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giovedì 22 giugno 2023

ASSOCIAZIONI, IN MISSIONE CON PIETRO

 INCONTRO ANNUALE DEI MOVIMENTI ECCLESIALI E DELLE NUOVE COMUNITÀ

“In missione con Pietro. L’apostolicità al cuore dell’identità dei movimenti ecclesiali”

RELAZIONE INTRODUTTIVA DEL CARD. FARRELL

ABSTRACT

In occasione del 25° anniversario del primo Congresso Internazionale delle associazioni e dei movimenti ecclesiali del 1998, si vuole tornare a riflettere sulla conferenza dell’allora Card. Joseph Ratzinger dal titolo “I movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica” per illuminare l’oggi dei movimenti, mettendone a fuoco identità e missione. Specifico del ministero petrino è il superamento della dimensione puramente locale e il “guardare al mondo” intero. In tal modo si tiene fede al mandato missionario universale affidato da Cristo ai Dodici. Il Papa non realizza da solo questa dimensione universale della successione apostolica. Nella storia della Chiesa, infatti, sono sorti carismi e movimenti spirituali che hanno collaborato con i successori di Pietro nella propagazione del Vangelo. 

Anche per i movimenti laicali moderni vale lo stesso: collaborare al ministero petrino e al suo desiderio apostolico di portare a tutti il Vangelo è il loro ruolo specifico, la loro “collocazione teologica”. 

Ciò pone importanti sfide per l’oggi, prima fra tutte quella dell’evangelizzazione, attuata in modo che sappia parlare agli uomini e alle donne contemporanei, evitando prassi, linguaggi, metodi anacronistici; da ciò discende la necessità di mettere in contatto il carisma con le esigenze reali delle persone, con le nuove sensibilità culturali e le nuove situazioni pastorali; come anche l’indicazione di vivere l’apostolicità missionaria in modo sinodale, in profonda sintonia con il Papa, con le chiese particolari e i loro pastori e con gli altri movimenti ecclesiali.

LA COLLOCAZIONE TEOLOGICA DEI MOVIMENTI NEL MAGISTERO DEI PONTEFICI. A VENTICINQUE ANNI DALL’INCONTRO MONDIALE DEL 1998 Relazione don Paolo Prosperi, FSCB

ABSTRACT

La relazione riflette sulla nota ecclesiale dell’apostolicità quale chiave di comprensione del posto dei movimenti nella Chiesa, alla luce del magistero della Chiesa da ’98 ad oggi. In un primo momento, viene presentato l’insegnamento in merito di Joseph Ratzinger, non mancando di fare riferimento a Iuvenescit Ecclesia, che di tale insegnamento rappresenta uno sviluppo e insieme l’incorporazione nel magistero autorevole della Chiesa. 

I movimenti laicali, secondo tale visione, non sono che una incarnazione nell’oggi di quella che Ratzinger chiama apostolicità universale della Chiesa. Il che significa due cose: da un lato, radicamento nella fede e nell’esperienza di Cristo dei Dodici, e perciò attaccamento al magistero della Chiesa ed in particolare di Pietro; dall’altro, chiamata a trasmettere il vangelo alle genti (missio ad gentes). In un secondo momento, vengono messe a fuoco alcune delle più importanti preoccupazioni pastorali emergenti dal magistero di papa Francesco. 

Esse si concentrano attorno a tre rischi o tentazioni: (i) autoreferenzialità, (ii) personalismi, (iii) pietrificazione del carisma. In un terzo e conclusivo momento, si propongono alcune considerazioni, che mirano a suggerire strade concreto di affronto dei problemi messi in evidenza dal recente magistero del Santo Padre. 

Esse ruotano attorno a tre forme di umiltà: (i) umiltà verso il Cristo e le vie ordinarie da Lui istituite come strada d’accesso a Lui; (ii) umiltà verso i lontani, ovvero gli uomini e le donne cui si è inviati; (iii) umiltà verso il carisma.

DICASTERO LAICI FAMIGLIA VITA

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