per una pace duratura
e lo sviluppo umano integrale per tutti
Secondo l’Unicef, guerre e crisi mondiali impediscono a 600
milioni di bambini e ragazzi di avere accesso sicuro alla scuola
- - di PAOLO FERRARIO
Secondo i leader europei, inoltre, «per sfruttare appieno le ricadute positive
dell’istruzione sono indispensabili l’equità e l’inclusione in sistemi di
istruzione dotati di risorse adeguate al futuro, che consentano a ciascuno di
realizzare il proprio potenziale. All’interno dell’Ue – assicurano –
proseguiamo l’opera di costruzione dello spazio europeo dell’istruzione, che
rappresenta la nostra visione comune a lungo termine per il settore
dell’istruzione e della formazione. L’iniziativa, che riunisce i 27 Stati
membri – conclude la nota – mira a creare sistemi universali di istruzione e
formazione più resilienti, inclusivi e orientati al futuro, in una prospettiva
di apprendimento lungo tutto
«Oggi chi vive in contesti di povertà o di arretratezza sociale, ha difficoltà ad accedere a un’offerta adeguata», ha ricordato il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in occasione della presentazione del Rapporto 2023 dell’associazione Italiadecide, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Penso soprattutto ai minori – ha sottolineato Fontana – e ai fattori che incidono negativamente sulla loro crescita. Tutto ciò è inaccettabile, perché la povertà educativa indebolisce fortemente lo sviluppo e le prospettive delle nuove generazioni, alimentando fenomeni distorsivi che minano l’integrità sociale delle comunità. Un’adeguata educazione va garantita non solo alle giovani generazioni, ma anche a quanti rischiano di rimanere indietro – ha ricordato il Presidente della Camera –.
Di qui la necessità di assicurare a tutti una formazione permanente, che consenta loro di accrescere e aggiornare le proprie conoscenze e competenze lungo tutto l’arco della vita. Auspico dunque che la politica investa con coraggio e determinazione sull’educazione e sulla formazione umana, culturale e civile dei giovani », ha concluso Fontana. Abbandono scolastico, scuole fatiscenti, dotazioni tecnologiche inadeguate, mancanza di mense in molte scuole, classi sovraffollate e programmi di studio obso-lete, sottolinea Slow Food Italia, rappresentano però un freno allo sviluppo del Paese e generano nuove disuguaglianze. «C’è un tragico legame tra povertà educativa e povertà alimentare – ricorda la presidente Barbara Nappini -: ambedue indicano scarsità, sia quantitativa che qualitativa». E richiedono un lavoro educativo supplementare per riscoprire il «cibo come fatto sociale», sia a scuola che in casa. «Al cibo, come all’educazione bisogna voler bene – conclude Nappini.
Nella Giornata internazionale dell’Educazione vogliamo ricordare che abbiamo tutti la responsabilità di dare alle nuove generazioni strumenti di autonomia, di critica, di visione ed elaborazione per disegnare un futuro migliore: il futuro di pace e bellezza che meritano».
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