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venerdì 10 novembre 2023

IL MONDO RISCHIA LA CATASTROFE


COMECE: il mondo rischia la catastrofe,

 l'Europa porti stabilità e pace

 I vescovi degli Stati membri dell'Unione Europea esprimono la loro preoccupazione per l'instabiltà mondiale e le ripercussioni nelle società europee. La preghiera per vittime in Ucraina e in Israele e Palestina. L'appello ai leader a riscoprire i valori europei a favorire la diplomazia e il dialogo. Dura condanna alle manifestazioni di antisemitismo e al terrorismo

-         di Michele Raviart - Città del Vaticano

 “Il mondo sembra regredire in una dinamica pericolosa, che ricorda alcuni dei momenti più bui dell'umanità che credevamo fossero destinati a rimanere nei libri di storia”. Ad affermarlo i vescovi dell’Unione europea, riuniti nella Comece, che si rivolgono ai rappresentati politici dell’UE e in una dichiarazione chiedono loro “di giocare un ruolo attivo nel dare forma e offrire al continente e al mondo una rinnovata visione di stabilità, giustizia e pace”.

 La preghiera per le vittime in Ucraina e Terra Santa

La preoccupazione dei vescovi è in particolare “per la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che ancora continua e per il dolore del popolo armeno nella regione del Caucaso”.  “Soffriamo”, scrivono ancora i vescovi, “per tutte le vittime dei barbari attacchi terroristi perpetrati in Israele il 7 ottobre scorso e per la seguente devastante violenza che si sta dispiegando in Palestina”. "Con profondo dolore preghiamo per tutte le vittime di questi e altri conflitti nel mondo, in particolare per i bambini”, ribadiscono, esprimendo vicinanza “alle loro famiglie e a tutti coloro che soffrono per le conseguenze della guerra e della violenza”.

 Il rischio di un'escalation incontrollabile

Ai confini dell’Unione Europea “in fiamme”, i delegati dell’assemblea plenaria della Comece che hanno firmato la dichiarazione, dopo aver dialogato esponenti di alto livello dell’Ue e con rappresentanti delle Chiese locali come il cardinale Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini e Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, aggiungono il timore per “un'escalation incontrollabile con conseguenze catastrofiche per l'intera umanità”. Uno scenario che nasce  dalla “polarizzazione della comunità internazionale, alimentata da una rinnovata logica di competizione tra le grandi potenze, insieme all'erosione della fiducia nei contesti di cooperazione multilaterale”.

 Condanna dell'antisemitsmo e del terrorismo

Una situazione che non può che avere ripercussioni nelle società europee “fomentando le paure, indebolendo il dialogo e minacciando la coesione sociale”. “In diversi Paesi europei”, scrivono ancora i vescovi, “stanno guadagnando terreno fenomeni pericolosi come l'antisemitismo, la radicalizzazione e la xenofobia, spesso alimentati da una diffusione sistematica della disinformazione e sfociati nell'estremismo violento e nel terrorismo, che condanniamo fermamente in tutte le loro forme ed espressioni”.

 Riscoprire i valori di pace e unità

L’appello dei leader dell’UE, in comunione con Papa Francesco, è quindi quello “di riscoprire e abbracciare di due grandi sogni dei padri fondatori dell’Europa: la pace e l’unità”. Il sogno è che l’Europa “sfrutti appieno il suo potenziale per risolvere i conflitti e accendere una luce di speranza, agendo come una forza unita, fiduciosa e integrante, che abbia a cuore i principi democratici e lo stato di diritto, dentro e fuori i suoi confini”.

 Una coerente diplomazia di pace

Sfuggendo a ogni logica di guerra, l’obiettivo deve essere quello di “avviare processi di dialogo e sviluppare una coerente diplomazia della pace”, che si sottolinea, è più di una condizione di assenza di guerra. Essere architetti ed artigiani di pace, inoltre, implica “l'attuazione coerente degli accordi globali sul controllo degli armamenti, la non proliferazione e il disarmo”, in vista della promozione della fiducia reciproca come pilastro della stabilità internazionale.

Vatican News 

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