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sabato 27 maggio 2023

IL SOFFIO DELLO SPIRITO


 Vivere nel soffio dello Spirito di Cristo

- + Vincent Dollmann *

  Lo Spirito Santo unisce Gesù e la Chiesa

Al battesimo nel Giordano, lo Spirito Santo scese su Gesù e si udì la voce di Dio: "Tu sei il mio Figlio prediletto, di te mi rallegro" (Lc 3,22). Accogliendo lo Spirito nella sua umanità, Gesù l'ha resa degna di Dio. Con la sua morte e risurrezione, Gesù le ha definitivamente aperto l'accesso alla vita divina, rompendo i lucchetti del male e della morte. Così, il giorno di Pentecoste, pieno di Spirito Santo, San Pietro poté testimoniare: "Fu esaltato alla destra di Dio e ricevette dal Padre lo Spirito Santo, oggetto della promessa, e lo effuse su di noi" (At 2,32). (Atti 2:32). Il battesimo di Gesù prefigura il nostro, il battesimo nello Spirito che ci apre a una relazione di conoscenza e di amore con Dio.

 Lo Spirito Santo prende possesso di noi attraverso la preghiera e i sacramenti.

È soprattutto attraverso la sua vita di preghiera, sia comunitaria che personale, che Gesù ha manifestato la sua unione con lo Spirito Santo. Ha inaugurato il suo ministero pubblico partecipando alla liturgia del sabato nella sinagoga (cfr. Lc 4,16s). È morto sulla croce mentre pregava il servizio della sera: "Nelle tue mani affido il mio spirito" (Lc 23,46). La sua partecipazione alla preghiera della comunità era legata a una grande fedeltà alla preghiera personale, nella solitudine e nel silenzio. Così, prima di scegliere i Dodici Apostoli tra i discepoli, Gesù aveva passato la notte in preghiera (6,12). Essi avrebbero seguito l'esempio dopo la sua morte e risurrezione: "Tutti di un sol cuore erano assidui nella preghiera", ci dice il libro degli Atti (At 1,14). Fu nella preghiera che San Mattia fu aggiunto agli apostoli per sostituire Giuda, e fu ancora nella preghiera che i discepoli si riunirono intorno alla Vergine Maria e gli apostoli ricevettero lo Spirito Santo a Pentecoste.

 Lo Spirito Santo porta i frutti della gioia e della misericordia

I doni della gioia e della misericordia portano la presenza viva di Dio nella nostra vita. La misericordia di Dio rivelata a Maria all'Annunciazione (Lc 1,50) e insegnata nella parabola del figliol prodigo (Lc 15,20) si è manifestata al mondo attraverso la morte e la risurrezione di Cristo. L'evangelista San Luca evoca la folla di persone radunate intorno alla croce che riconoscono il loro peccato e implorano la misericordia di Dio: "osservando ciò che accadeva, se ne tornavano battendosi il petto" (Lc 23,48). E la gioia del Natale condivisa dagli angeli con i pastori prefigura la gioia dei discepoli alla risurrezione di Gesù e alla Pentecoste.

Gli ultimi versetti del Vangelo di Luca, che riportano l'Ascensione di Gesù, indicano che "tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano continuamente nel Tempio benedicendo Dio" (Lc 24,52-53). Se la misericordia e la gioia sono doni dello Spirito Santo, non mancheranno mai. Sta a noi chiederli allo Spirito Santo che Gesù ha donato al mondo.

 

+Vincent Dollmann, arcivescovo di Cambrai

Assistente ecclesiastico UMEC-WUCT

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