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mercoledì 26 giugno 2024

ALLA VIGILIA DEL GIUBILEO


Il mondo ringiovanisce 

ad ogni Giubileo?

Cosa è davvero un Giubileo? E che senso ha ancora oggi nel tempo della intelligenza artificiale celebrarne uno? Sono le domande forse più comuni a sei mesi dal grande evento del 2025.




Un libro di Angelo Scelzo racconta cosa c'è ancora da sperare per il Giubileo 2025


 -         di Angela Ambrogetti

 Chi il Giubileo lo ha già vissuto nel 2000 o nel 1975, o anche nel 1950, sa che alla fine è un evento di fede per chi ci crede e un grande evento di affari per il resto del mondo. Ma per chi vuole andare oltre il consiglio è leggere il libro di Angelo Scelzo " Verso il Giubileo del 2025. Il mondo ha sempre 25 anni". Perché trova delle testimonianze come quella del Cardinale Sepe che il giubileo del 2000 lo ha organizzato, e pagine storiche, ma anche riflessioni sull' oggi, fino al testo della Bolla di indizione del Giubileo del 2025.

 Nella sua introduzione il Segretario di Stato Vaticano, il cardinale Parolin chiarisce che il senso stesso del libro di Angelo Scelzo, che da decenni segue i fatti vaticani anche da osservatori privilegiati, è il cambio di clima. Dalle Torri Gemelli all'attacco di Hamas ad Israele, con in mezze guerre e una pandemia che sa di medioevo.

 Ecco questo cambio di clima è la chiave per capire perché il Giubileo è ancora tanto significativo.

Da parte sua il Cardinale Crescenzio Sepe che nel 2000 era l'uomo del Giubileo e che racconta cosa succede dopo il Giubileo nelle Chiese locali, anche per capire in cosa consista davvero il successo di un Giubileo. Con il cardinale Sepe si rivive passo passo il Giubileo che guardava avanti, al futuro.

Dopo 25 anni, il mondo è peggiorato e quelle speranze si sono umanamente perse. Viviamo appunto un periodo peggiore di quella buia immagine del "medioevo" che però nascondeva perle preziose. Oggi sembra difficile trovare nel fango dei diamanti se pensiamo solo da uomini. Ma è questa la differenza per i credenti.

Questo cerca di spiegare Angelo Scelzo nel suo libro che guarda il Magistero di Papa Francesco senza mai dimenticare, come invece accade spesso ultimamente, il lavoro e il Magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI che, se pure non fu Papa durante un giubileo, fu uno dei cardini delle celebrazioni del 2000.




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