIOSA, VIA PER LA PACE
MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
PER LA CELEBRAZIONE DELLA XLIV GIORNATA MONDIALE DELLA PACE
1° GENNAIO 2011
Pagine
▼
venerdì 31 dicembre 2010
BUON ANNO! Auguri per una vita buona
Che cosa augurare per l’anno nuovo se non il viver bene? Ne siamo tutti convinti, ma non sempre concordiamo sul significato di vita buona.
Se dovessimo fare un’indagine, avremmo molteplici, e talora contrastanti, idee a proposito: dalla montagna di soldi, al benessere fisico, all’amante di giornata, al successo televisivo, a una splendida carriera, alla serenità, al posto di lavoro, al generoso servizio verso il prossimo, alla sopraffazione dell’avversario di turno e a tant’altro ancora. Di certo, ci sono molta insicurezza e tanto disagio in giro, causati dall’incertezza del futuro e da altri problemi che la vita quotidiana ci pone, e talora l’idea di una buona vita è confusa e mutevole. Talora può sembrare una chimera. ....
Leggi: AUGURI PER UNA VITA BUONA
giovedì 30 dicembre 2010
RAGAZZI E INTERNET ... Ci vuole un semaforo
Che uso fanno i nostri ragazzi di internet? Che impatto ha la Rete su di loro? Che rischi corrono quando navigano? E quali sono le responsabilità dell’adulto? Sonia Livingstone, direttrice del Department of Media and Communications della London School of Economics , professore di Psicologia sociale e tra i maggiori esperti di media e comunicazione in Gran Bretagna con particolare occhio per l’ audience giovanile, cerca di rispondere a queste domande nel suo Ragazzi online .....
Leggi: Accendi il semaforo sul web
Leggi: Accendi il semaforo sul web
venerdì 24 dicembre 2010
AUGURI. E' NATALE!
“Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata” (Matteo 4,16).
Questa notte Gesù viene a portare la Sua Luce di salvezza nelle nostre tenebre e in quelle di tutti gli uomini della Terra.
E’ Natale per noi se ci ricordiamo che la giustizia è figlia della solidarietà. Non dimentichiamoci di chi attorno a noi ha bisogno del nostroabbraccio, del nostro aiuto.
Questa notte Gesù viene a portare la Sua Luce di salvezza nelle nostre tenebre e in quelle di tutti gli uomini della Terra.
E’ Natale per noi se ci ricordiamo che la giustizia è figlia della solidarietà. Non dimentichiamoci di chi attorno a noi ha bisogno del nostroabbraccio, del nostro aiuto.
martedì 21 dicembre 2010
A chi/che serve un Natale anonimo?
Il Natale anonimo non serve a nessuno.
Sono sempre più frequenti i casi di scuole, per lo più del settore della scuola materna ed elementare, nelle quali gli insegnanti, per rispetto della presenza multietnica di diversi alunni, rifuggono da qualsiasi riferimento alla tradizione italiana, arrivando anche ad escludere il Bambinello da un improbabile presepe.
Babbo natale sì, Gesù bambino no, per rispetto delle culture diverse. Una scelta che non piace alle mamme italiane, ma nemmeno, a quanto sembra, alle mamme di bambini stranieri.
Se ne parla nell’edizione milanese di Repubblica, citando il caso di una scuola materna (ma l’esempio vale certamente per molte altre scuole non citate), in cui le renne infiocchettate sono al posto del bue e dell´asinello. Le maestre hanno deciso di rinunciare alla tradizionale festa di Natale aperta alle famiglie e di "censurare" poesie e canzoncine a contenuto religioso, perché «L´asilo è multietnico, molti bambini non sono cristiani e questo tipo di celebrazione rischia di discriminarli».
In questo modo, però i discriminati sono i bambini italiani. Le mamme insorgono («la festa di Natale non faceva male a nessuno») e da Palazzo Marino l´assessore all´Istruzione chiede chiarimenti.
Il problema si pone in tutta Italia, e non mancano recenti casi di natali anonimi in nome dell’antidiscriminazione, anche se non dappertutto le scelte sono così drastiche.
Un grave errore, e non solo secondo i cattolici: «Quel che ci serve - spiega Ugo Perone, docente di Filosofia delle religioni all´Università del Piemonte orientale e inventore, negli anni Novanta a Torino, di uno dei primi "calendari multietnici" - è una cultura dell´accoglienza, non la rimozione di aspetti autentici e profondi come il cristianesimo è tuttora in Italia».
Nel servizio che Repubblica ha dedicato al Natale nelle scuole italiane, rilevando episodi che annullano di fatto la tradizione cristiana del presepe e della festività, sono riportate le prese di posizione, in merito, di esponenti delle comunità musulmane.
da http://www.tuttoscuola,org/ 20 dic. 2010
Leggi l'articolo di Repubblica : Niente natale... siamo multietnici!
Sono sempre più frequenti i casi di scuole, per lo più del settore della scuola materna ed elementare, nelle quali gli insegnanti, per rispetto della presenza multietnica di diversi alunni, rifuggono da qualsiasi riferimento alla tradizione italiana, arrivando anche ad escludere il Bambinello da un improbabile presepe.
Babbo natale sì, Gesù bambino no, per rispetto delle culture diverse. Una scelta che non piace alle mamme italiane, ma nemmeno, a quanto sembra, alle mamme di bambini stranieri.
Se ne parla nell’edizione milanese di Repubblica, citando il caso di una scuola materna (ma l’esempio vale certamente per molte altre scuole non citate), in cui le renne infiocchettate sono al posto del bue e dell´asinello. Le maestre hanno deciso di rinunciare alla tradizionale festa di Natale aperta alle famiglie e di "censurare" poesie e canzoncine a contenuto religioso, perché «L´asilo è multietnico, molti bambini non sono cristiani e questo tipo di celebrazione rischia di discriminarli».
In questo modo, però i discriminati sono i bambini italiani. Le mamme insorgono («la festa di Natale non faceva male a nessuno») e da Palazzo Marino l´assessore all´Istruzione chiede chiarimenti.
Il problema si pone in tutta Italia, e non mancano recenti casi di natali anonimi in nome dell’antidiscriminazione, anche se non dappertutto le scelte sono così drastiche.
Un grave errore, e non solo secondo i cattolici: «Quel che ci serve - spiega Ugo Perone, docente di Filosofia delle religioni all´Università del Piemonte orientale e inventore, negli anni Novanta a Torino, di uno dei primi "calendari multietnici" - è una cultura dell´accoglienza, non la rimozione di aspetti autentici e profondi come il cristianesimo è tuttora in Italia».
Nel servizio che Repubblica ha dedicato al Natale nelle scuole italiane, rilevando episodi che annullano di fatto la tradizione cristiana del presepe e della festività, sono riportate le prese di posizione, in merito, di esponenti delle comunità musulmane.
da http://www.tuttoscuola,org/ 20 dic. 2010
Leggi l'articolo di Repubblica : Niente natale... siamo multietnici!
venerdì 17 dicembre 2010
NOOSFERA, COMUNICAZIONE, NETWORK SOCIALI ed altro....
Oggi l’impetuoso sviluppo delle reti (in primo luogo Internet) dimostra che la vera vocazione dei computer è il collegamento interattivo tra gli individui, i quali sempre più fungono da nodi della grande ragnatela di comunicazione che si sta estendendo su tutto il pianeta….
Grazie a Facebook ( e agli altri social network) abbiamo sviluppato una fitta rete di interconnessioni. Il nostro Io si muove in una logica possessiva, in un delirio di autoaffermazione, ma tutti i giorni è costretto a fare i conti con gli altri. Se gli altri ci servono, bene. Ma se avanzano pretese e creano problemi…..
Talora c’è un atteggiamento schizofrenico: prima esaltiamo l’Io oltre misura e poi cerchiamo amicizie in rete……
In allegato un’intervista al sociologo Zamperini e un articolo sull’avvento della Noosfera che ci pongono interrogativi sul comunicare oggi e ci stimolano a ricercare idonei percorsi educativi.
Leggi: http://aimcsicilia.wordpress.com/2010/12/17/noosfera-comunicazione-ostracismo-ed-altro/
Grazie a Facebook ( e agli altri social network) abbiamo sviluppato una fitta rete di interconnessioni. Il nostro Io si muove in una logica possessiva, in un delirio di autoaffermazione, ma tutti i giorni è costretto a fare i conti con gli altri. Se gli altri ci servono, bene. Ma se avanzano pretese e creano problemi…..
Talora c’è un atteggiamento schizofrenico: prima esaltiamo l’Io oltre misura e poi cerchiamo amicizie in rete……
In allegato un’intervista al sociologo Zamperini e un articolo sull’avvento della Noosfera che ci pongono interrogativi sul comunicare oggi e ci stimolano a ricercare idonei percorsi educativi.
Leggi: http://aimcsicilia.wordpress.com/2010/12/17/noosfera-comunicazione-ostracismo-ed-altro/
martedì 14 dicembre 2010
E' POSSIBILE EDUCARE IN RETE?
Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom (Coordinamento associazioni per la comunicazione, che comprende 28 realtà associative a livello nazionale) organizza giovedì 15 alle ore 21 un appuntamento online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: "Testimoni digitali. Come è possibile educare in Rete?". Ospite della serata sarà don Ivan Maffeis, vicedirettore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana. L’incontro vuole essere l’occasione per riflettere sul rapporto tra educazione e internet alla luce dei recenti fatti di cronaca: dai documenti diffusi da Wikileaks alla copertura mediatica della scomparsa di Yara Gambirasio.
La serata chiude il ciclo di incontri promossi dal laboratorio “Animatori Cultura e Comunicazione” del Copercom per l’anno 2010.
La serata chiude il ciclo di incontri promossi dal laboratorio “Animatori Cultura e Comunicazione” del Copercom per l’anno 2010.
domenica 12 dicembre 2010
SCUOLA ITALIANA, che cosa ne pensano i docenti
Malpagati, con scarso prestigio sociale, preoccupati per il futuro. Per gli insegnanti italiani la scuola è peggiorata e le riforme scolastiche sono servite a ben poco. Le bocciano in tre su quattro e al ministro Gelmini appioppano una grave insufficienza: 3,6. Tempi duri per maestri e professori, nonostante tutto ancora soddisfatti del loro lavoro che dà la possibilità di dialogare con i ragazzi e aiutarli a crescere. Frustrati ma orgogliosi, dunque. Il quadro che emerge dall’indagine tra gli insegnanti condotta dalla Swg per conto di Cisl-Scuola non piace al Ministero dell’Istruzione che replica con durezza citando i dati diffusi dall’Ocse sul miglioramento della scuola italiana.......
Leggi: La riforma alla prova dei docenti
mercoledì 8 dicembre 2010
LA SCUOLA ITALIANA MIGLIORA LA SUA PAGELLA - L'indagine Ocse-Pisa
Ancora sotto la media, ma con qualche miglioramento nei risultati, che inverte un trend negativo. È la fotografia scattata all’Italia dall’indagine internazionale Ocse-Pisa sui livelli scolastici di competenza dei quindicenni in lingua, matematica e scienze. Una rilevazione triennale presenta ieri mattina nella sede dell’Invalsi (l’Istituto di valutazione del sistema scolastico) in contemporanea a Parigi, sede dell’Ocse, cioè l’organismo internazionale che la realizza dal 2000 ogni tre anni ed è giunta alla sua quarta edizione.
Leggi:
La scuola d'Italia migliora la sua pagella
INVALSI
Bambini e a dolescenti ai margini
Disuguaglianza sociale
Leggi:
La scuola d'Italia migliora la sua pagella
INVALSI
Bambini e a dolescenti ai margini
Disuguaglianza sociale
martedì 7 dicembre 2010
INTERNET CAMBIA L'UOMO E IL SUO CERVELLO
Due articoli pubblicati sulle pagine di cultura del Corriere della Sera, il 24 novembre, mettono in risalto aspetti inquietanti della diffusione sempre più capillare delle tecnologie informatiche, che starebbero modificando profondamente non solo il modo di interagire e rapportarci al mondo, ma il nostro stesso cervello e le sue facoltà. I due articoli non sono disponibili online, ma per l'originalità delle argomentazioni e la lucidità con cui sono espresse, merita in questa sede riassumerli.....
Leggi: Internet cambia l'uomo e il suo cervello
I nostri ragazzi sono più vittime della realtà o del mondo virtuale?
Leggi: Internet cambia l'uomo e il suo cervello
I nostri ragazzi sono più vittime della realtà o del mondo virtuale?
lunedì 6 dicembre 2010
VERSO I 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA
“Nelle elezioni trionfa danaro, il favore, l‟imbroglio; ma non accettare tali mezzi è considerato come ingenuità imperdonabile… Tutto cade. Ogni ideale svanisce. I partiti non esistono più, ma soltanto gruppetti e clientele. Dal parlamento il triste spettacolo si ripercuote nel paese. Ogni partito è scisso. Le grandi forze cedono di fronte a uno spappolamento e disgregamento morale di tutti i centri d‟unione.”
Di quale Italia si parla? Di quella di oggi? In realtà si tratta di un testo di Giuseppe Prezzolini di cento anni fa, alla vigilia del cinquantenario dell‟Unità del 1911. Allora, la monarchia e il governo di Giolitti investirono molto sul “giubileo della patria”, culmine del processo di costruzione nazionale del Risorgimento. Ma anche allora, come si è visto, il paese e la politica sembravano in acque torbide secondo un illustre osservatore, come Prezzolini.......
Così il prof. Andrea Riccardi nella relazione introduttiva al X Forum del Progetto Culturale della CEI sui 150 anni dell'unità d'Italia svoltosi nei giorni scorsi a Roma.
Leggi l'intervento: IDENTITA' E MISSIONE
Di quale Italia si parla? Di quella di oggi? In realtà si tratta di un testo di Giuseppe Prezzolini di cento anni fa, alla vigilia del cinquantenario dell‟Unità del 1911. Allora, la monarchia e il governo di Giolitti investirono molto sul “giubileo della patria”, culmine del processo di costruzione nazionale del Risorgimento. Ma anche allora, come si è visto, il paese e la politica sembravano in acque torbide secondo un illustre osservatore, come Prezzolini.......
Così il prof. Andrea Riccardi nella relazione introduttiva al X Forum del Progetto Culturale della CEI sui 150 anni dell'unità d'Italia svoltosi nei giorni scorsi a Roma.
Leggi l'intervento: IDENTITA' E MISSIONE
domenica 5 dicembre 2010
44° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2010: Tornare a desiderare
La società slitta sotto un’onda di pulsioni sregolate. Viene meno la fiducia nelle lunghe derive e nell’efficacia delle classi dirigenti. Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare le dinamiche sociali.... Più utile è il richiamo a un rilancio del desiderio, individuale e collettivo, per andare oltre la soggettività autoreferenziale, per vincere il nichilismo dell’indifferenza generalizzata. «Tornare a desiderare è la virtù civile necessaria per riattivare la dinamica di una società troppo appagata e appiattita».
Leggi: Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio
Italia, un Paese frenato dall'apatia
Processi formativi in Italia
Le contraddizioni della scuola italiana
Leggi: Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio
Italia, un Paese frenato dall'apatia
Processi formativi in Italia
Le contraddizioni della scuola italiana
sabato 4 dicembre 2010
MAI COSI' POVERI IN ITALIA
Il rapporto "Bambini e adolescenti ai margini", pubblicato nel dicembre 2010 dal Centro di ricerca Innocenti dell'UNICEF (IRC) è un'indagine comparativa tra 24 Paesi OCSE sulle varie dimensioni del benessere di infanzia e adolescenza e sul livello di disuguaglianza tra coetanei.
L'Italia appare purtroppo agli ultimi posti in quasi tutte le graduatorie, evidenziando la forte necessità di correggere i crescenti squilibri sociali ed economici che stanno caratterizzando il nostro Paese.
Leggi:
Bambini e adolescenti ai margini - Povertà in Italia
Bambini: mai così poveri in Italia
Il video, girato dai ricercatori dell'UNICEF autori dell'indagine, illustra il caso dell'Italia attraverso la storia di Fabio, 13 anni, dalla Campania.
Video: Bambini ai margini - Una storia italiana
L'Italia appare purtroppo agli ultimi posti in quasi tutte le graduatorie, evidenziando la forte necessità di correggere i crescenti squilibri sociali ed economici che stanno caratterizzando il nostro Paese.
Leggi:
Bambini e adolescenti ai margini - Povertà in Italia
Bambini: mai così poveri in Italia
Il video, girato dai ricercatori dell'UNICEF autori dell'indagine, illustra il caso dell'Italia attraverso la storia di Fabio, 13 anni, dalla Campania.
Video: Bambini ai margini - Una storia italiana
martedì 23 novembre 2010
EDUCARCI ALL'USO DEI MEDIA
Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom (Coordinamento associazioni per la comunicazione, che comprende 28 realtà associative a livello nazionale) organizza giovedì 24 alle ore 21 un appuntamento online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: "Accendere la coscienza davanti a radio e tv. Come educarci ed educare all'uso dei media?". Ospite della serata sarà Luca Borgomeo, presidente dell’Aiart (Associazione italiana ascoltatori radio e televisione), che rifletterà sul rapporto tra mass media e pubblico alla luce dei recenti fatti di cronaca.
domenica 21 novembre 2010
La governance della scuola nella prospettiva federalista
L'AIMC Nazionale organizza per Giovedì 2 e Venerdì 3 dicembre 2010, presso l'Hotel Summit Roma Via della Stazione Aurelia, 99 - Roma, il Seminario nazionale per dirigenti scolastici e docenti “La governance della scuola nella prospettiva federalista”.
PROGRAMMA
2 dicembre 16:00 - 20:00
Apertura dei lavori - Presidente nazionale Aimc Giuseppe Desideri
Introduzione e presentazione - Cristina Giuntini (Vicepresidente nazionale Aimc)
Chairman: Stefano Pagni Fedi (Dirigente scolastico)
Interventi di:
Alfonso Rubinacci (già Capo Dipartimento del MIUR)
Govi Sergio (Consulente MIUR)
Dibattito
3 dicembre 9:30 - 13:30
Chairman: Giuseppe Pagani Presidente (Commissione cultura scuola formazione lavoro - Regione Emilia Romagna)
Interventi di:
Dino Cristanini (Direttore Invalsi)
Mario Guglietti (Vice Presidente del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione)
Dibattito
Conclusioni Magnani Fiorella (Vicepresidente nazionale Aimc)
2 dicembre 16:00 - 20:00
Apertura dei lavori - Presidente nazionale Aimc Giuseppe Desideri
Introduzione e presentazione - Cristina Giuntini (Vicepresidente nazionale Aimc)
Chairman: Stefano Pagni Fedi (Dirigente scolastico)
Interventi di:
Alfonso Rubinacci (già Capo Dipartimento del MIUR)
Govi Sergio (Consulente MIUR)
Dibattito
3 dicembre 9:30 - 13:30
Chairman: Giuseppe Pagani Presidente (Commissione cultura scuola formazione lavoro - Regione Emilia Romagna)
Interventi di:
Dino Cristanini (Direttore Invalsi)
Mario Guglietti (Vice Presidente del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione)
Dibattito
Conclusioni Magnani Fiorella (Vicepresidente nazionale Aimc)
È possibile prenotarsi per la permanenza in Hotel - per informazioni rivolgersi a AIMC Centro Nazionale - tel 06634651-2-3-4; aimc@aimc.it
venerdì 19 novembre 2010
IL DIRITTO DI ESSERE BAMBINO
Si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Dell'Infanzia. A partire da oggi, 19 novembre, in molte parti del mondo si dà avvio ad una settimana di riflessione sull'infanzia e sui suoi diritti.
Purtroppo, c'è molto da fare a proposito. In molti Paesi vengono ancora calpestati (per motivi culturali, economici, ecc.), sia per le privazioni delle libertà individuali, sia per il mancato diritto alla vita, che per la costrizione al lavoro di tanti bambini. Ma anche in Italia c'è tanto da fare.. Un solo dato per tutti: un bambino figlio di immigrati che nasce nel territorio non è a tutt'oggi considerato cittadino Italiano. Essere figli di migranti ancora oggi è un fatto discriminatorio che non permette uguale accesso ai diritti.
Per favorire il dibattito e la riflessione pubblichiamo due simpatiche rivisitazioni dei diritti, a cura di nostri colleghi, Gianfranco Zavalloni e Rosaria Zammataro.
Il diritto di essere bambino
martedì 9 novembre 2010
NORME DISCIPLINARI PER GLI INSEGNANTI
Emanata la circolare n. 88, prot. n. 3308 dell'8 novembre 2010, contenente le "Indicazioni e istruzioni per l'applicazione al personale della scuola delle nuove norme in materia disciplinare introdotte dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150".Fra le molteplici innovazioni introdotte dall'intervento riformatore, assume rilevante importanza per il Ministero la normativa sulla responsabilità disciplinare che, diversamente dal passato, si applica ora a tutte le categorie di pubblici dipendenti, comprese quelle con qualifica dirigenziale, senza distinzioni o eccezioni riferite a singoli comparti di appartenenza.
Tale normativa configura, pertanto, un sistema sanzionatorio uniforme ed omogeneo, nel quale non assumono più rilevanza i profili di specialità che prima valevano con riguardo a singole tipologie di lavoro pubblico, come si dirà più diffusamente nel documento allegato illustrando i riflessi della nuova disciplina in particolare sul personale docente.
Tale normativa configura, pertanto, un sistema sanzionatorio uniforme ed omogeneo, nel quale non assumono più rilevanza i profili di specialità che prima valevano con riguardo a singole tipologie di lavoro pubblico, come si dirà più diffusamente nel documento allegato illustrando i riflessi della nuova disciplina in particolare sul personale docente.
IL WEB COME CORTILE VIRTUALE
Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom (Coordinamento associazioni per la comunicazione, che comprende 28 realtà associative a livello nazionale) organizza mercoledì 10 novembre alle ore 21 un appuntamento online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: "Il web come cortile virtuale". Ospite della serata sarà Patrizio Righero, direttore dell'ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Pinerolo ed esperto in comunicazione, che rifletterà sull’utilizzo dei nuovi media alla luce dell’esperienza del convegno “Testimoni digitali”.
lunedì 8 novembre 2010
LE PRIORITA' PER LA SCUOLA DEL XXI SECOLO - IL RAPPORTO OCSE
OCSE/1: quattro priorità per la scuola del XXI secolo
Il 4 e 5 novembre 2010 si è svolta a Parigi la riunione dei ministri dell’educazione dei 33 Paesi attualmente membri dell’OCSE, cui hanno partecipato anche rappresentanti di altri Stati (tra cui la Russia) candidati a far parte della prestigiosa organizzazione intergovernativa creata nel 1947 per promuovere la cooperazione e lo sviluppo economico tra le nazioni industrialmente più avanzate....
Leggi: OCSE - Priorità per la scuola
Il documento cocnlusivo dei lavori
Il 4 e 5 novembre 2010 si è svolta a Parigi la riunione dei ministri dell’educazione dei 33 Paesi attualmente membri dell’OCSE, cui hanno partecipato anche rappresentanti di altri Stati (tra cui la Russia) candidati a far parte della prestigiosa organizzazione intergovernativa creata nel 1947 per promuovere la cooperazione e lo sviluppo economico tra le nazioni industrialmente più avanzate....
Leggi: OCSE - Priorità per la scuola
Il documento cocnlusivo dei lavori
giovedì 4 novembre 2010
ALLARME PEDOFILIA
64.753, solo in 11 mesi, sono i bambini sfruttati sessualmente”. È questo il titolo della lettera aperta scritta da don Fortunato Di Noto, il sacerdote fondatore dell’Associazione Meter da sempre in prima fila nella lotta alla pedofilia e pedopornografia online, e pubblicata dall’agenzia di stampa cattolica Zenit. Dal 1° gennaio di quest’anno a oggi, 3 novembre, scrive il sacerdote, abbiamo contato – uno per uno – ben 64.753 bambini vittime.“Solo in 11 mesi”, scrive don Fortunato. “64.753 bambini tutti depredati e sfruttati sessualmente. Violenze indicibili al limite della fantasia, dell’horror sessuale che annienta la più tenue e delicata dignità dei piccoli.....
Leggi: ALLARME PEDOFILIA!
Leggi: ALLARME PEDOFILIA!
lunedì 1 novembre 2010
EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO * Orientamenti pastorali per il prossimo decennio
Dopo che Benedetto XVI nel gennaio 2008 aveva indirizzato una Lettera alla Diocesi e alla città di Roma sul compito urgente dell’educazione, il cammino della Chiesa italiana per il decennio 2010- 2020 avrà come tema: «Educare alla vita buona del Vangelo». Ecco il testo dei tanti attesi Orientamenti pastorali, in cui i Vescovi tracciano concretamente il cammino per il prossimo decennio. Tutte le componenti della Chiesa italiana (famiglie, parrocchie, scuole, scerdoti, religiosi, laici…) sono invitate a una sorta di alleanza educativa per trasmettere alle nuove generazioni la vita buona, vera e giusta del Vangelo.
«Educare alla vita buona del Vangelo significa, infatti, in primo luogo farci discepoli del Signore Gesù, il Maestro che non cessa di educare a una umanità nuova e piena. Egli parla sempre all’intelligenza e scalda il cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare esperienza della bellezza del Vangelo»
CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, € 1,50
«Educare alla vita buona del Vangelo significa, infatti, in primo luogo farci discepoli del Signore Gesù, il Maestro che non cessa di educare a una umanità nuova e piena. Egli parla sempre all’intelligenza e scalda il cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare esperienza della bellezza del Vangelo»
CEI, Educare alla vita buona del Vangelo, € 1,50
martedì 26 ottobre 2010
EDUCARE ALLA VITA BUONA: famiglia e scuola ci provano insieme
Cari amici,
vi segnalo che che il prossimo appuntamento online del laboratorio Copercom “Animatori Cultura e Comunicazione” è in programma mercoledì 27 ottobre alle ore 21. In studio avremo ospite Davide Guarneri, presidente nazionale dell’AGE (Associazione Italiana Genitori), che interverrà sul tema: “Educare alla vita buona. Famiglia e scuola ci provano insieme”. L’incontro si terrà alla vigilia della presentazione degli orientamenti pastorali della CEI per il decennio 2010-2020. Il tema proposto può essere letto da diversi punti di vista: l’obiettivo della serata è quello di affrontare l’argomento dal versante della comunicazione, con particolare attenzione alla sfida che i media lanciano ogni giorno all’educazione.
All’inizio del collegamento, prima del dibattito con l’ospite della serata aperto agli interventi dei partecipanti, verranno proposte immagini e parole riprese dalla catechesi che il Papa tiene ogni mercoledì. Il materiale audiovisivo è trasmesso in collaborazione con Tv2000. Seguirà una rassegna stampa e un breve commento.
Alla consueta modalità di accesso in “area riservata” che consente di interagire via chat con il relatore, vi ricordo la possibilità di seguire la diretta aperta a tutti e senza previa registrazione dal sito del Copercom.
Vi preghiamo dare la massima rilevanza all’iniziativa. In allegato il comunicato stampa che, se vorrete, potete caricare sui vostri siti. È inoltre possibile inserire il link alla diretta (www.copercom.it).
Ringraziando per l’attenzione, vi saluto cordialmente.
Riccardo Benotti
(coordinatore)
vi segnalo che che il prossimo appuntamento online del laboratorio Copercom “Animatori Cultura e Comunicazione” è in programma mercoledì 27 ottobre alle ore 21. In studio avremo ospite Davide Guarneri, presidente nazionale dell’AGE (Associazione Italiana Genitori), che interverrà sul tema: “Educare alla vita buona. Famiglia e scuola ci provano insieme”. L’incontro si terrà alla vigilia della presentazione degli orientamenti pastorali della CEI per il decennio 2010-2020. Il tema proposto può essere letto da diversi punti di vista: l’obiettivo della serata è quello di affrontare l’argomento dal versante della comunicazione, con particolare attenzione alla sfida che i media lanciano ogni giorno all’educazione.
All’inizio del collegamento, prima del dibattito con l’ospite della serata aperto agli interventi dei partecipanti, verranno proposte immagini e parole riprese dalla catechesi che il Papa tiene ogni mercoledì. Il materiale audiovisivo è trasmesso in collaborazione con Tv2000. Seguirà una rassegna stampa e un breve commento.
Alla consueta modalità di accesso in “area riservata” che consente di interagire via chat con il relatore, vi ricordo la possibilità di seguire la diretta aperta a tutti e senza previa registrazione dal sito del Copercom.
Vi preghiamo dare la massima rilevanza all’iniziativa. In allegato il comunicato stampa che, se vorrete, potete caricare sui vostri siti. È inoltre possibile inserire il link alla diretta (www.copercom.it).
Ringraziando per l’attenzione, vi saluto cordialmente.
Riccardo Benotti
(coordinatore)
domenica 24 ottobre 2010
Le nuove regole per dirigenti scolastici: "Vietato criticare la riforma Gelmini"
Il "codice disciplinare per i dirigenti scolastici" è pienamente operativo. Se le dichiarazioni possono essere "lesive dell'immagine dell'amministrazione", si rischia la sospensione dal servizio e dello stipendio. Il "Codice Brunetta" non ammette scivoloni.
Leggi: Nuove regole per i dirigenti scolastici
Codice disciplinare
Leggi: Nuove regole per i dirigenti scolastici
Codice disciplinare
martedì 19 ottobre 2010
INSEGNANTI ITALIANI - IL RAPPORTO IARD 2010
La Terza indagine nazionale sulle condizioni di vita e di lavoro degli insegnanti nella scuola italiana, svolta nel 2008 da Istituto IARD con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo (a seguito delle precedenti realizzate nel 1990 e nel 1999), si è proposta di approfondire i cambiamenti che hanno contrassegnato le opinioni e le pratiche didattiche dei docenti nell’ultimo decennio.
Basata sull’analisi di un ampio campione di interviste condotte mediante questionari somministrati a docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado a livello nazionale, l’indagine consente di disporre di dati comparativi relativi al 1990, 1999 e 2008 sulle caratteristiche socio-demografiche degli insegnanti, la formazione iniziale e l’aggiornamento; l’immagine della professione, relativamente al prestigio, al riconoscimento sociale e alla soddisfazione per i diversi gradi dell’insegnamento; la pratica didattica e la valutazione dell’apprendimento; il rapporto tra scuola e società, le relazioni con le famiglie, gli studenti e il dirigente scolastico.
Le analisi presentate nel volume forniscono quindi un ampio insieme di informazioni sulle modalità di funzionamento della scuola italiana oggi e, soprattutto, sui vissuti dei suoi insegnanti, le figure centrali da studiare per capire come il mondo scolastico stia affrontando le molte tematiche sociali emergenti.
http://www.istitutoiard.it/intro.asp
Introduzione al Rapporto IARD
Basata sull’analisi di un ampio campione di interviste condotte mediante questionari somministrati a docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado a livello nazionale, l’indagine consente di disporre di dati comparativi relativi al 1990, 1999 e 2008 sulle caratteristiche socio-demografiche degli insegnanti, la formazione iniziale e l’aggiornamento; l’immagine della professione, relativamente al prestigio, al riconoscimento sociale e alla soddisfazione per i diversi gradi dell’insegnamento; la pratica didattica e la valutazione dell’apprendimento; il rapporto tra scuola e società, le relazioni con le famiglie, gli studenti e il dirigente scolastico.
Le analisi presentate nel volume forniscono quindi un ampio insieme di informazioni sulle modalità di funzionamento della scuola italiana oggi e, soprattutto, sui vissuti dei suoi insegnanti, le figure centrali da studiare per capire come il mondo scolastico stia affrontando le molte tematiche sociali emergenti.
http://www.istitutoiard.it/intro.asp
Introduzione al Rapporto IARD
Il male in diretta. Quale informazione senza etica?
Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom (Coordinamento associazioni per la comunicazione, che comprende 28 realtà associative a livello nazionale) organizza mercoledì 20 ottobre alle ore 21 un appuntamento online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: “ Il male in diretta. Quale informazione senza etica?”. Ospite della serata sarà Andrea Melodia, giornalista e presidente nazionale dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), che rifletterà sul ruolo dell’informazione alla luce dei recenti fatti di cronaca.
www.copercom.it
www.copercom.it
domenica 17 ottobre 2010
MENTRE.... una piazza mediatica, anche per l'AIMC
“Mentre” è la novità editoriale di TV2000. L’idea di fondo è quella di offrire, attraverso la televisione, una “piazza mediatica” in cui possano confluire esperienze significative e selezionate di comunicazione attraverso i cosiddetti “new media”. In particolare, sono previsti per ogni puntata quattro collegamenti web-cam (attraverso skype), dal mondo delle missioni cattoliche e dell’impegno laico.....""
Leggi:MENTRE
EDUCAZIONE, basta con la finta neutralità
Dalla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani -
D’Agostino: il relativismo non detti legge a scuola
Il presidente dell’Unione cattolica dei giuristi italiani: c’è una tendenza che minaccia la scuola, sempre più in bilico tra tecnicismo e arbitrio dei singoli docenti
L’ emergenza educativa viene da lontano ma investe la scuola e le impone un cambiamento di rotta. Ne è convinto Francesco D’Agostino, presidente dell’Unione Cattolica dei Giuristi Italiani, docente e presidente onorario del comitato nazionale di bioetica, che definisce la Settimana Sociale «un’occasione preziosa», ma sottolinea al contempo la latitanza del mondo laico, ancora condizionato da battaglie laiciste che gli impediscono di cogliere l’opportunità di un dibattito serio con i cattolici sul tema educativo. Sullo sfondo la sfida educativa si intreccia con la questione antropologica e con l’avanzare del relativismo.
L’emergenza educativa entra prepotentemente nell’agenda di Reggio Calabria, come 'il tema pubblico per eccellenza'. Ci sono le risorse per superarla?
Esiste indubbiamente un’emergenza di carattere empirico della scuola italiana, che deriva da difficoltà di ordine economico e istituzionale, ma c’è un altro tipo di emergenza che ha ben poco a che vedere con le risorse che sono destinate alla scuola e con la capacità dell’istituzione scolastica di organizzarsi in modo moderno e adeguato. È il problema della crisi valoriale che attraversa anche la scuola e che raccorderei al relativismo su cui da tempo il Papa porta l’attenzione. Un aspetto che in ambienti non cattolici continua a suscitare imbarazzo quando non addirittura disinteresse.
Qual è l’impatto del relativismo sulla scuola italiana?
La cultura relativista continua a porre il tema della libertà - tema malposto - come se la formazione della libertà dovesse passare attraverso una formazione al relativismo e il risultato di quest’operazione non può che essere rovinoso perché o la scuola si appiattisce sul tecnicismo oppure cade in mano all’arbitrio dei singoli docenti che portano avanti, ciascuno, la propria visione del mondo, disconoscendo anche la possibilità di portare i propri valori su un piano di universalità, in quanto il relativismo resta chiuso nel suo orizzonte particolare. Questo è un tema immenso su cui una grande discussione pubblica ancora non si è aperta. Ad eccezione dei cattolici, che si impegnano molto su questo terreno, ci sono state solo innumerevoli geremiadi, poco consapevoli del retroscena culturale della crisi della scuola.
La sfida educativa, però, va ben oltre i banchi di scuola...
Ma si radica prima di tutto nell’esperienza scolastica perché quando nella scuola manca un orientamento ai valori - e non parlo di valori confessionali, ma di valori umani fondamentali - e si pensa che la 'neutralità' debba essere la stella polare dell’istruzione pubblica, i giovani, nel momento in cui escono dal contesto scolastico per immettersi in qualsiasi ambito professionale, portano con sé questo tarlo. La vicenda del crocifisso nelle scuole, ancora aperta a livello europeo, è emblematica. Le ripetute pressioni a togliere il crocifisso - e non per evitare favoritismi confessionali, ma negando quei valori umani profondi di cui il crocifisso è simbolo - devono preoccupare tutti.
Perché, allora, un evento come le Settimane Sociali non innesca quel dibattito nazionale di cui c’è tanto bisogno?
Le Settimane sono preziosissime perché inducono i cristiani a prendere consapevolezza dell’essenzialità di questi temi, cioè fanno parte di un continuo processo di evangelizzazione che non è solo catechesi ma assunzione di responsabilità: il cristiano non può tirarsi fuori dal mondo in quanto crede che il messaggio di Dio debba sempre esservi incarnato. Ma le Settimane sono anche una provocazione per la cultura non cristiana. Peccato che quest’ultima cerchi ogni occasione per non lasciarsi provocare e tirarsi fuori dal confronto con le istanze sociali dei cristiani. Questo non ci induca tuttavia alla rassegnazione. Sant’Antonio da Padova quando non trovò i fedeli in chiesa andò sulla riva del mare e fece la predica ai pesci: salirono tutti a sentirla. I semi che lanciamo saranno raccolti.
da Avvenire, 17.10.2010 pag.5
D’Agostino: il relativismo non detti legge a scuola
Il presidente dell’Unione cattolica dei giuristi italiani: c’è una tendenza che minaccia la scuola, sempre più in bilico tra tecnicismo e arbitrio dei singoli docenti
di PAOLO VIANA
L’ emergenza educativa viene da lontano ma investe la scuola e le impone un cambiamento di rotta. Ne è convinto Francesco D’Agostino, presidente dell’Unione Cattolica dei Giuristi Italiani, docente e presidente onorario del comitato nazionale di bioetica, che definisce la Settimana Sociale «un’occasione preziosa», ma sottolinea al contempo la latitanza del mondo laico, ancora condizionato da battaglie laiciste che gli impediscono di cogliere l’opportunità di un dibattito serio con i cattolici sul tema educativo. Sullo sfondo la sfida educativa si intreccia con la questione antropologica e con l’avanzare del relativismo.
L’emergenza educativa entra prepotentemente nell’agenda di Reggio Calabria, come 'il tema pubblico per eccellenza'. Ci sono le risorse per superarla?
Esiste indubbiamente un’emergenza di carattere empirico della scuola italiana, che deriva da difficoltà di ordine economico e istituzionale, ma c’è un altro tipo di emergenza che ha ben poco a che vedere con le risorse che sono destinate alla scuola e con la capacità dell’istituzione scolastica di organizzarsi in modo moderno e adeguato. È il problema della crisi valoriale che attraversa anche la scuola e che raccorderei al relativismo su cui da tempo il Papa porta l’attenzione. Un aspetto che in ambienti non cattolici continua a suscitare imbarazzo quando non addirittura disinteresse.
Qual è l’impatto del relativismo sulla scuola italiana?
La cultura relativista continua a porre il tema della libertà - tema malposto - come se la formazione della libertà dovesse passare attraverso una formazione al relativismo e il risultato di quest’operazione non può che essere rovinoso perché o la scuola si appiattisce sul tecnicismo oppure cade in mano all’arbitrio dei singoli docenti che portano avanti, ciascuno, la propria visione del mondo, disconoscendo anche la possibilità di portare i propri valori su un piano di universalità, in quanto il relativismo resta chiuso nel suo orizzonte particolare. Questo è un tema immenso su cui una grande discussione pubblica ancora non si è aperta. Ad eccezione dei cattolici, che si impegnano molto su questo terreno, ci sono state solo innumerevoli geremiadi, poco consapevoli del retroscena culturale della crisi della scuola.
La sfida educativa, però, va ben oltre i banchi di scuola...
Ma si radica prima di tutto nell’esperienza scolastica perché quando nella scuola manca un orientamento ai valori - e non parlo di valori confessionali, ma di valori umani fondamentali - e si pensa che la 'neutralità' debba essere la stella polare dell’istruzione pubblica, i giovani, nel momento in cui escono dal contesto scolastico per immettersi in qualsiasi ambito professionale, portano con sé questo tarlo. La vicenda del crocifisso nelle scuole, ancora aperta a livello europeo, è emblematica. Le ripetute pressioni a togliere il crocifisso - e non per evitare favoritismi confessionali, ma negando quei valori umani profondi di cui il crocifisso è simbolo - devono preoccupare tutti.
Perché, allora, un evento come le Settimane Sociali non innesca quel dibattito nazionale di cui c’è tanto bisogno?
Le Settimane sono preziosissime perché inducono i cristiani a prendere consapevolezza dell’essenzialità di questi temi, cioè fanno parte di un continuo processo di evangelizzazione che non è solo catechesi ma assunzione di responsabilità: il cristiano non può tirarsi fuori dal mondo in quanto crede che il messaggio di Dio debba sempre esservi incarnato. Ma le Settimane sono anche una provocazione per la cultura non cristiana. Peccato che quest’ultima cerchi ogni occasione per non lasciarsi provocare e tirarsi fuori dal confronto con le istanze sociali dei cristiani. Questo non ci induca tuttavia alla rassegnazione. Sant’Antonio da Padova quando non trovò i fedeli in chiesa andò sulla riva del mare e fece la predica ai pesci: salirono tutti a sentirla. I semi che lanciamo saranno raccolti.
da Avvenire, 17.10.2010 pag.5
venerdì 15 ottobre 2010
LA QUESTIONE EDUCATIVA - ADULTI IN CRISI
“Ogni relazione educativa consiste nel promuovere un’intelligenza viva ed una volontà tenace”. E’ la sottolineatura di Augusto Sabatini, presidente del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, nell’introduzione ad una delle cinque assemblee tematiche svoltasi al Centro Congressi Altafiumara, poco distante dal capoluogo reggino. “Si tratta di suscitare, alimentare e sostenere un cuore che sia ad un tempo consapevole della straordinaria bellezza della condizione umana”, quindi “innamorato della vita” e, dall’altro anche fattivamente “riconoscente”, ossia capace di trafficare, distribuire e in qualche misura “restituire” questo dono della vita che ha avuto, magari molto più fruttuoso di quanto lo abbia ricevuto.
“Per noi cristiani, v’è però qualcosa in più, da non dimenticare. E cioè che anche Dio educa, e con una pedagogia piuttosto singolare – ha sottolineato Sabatini -: ci crea, non siamo degli sconosciuti, per Dio; il dono della vita e della grazia, il puro bene gratuito, è la sua firma; ha un progetto, la santità, per la vita eterna” promette, per mantenere, “irrevocabilmente” ed è sempre “vicino” come ricorda il Salmo 138, “corregge e ripara, in molti modi e linguaggi”, ama, sempre, nella verità e nel rispetto. “E fa sul serio, come ci rammentano tre icone assai dure: l’icona della croce; l’icona di Maria ai piedi della croce; l’icona delle donne del sabato santo – ha detto Sabatini -. Queste consapevolezze potrebbero apparire una digressione, di fronte a compiti indubbiamente così gravosi come quelli di questi giorni; credo però che possano farci molto bene… perché ci ricordano, ancora una volta, quell’abc di cui abbiamo pur sempre bisogno”.“È l’attuale generazione adulta che è in crisi, forse più di quella dei giovani faticosamente in cerca di domani cui essa dovrebbe attendere”. È l’analisi di Augusto Sabatini, presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, che questo pomeriggio ha introdotto l’area tematica su “Educare per crescere” alla 46ª Settimana Sociale. Per il relatore, si tratta di “una crisi profonda: vocazionale, e non solo di abilità e linguaggi”. Nell’attuale fase storica e culturale, per Sabatini, anche le sue “strutture educative” sono “discontinue”: “Alla disponibilità, ancora consistente, di strutture per la grande accoglienza fa da contraltare disarmante il loro abbandono, il loro restare chiusi per larga parte della settimana, non solo perché molti non ci vanno più, ma anche perché troppo pochi sono rimasti quelli che ne garantiscono l’apertura ed il funzionamento”. In altre parole, “si moltiplicano le occasioni di massa, ma s’indebolisce il dialogo diretto, l’incontro personale durevole”. In questo contesto, “pure le proposte di esperienze più significativamente strutturate soffrono: molti non gradiscono un approccio che stia fin dal primo istante a dettare impegni di adesione, ossia di stabile partecipazione, ed un contesto meno formale, quantunque non privo di regole e obiettivi, é da loro indubbiamente preferito”.
www.settimanesociali.it
mercoledì 13 ottobre 2010
UN'AGENDA DI SPERANZA PER IL FUTURO
“Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese” - Dal 14 al 17 a Reggio Calabria la Settimana Sociale dei cattolici Italiani..
“Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società” è il titolo della Prolusione che S.Em.za Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, pronuncerà davanti agli oltre 1200 delegati provenienti da tutte le 227 diocesi italiane. “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese” è il titolo della 46ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà a Reggio Calabria (14-17 ottobre 2010). I lavori saranno trasmessi in diretta on line nel sito internet www.settimanesociali.it
http://www.settimanesociali.it/settimane_sociali/presentazione/00001822_Presentazione.html
“Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società” è il titolo della Prolusione che S.Em.za Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, pronuncerà davanti agli oltre 1200 delegati provenienti da tutte le 227 diocesi italiane. “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese” è il titolo della 46ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà a Reggio Calabria (14-17 ottobre 2010). I lavori saranno trasmessi in diretta on line nel sito internet www.settimanesociali.it
http://www.settimanesociali.it/settimane_sociali/presentazione/00001822_Presentazione.html
martedì 5 ottobre 2010
COMUNICAZIONE E BENE COMUNE
Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom (Coordinamento associazioni per la
comunicazione, che comprende 28 realtà associative a
livello nazionale) organizza mercoledì 6 ottobre alle ore 21 un appuntamento
online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: “Comunicazione e bene comune: parole nuove per un impegno antico”.
Ospite della serata sarà Francesco Bonini, coordinatore scientifico del Servizio nazionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana.
lunedì 4 ottobre 2010
GLI INSEGNANTI PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO
5 OTTOBRE - GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI
La giornata mondiale degli insegnanti di quest’anno ha come parola d’ordine: "LA RIPRESA PASSA DAGLI INSEGNANTI”.Infatti l’Internazionale dell’Istruzione (IE) e la Confederazione Mondiale degli insegnanti (CSME) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che afferma, tra l’altro, il fondamentale ruolo degli insegnanti per la ripresa sociale, culturale, economica del mondo" Pertanto l’IE ritiene vitale che gli insegnanti debbano avere la migliore formazione possibile di livello post secondario. Anzi aggiunge: “In un mondo in cambiamento rapido, gli insegnanti devono avere accesso alla formazione per tutta la durata della vita -un fattore fondamentale per mantenerli nella professione. La preparazione e la formazione degli insegnanti,tanto iniziale che continua,dovrebbero essere elementi pienamente integrati nelle politiche nazionali di formazione,basati sul dialogo tra le autorità responsabili dell’istruzione,le istituzioni incaricate della formazione degli insegnanti ed i sindacati dell’istruzione”.
L'AIMC ha diffuso un comunicato che mette in risalto l'opera che gli insegnanti svolgono quotidianamente, "un'opera professionale per promuovere la crescita di milioni di giovani, alimentando in loro la speranza in un mondo migliore e in un'umanità più autentica".
La giornata mondiale degli insegnanti di quest’anno ha come parola d’ordine: "LA RIPRESA PASSA DAGLI INSEGNANTI”.Infatti l’Internazionale dell’Istruzione (IE) e la Confederazione Mondiale degli insegnanti (CSME) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che afferma, tra l’altro, il fondamentale ruolo degli insegnanti per la ripresa sociale, culturale, economica del mondo" Pertanto l’IE ritiene vitale che gli insegnanti debbano avere la migliore formazione possibile di livello post secondario. Anzi aggiunge: “In un mondo in cambiamento rapido, gli insegnanti devono avere accesso alla formazione per tutta la durata della vita -un fattore fondamentale per mantenerli nella professione. La preparazione e la formazione degli insegnanti,tanto iniziale che continua,dovrebbero essere elementi pienamente integrati nelle politiche nazionali di formazione,basati sul dialogo tra le autorità responsabili dell’istruzione,le istituzioni incaricate della formazione degli insegnanti ed i sindacati dell’istruzione”.
L'AIMC ha diffuso un comunicato che mette in risalto l'opera che gli insegnanti svolgono quotidianamente, "un'opera professionale per promuovere la crescita di milioni di giovani, alimentando in loro la speranza in un mondo migliore e in un'umanità più autentica".
domenica 3 ottobre 2010
martedì 28 settembre 2010
CATTOLICI NELL'ITALIA D'OGGI - A Reggio Calabria la 46° Settimana Sociale
Con il titolo “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese” si terrà a Reggio Calabria, dal 14 al 17 ottobre prossimi, la 46ª Settimana Sociale dei cattolici italiani. Secondo il programma pubblicato questo martedì sul sito Internet dell’iniziativa (www.settimanesociali.it), nel pomeriggio di giovedì 14 ottobre, aprirà i lavori presso il Teatro comunale “Francesco Cilea” l’introduzione di mons. Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali. A questa farà seguito la prolusione del presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco, “Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società”.
“Il processo, l’agenda e l’attualità” è il titolo dell’intervento che Luca Diotallevi, vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, terrà prima della conclusione dei lavori della prima giornata.
Nella mattinata di venerdì 15, Lorenzo Ornaghi (rettore dell’Università cattolica del Sacro Cuore), Vittorio Emanuele Parsi (docente di Relazioni internazionali all’Università cattolica del Sacro Cuore) e Ettore Gotti Tedeschi (presidente dell’Istituto per le opere di religione-Ior) terranno le relazioni introduttive che delineeranno il contesto italiano e internazionale in cui si colloca la riflessione dell’assemblea.
In seguito, gli oltre 1200 delegati provenienti dalle 227 diocesi italiane si divideranno per partecipare, presso il Centro congressi Altafiumara, a cinque assemblee tematiche (che proseguiranno il sabato mattina) dedicate a “Intraprendere nel lavoro e nell’impresa”, “Educare per crescere”, “Includere le nuove presenze”, “Slegare la mobilità sociale”, “Completare la transizione istituzionale”.
Leggi: Programma settimana sociale dei cattolici
“Il processo, l’agenda e l’attualità” è il titolo dell’intervento che Luca Diotallevi, vice presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali, terrà prima della conclusione dei lavori della prima giornata.
Nella mattinata di venerdì 15, Lorenzo Ornaghi (rettore dell’Università cattolica del Sacro Cuore), Vittorio Emanuele Parsi (docente di Relazioni internazionali all’Università cattolica del Sacro Cuore) e Ettore Gotti Tedeschi (presidente dell’Istituto per le opere di religione-Ior) terranno le relazioni introduttive che delineeranno il contesto italiano e internazionale in cui si colloca la riflessione dell’assemblea.
In seguito, gli oltre 1200 delegati provenienti dalle 227 diocesi italiane si divideranno per partecipare, presso il Centro congressi Altafiumara, a cinque assemblee tematiche (che proseguiranno il sabato mattina) dedicate a “Intraprendere nel lavoro e nell’impresa”, “Educare per crescere”, “Includere le nuove presenze”, “Slegare la mobilità sociale”, “Completare la transizione istituzionale”.
Leggi: Programma settimana sociale dei cattolici
martedì 21 settembre 2010
"Riconoscere la priorità dell'istruzione nella ripartizione delle risorse. Costruire in tutti i campi una cultura e una pratica del merito"
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA INAUGURA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO
"Per elevare la qualità dell'insegnamento occorre motivare gli insegnanti e richiedere - è vero, è necessario - che abbiano un'adeguata formazione, ma anche offrire loro validi strumenti formativi e di riqualificazione. E su tutto questo, ovviamente, è necessario investire...... "
Leggi: Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla cerimonia di apertura dell’Anno Scolastico 2010-2011
"Per elevare la qualità dell'insegnamento occorre motivare gli insegnanti e richiedere - è vero, è necessario - che abbiano un'adeguata formazione, ma anche offrire loro validi strumenti formativi e di riqualificazione. E su tutto questo, ovviamente, è necessario investire...... "
Leggi: Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla cerimonia di apertura dell’Anno Scolastico 2010-2011
PIU' LETTERE, MENO TECNICA
«Sbagliato puntare tutto sul nozionismo pratico trascurando le scienze umane». Parla la filosofa statunitense Martha Nussbaum.
"La scuola deve puntare a formare cittadini del mondo globale affinando il pensiero critico .... Perfino la Cina ha capito che senza creatività non va da nessuna parte ..... Un'istruzione equilibrata deve insegnare a vedere gli altri come 'anime' piuttosto che come mezzi utili al proprio avanzamento....."
Leggi: Più lettere, meno tecnica
martedì 14 settembre 2010
Scuola, reclutamento e qualità
Scuola, reclutamento e qualità
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) intende richiamare l’attenzione del mondo politico-istituzionale sulla difficile gestione della scuola dovuta a fenomeni quali la riduzione dell’organico, il precariato e le ridotte possibilità d’ingresso nella professione da parte dei giovani laureati.
Tali problematiche rischiano di compromettere la qualità della proposta formativa in un momento in cui la scuola si trova ad affrontare contesti educativi e sociali sempre più complessi ed esigenti, che necessitano di un lavoro continuativo di professionisti competenti e autorevoli.
L’Associazione ritiene che debbano essere garantite ai docenti condizioni minime di continuità e di stabilità a tutela della dignità professionale e personale di ciascuno, all’interno di un’azione di riqualificazione di tutte le risorse a disposizione della scuola e del sistema formativo nazionale, volta all’adeguamento degli standard di servizio ai livelli europei. Tale scelta si ritiene possa rafforzare in tutti i docenti e dirigenti scolastici motivazioni educative e prospettive di innovazione didattica, organizzativa e professionale.
È necessario, nell’immediato, avviare una riflessione seria e un dialogo sereno tra le parti sociali relativamente alla costruzione di un nuovo sistema di reclutamento e garantire disposizioni transitorie che possano tenere presenti le diverse istanze in campo.
Il Consiglio nazionale e
la Conferenza dei presidenti regionali AIMC
Roma, 12 settembre 2010
domenica 12 settembre 2010
MESSAGGIO PER L'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO
L’Aimc scommette sul professionista di scuola
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC), in quest’avvio di anno scolastico, ribadisce il valore del lavoro quotidiano svolto nelle aule scolastiche per lo sviluppo e la crescita in saperi e umanità dei bambini e dei ragazzi. Operare in vista della formazione della persona e del bene comune qualifica la scuola come presidio sociale e culturale irrinunciabile e come risorsa per una riprogettazione significativa dell’offerta formativa nel territorio.
Per queste ragioni, l’Aimc riconosce il ruolo strategico dei docenti e dei dirigenti scolastici nell’attuale contesto scolastico-sociale in continuo mutamento, evidenziandone l’impegno nel far fronte alle nuove condizioni organizzative e alla complessità della gestione degli apprendimenti e delle relazioni in aula e nella scuola.
Si conferma, pertanto, il sostegno alle azioni dei docenti e dei dirigenti affinché la scuola persegua il successo formativo di ciascun alunno e sia valorizzata in quanto luogo di investimento culturale e sociale.
Con l’augurio di un buon anno scolastico, rinnoviamo la nostra disponibilità ad essere spazio di riflessione e confronto professionale.
Il Consiglio nazionale e
la Conferenza dei presidenti regionali AIMC
Roma, 12 settembre 2010
martedì 7 settembre 2010
SCUOLA ITALIANA ... a rallentatore . IL RAPPORTO OCSE
L'Italia investe ancora poco (e male) in istruzione. La certificazione arriva dall'annuale rapporto Ocse, «Education at a glance 2010», presentato oggi a Parigi, che rielabora dati 2007 e 2008 ......In Italia le ore di istruzione previste sono ben 8.200 tra i 7 e i 14 anni. Solo in Israele i ragazzi stanno più a lungo sui banchi e la media Ocse si ferma a 6.777..... Gli insegnanti poi sono pagati meno della media soprattutto ai livelli più alti di anzianità di servizio... . Leggi
Per saperne di più leggi la sintesi in lingua italiana del Rapporto:
Rapporto OCSE 2010 - Sintesi
Dalla stampa:
Scuola italiana bocciata
Chi abbandoena èabbandonato
Studenti fantasma: uno su tre scompare
Per saperne di più leggi la sintesi in lingua italiana del Rapporto:
Rapporto OCSE 2010 - Sintesi
Dalla stampa:
Scuola italiana bocciata
Chi abbandoena èabbandonato
Studenti fantasma: uno su tre scompare
lunedì 6 settembre 2010
LA PRIMA SCUOLA SIAMO NOI
La novità del nostro tempo, quella che chiamiamo "emergenza educativa", sembra consistere in una problematicità assai più radicale, che investe il concetto stesso e la possibilità dell’educazione.......
Leggi :
lA PRIMA SCUOLA SIAMO NOI
mercoledì 1 settembre 2010
IL CATTOLICO POST MODERNO E LA POLITICA
A chi frequenta la realtà cattolica italiana desta un po` di sconcerto la superficialità con cui di essa si parla e con essa si vuole dialogare. La persistente diaspora elettorale, seguita alla fine della Dc, istiga qualcuno a tentativi di nuova unità o convergenza, magari di stampo minoritario; ma ne istiga molti di più a tentativi di appropriazione, di alleanze, di consonanze programmatiche % etiche nei confronti delle sue diverse componenti. Tutti tentativi, però, che, al di là della loro reiterazione e dei loro rifiuto, declinano verso una evidente confusione. Per tentare di fare un passo in avanti occorre partire dalla considerazione che in ogni realtà complessa (e quella cattolica lo è più di quanto sembri) bisogna privilegiare una linea interpretativa che parta non dall`alto dei principi ideologici o di alleanze politiche, ma dal basso, cioè dalla fenomenologia quotidiana dei popolo cattolico.
È qui, in questa fenomenologia quotidiana, che sta maturando un`evoluzione profonda e importante anche se ancora senza esiti di incisività sociopolitica............
continua : Il cattolico postmoderno e la politica
martedì 3 agosto 2010
REALTA' VIRTUALE E MONDO REALE - I nuovi barbari
«Le nuove generazioni assuefatte all’elettronica non tollerano più una realtà senza il pulsante 'cancella' ....
«Diversamente dalla sua alternativa offline, il mondo online rende l’infinita moltiplicazione dei contatti: ma per farlo deve indebolire i legami e impoverire ogni impegno»
Il j’accuse di Zygmunt BaumanLeggi: Realtà virtuale e vita reale
Zygmunt Bauman, Lo spettro dei barbari. Adesso e allora, ed. Bevivino, 2010
lunedì 26 luglio 2010
RIPETITORI O MAESTRI?
«Il rapporto» esistente tra il libro di testo e le lezioni «è paragonabile al rapporto che esiste tra il meccanismo e l’organismo». «I primi termini di questa proporzione (libri di testo, meccanismo) sono costruiti secondo un piano prestabilito». Rimandano a moduli «messi insieme, costruiti con parti preconfezionate», ad un «tirar fuori dai depositi di un’erudizione astratta conclusioni già pronte, in formule stereotipate», oppure concretizzano una «dossografia», cioè la descrizione di opinioni o verità dette da altri ma non necessariamente fatte proprie e interiorizzate........
CONTINUA
domenica 18 luglio 2010
Qualità e merito per le scuole. Gli orientamenti del Ministro
Qualità e Merito. Verso standard internazionali
La scorsa settimana Mariastella Gelmini, affiancata da Roger Abravanel, autore del noto bestseller Meritocrazia. Quattro proposte per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto, citato dal ministro fin dall’inizio del suo mandato, ha presentato il Piano Nazionale Qualità e Merito (PQM). Si tratta di un progetto che prevede l’impiego sistematico di test oggettivi standard, predisposti dall’Invalsi, per misurare i livelli di apprendimento degli studenti al di là delle valutazioni didattiche, che continueranno comunque ad essere formulate dagli insegnanti.
Già in questa direzione si è mosso il test nazionale di italiano e matematica che negli ultimi due anni è entrato a far parte delle prove d’esame della licenza media, ma questo progetto va più avanti perché non si limita a registrare i livelli di apprendimento mediante una valutazione di tipo istantaneo, sommativo, ma prevede che le prove siano sottoposte agli studenti all’inizio dell'anno scolastico, per rilevarne la preparazione iniziale, e che siano ripetute al termine dell’anno per verificare i miglioramenti ottenuti (si comincerà con la scuola media per poi estendere la sperimentazione alle scuole secondarie superiori).
In questo modo la valutazione, condotta in contemporanea in tutta Italia sulle stesse prove, diventerà diagnostica e formativa, servirà cioè agli insegnanti e alle scuole per valutare i propri risultati, ponendoli a confronto con quelli medi nazionali e con quelli delle scuole migliori, e per avviare processi di miglioramento della qualità dell’insegnamento..... segue Tuttoscuola
Leggi Progetto nazionale
Leggi nota ministeriale
Leggi disposizioni ministeriali
La scorsa settimana Mariastella Gelmini, affiancata da Roger Abravanel, autore del noto bestseller Meritocrazia. Quattro proposte per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto, citato dal ministro fin dall’inizio del suo mandato, ha presentato il Piano Nazionale Qualità e Merito (PQM). Si tratta di un progetto che prevede l’impiego sistematico di test oggettivi standard, predisposti dall’Invalsi, per misurare i livelli di apprendimento degli studenti al di là delle valutazioni didattiche, che continueranno comunque ad essere formulate dagli insegnanti.
Già in questa direzione si è mosso il test nazionale di italiano e matematica che negli ultimi due anni è entrato a far parte delle prove d’esame della licenza media, ma questo progetto va più avanti perché non si limita a registrare i livelli di apprendimento mediante una valutazione di tipo istantaneo, sommativo, ma prevede che le prove siano sottoposte agli studenti all’inizio dell'anno scolastico, per rilevarne la preparazione iniziale, e che siano ripetute al termine dell’anno per verificare i miglioramenti ottenuti (si comincerà con la scuola media per poi estendere la sperimentazione alle scuole secondarie superiori).
In questo modo la valutazione, condotta in contemporanea in tutta Italia sulle stesse prove, diventerà diagnostica e formativa, servirà cioè agli insegnanti e alle scuole per valutare i propri risultati, ponendoli a confronto con quelli medi nazionali e con quelli delle scuole migliori, e per avviare processi di miglioramento della qualità dell’insegnamento..... segue Tuttoscuola
Leggi Progetto nazionale
Leggi nota ministeriale
Leggi disposizioni ministeriali
lunedì 12 luglio 2010
Educare: un compito urgente tra emergenza e sfida
Il Segretario generale della CEI interviene a Bibione
ROMA, lunedì, 12 luglio 2010 (ZENIT.org).- Generazione, tradizione e autorità sono queste per mons. Mariano Crociata, Segretario generale della CEI, le tre parole chiave utili “per una sfida educativa raccolta e condotta secondo verità”.
E' quanto ha detto il presule intervenedo il 5 luglio a Bibione, nel corso di una conferenza su “La sfida educativa”, inserita nel contesto della manifestazione “Bibione guarda all’Avvenire” organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Assunta e dall’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Concordia-Pordenone.
L'iniziativa, giunta quest’anno alla IV edizione, aveva come tema: “I mass-media cattolici: educarsi alla verità”.
L’aspetto “più delicato”, nella “sfida educativa” che la Chiesa italiana ha deciso di raccogliere per questo decennio pastorale, ha detto all'inizio mons. Crociata è costituito “dalla tentazione relativista che mina in radice qualsiasi opera educativa”.....
Leggi: Educare: tra emergenza e sfida
E' quanto ha detto il presule intervenedo il 5 luglio a Bibione, nel corso di una conferenza su “La sfida educativa”, inserita nel contesto della manifestazione “Bibione guarda all’Avvenire” organizzata dalla Parrocchia Santa Maria Assunta e dall’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Concordia-Pordenone.
L'iniziativa, giunta quest’anno alla IV edizione, aveva come tema: “I mass-media cattolici: educarsi alla verità”.
L’aspetto “più delicato”, nella “sfida educativa” che la Chiesa italiana ha deciso di raccogliere per questo decennio pastorale, ha detto all'inizio mons. Crociata è costituito “dalla tentazione relativista che mina in radice qualsiasi opera educativa”.....
lunedì 28 giugno 2010
L'ENAM, perchè farla fuori?
Manovra del Governo: un emendamento cancella l’Ente di solidarietà dei maestri
Con l’approvazione della Commissione Bilancio del Senato, nella seduta pomeridiana del 24 giugno, dell’emendamento presentato dalla senatrice Germontani sembra avviarsi a concretizzazione la fine della storia dell’ENAM.
Per i più, e certamente per coloro che non da ora ne auspicano la chiusura, è soltanto una sigla, anzi un Ente “inutile”. Per i docenti e i dirigenti della scuola dell’infanzia e primaria, l’Ente Nazionale Assistenza Magistrale rappresenta invece l’incarnazione della solidarietà della categoria verso coloro che si trovano in situazioni di difficoltà e bisogno.
Si tratta di un Ente creato e sostenuto dagli stessi assistiti con la quota, obbligatoria, detratta mensilmente dal proprio stipendio. Un’istituzione, quindi, che non rappresenta in alcun modo una fonte di spesa per lo Stato e che appartiene, eticamente, alla categoria magistrale....Leggi:
L'ENAM - Comunicato stampa dell'AIMC