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venerdì 30 agosto 2024

ANNO NUOVO VITA NUOVA

 



Valore della patria, identità nazionale
rispetto per l’autorità degli insegnanti. 

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, la ‘scuola dei talenti’ di Valditara prende forma. Diverse le novità, a partire dal potenziamento dell’educazione civica e dall’avvio della politica di integrazione degli studenti stranieri neoarrivati nel nostro Paese messa in campo dal ministro dell’Istruzione e del Merito. 

I primi a tornare in classe, il 5 settembre saranno gli studenti della Provincia autonoma di Bolzano e delle scuole dell’infanzia della Lombardia. Il 9 sarà il turno degli alunni della Provincia autonoma di Trento, l’11 di Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, il 12 Campania, Lombardia, Sicilia, Molise e Sardegna. Il 16 settembre la campanella suonerà, infine, per gli studenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana.

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 Integrazione degli alunni stranieri

"In un’epoca di forti migrazioni, solo una forte identità sui valori fondanti potrà consentire di accogliere, di integrare, senza creare società lacerate, disarticolate in una pluralità di ghetti dove ognuno rifiuta l’altro" e "il primo passo per l’integrazione – afferma Valditara – è indubbiamente l’apprendimento linguistico". 

A decorrere dall’anno 2024/2025, nelle scuole che registrano tassi di presenza di alunni stranieri, è previsto, ove necessario, l’avvio di attività di potenziamento didattico della lingua italiana in orario extracurricolare. 

Dal 2025/2026 nelle classi con almeno il 20% di studenti stranieri che si iscrivono per la prima volta al Sistema nazionale di istruzione e che non sono in possesso delle competenze linguistiche di base in lingua italiana, può essere disposta l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per stranieri.

 Una nuova concezione dell’educazione civica

Entreranno in vigore le Nuove Linee Guida per l’insegnamento dell’Educazione civica ispirate al concetto di ‘scuola costituzionale’. Al centro la "formazione alla coscienza di una comune identità italiana", lo sviluppo di una "cultura dei doveri", ma anche promozione della cultura d’impresa, educazione al contrasto di tutte le mafie e di tutte le forme di criminalità e illegalità, educazione al rispetto per tutti i beni pubblici, promozione della salute e di corretti stili di vita, educazione stradale, cultura del rispetto verso la donna, promozione dell’educazione finanziaria e assicurativa e all’uso etico del digitale.

Stop agli smartphone in classe

Confermato il divieto di utilizzo, anche a fini didattici, dello smartphone dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, salvo i casi in cui l’uso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato. Pc e tablet potranno essere utilizzati per fini didattici, sotto la guida dei docenti.

 

Quotidiano net


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