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domenica 15 novembre 2020

IL GRIDO DEI POVERI

 Dal 2017 la Giornata mondiale dei poveri: 
le parole di Francesco

E' a conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia che il Papa indice la Giornata mondiale dei poveri, indicando come data la XXXIII Domenica del Tempo ordinario. “Tendi la tua mano al povero” è il tema per l'appuntamento   con la Messa presieduta da Francesco a San Pietro nel contesto della pandemia

 di Adriana Masotti 

 “Mentre in tutte le cattedrali e nei santuari del mondo si chiudevano le Porte della Misericordia, ho intuito che, come ulteriore segno concreto di questo Anno Santo straordinario, si debba celebrare in tutta la Chiesa, nella ricorrenza della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario, la Giornata mondiale dei poveri.” E’ Papa Francesco a scriverlo nella Lettera apostolica "Misericordia et misera", datata il 20 novembre 2016, a conclusione del Giubileo straordinario della Misericodia che si era aperto l'8 dicembre 2015. “Sarà una Giornata che aiuterà le comunità e ciascun battezzato a riflettere su come la povertà stia al cuore del Vangelo - prosegue il Papa - e sul fatto che, fino a quando Lazzaro giace alla porta della nostra casa, non potrà esserci giustizia né pace sociale”.

La Giornata in tempo di pandemia

La Giornata mondiale dei poveri 2020, la quarta, sarà celebrata domenica 15 novembre, ma a causa del coronavirus sarà diversa dalle altre. La Messa presieduta da Papa Francesco all’altare della Cattedra nella Basilica Vaticana alle ore 10 vedrà la presenza di un centinaio di persone soltanto, in rappresentanza dei poveri del mondo. Ma la pandemia non ferma la carità del Papa: si è attivata infatti per questa occasione, una rete solidale per portare cibo, mascherine e aiuti a migliaia di famiglie in circa 60 parrocchie romane, a Case famiglia e associazioni caritative. Inoltre, nell’ambulatorio gestito dall’Elemosineria Apostolica per le persone in necessità sarà possibile effettuare il tampone per il Covid-19. 

Abbiamo bisogno gli uni degli altri

“Tendi la tua mano al povero” è il tema scelto quest’anno come espresso nel Messaggio del Papa per questa IV Giornata. “In questi mesi, nei quali il mondo intero è stato come sopraffatto da un virus che ha portato dolore e morte, sconforto e smarrimento, quante mani tese abbiamo potuto vedere!”, scrive il Papa, ricordando che “questo è un tempo favorevole per sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo”.

Non basta non fare il male 

Nella prima Giornata mondiale dei poveri, il 19 novembre 2017, Francesco celebra la Messa nella Basilica di San Pietro alla presenza di circa 40 mila persone indigenti provenienti non solo da Roma e dal Lazio, ma anche da diverse diocesi del mondo. Al termine, 1.500 di loro prendono parte al pranzo con il Papa in Aula Paolo VI. Nell’omelia della messa Papa Francesco pronuncia parole forti riguardo all’indifferenza, “il grande peccato nei confronti dei poveri”. L’indifferenza, dice, è anche dire: “Non mi riguarda, non è affar mio, è colpa della società (...) è anche sdegnarsi di fronte al male senza far nulla. Dio, però, non ci chiederà se avremo avuto giusto sdegno, ma se avremo fatto del bene”. "Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me", si legge nel Vangelo e il Papa conclude: “Questi fratelli più piccoli, da Lui prediletti, sono l’affamato e l’ammalato, il forestiero e il carcerato, il povero e l’abbandonato, il sofferente senza aiuto e il bisognoso scartato”.

“Nel povero Gesù bussa al nostro cuore e, assetato, ci domanda amore”

Una carità diffusa nelle diocesi del mondo

Anche nella Giornata mondiale dei poveri del 2018, Francesco presiede la Messa in San Pietro e pranza con i poveri. E’ il 18 novembre. Contemporaneamente, in tante parrocchie, centri di volontariato, collegi e scuole viene offerto un pranzo a chi è emarginato. Nel Messaggio inviato in vista della Giornata, il Papa aveva invitato la comunità cristiana a “dare un segno di vicinanza e di sollievo” a coloro che sono nel bisogno collaborando anche con altre realtà di solidarietà.

E' l'ingiustizia alle radici della povertà

In un tweet Francesco scrive: "Chiediamo la grazia di aprire gli occhi e il cuore ai poveri, per ascoltare il loro grido e riconoscere le loro necessità”. Nell’omelia alla Messa di quella mattina va alla radice della questione: “L’ingiustizia è la radice perversa della povertà”, afferma, e “il grido dei poveri diventa ogni giorno più forte, ma ogni giorno meno ascoltato, sovrastato dal frastuono di pochi ricchi”. 

“Il grido dei poveri è il grido dei tanti Lazzaro che piangono, mentre pochi epuloni banchettano con quanto per giustizia spetta a tutti”

La fretta che non ci fa vedere

Nelle parole pronunciate il 17 novembre, in occasione della Messa per la Giornata dello scorso anno, Papa Francesco commenta la fretta che contraddistingue la nostra vita quotidiana facendoci perdere di vista ciò che conta davvero e cioè l’amore. "Nella smania di correre, di conquistare tutto e subito - osserva - dà fastidio chi rimane indietro. Ed è giudicato scarto: quanti anziani, nascituri, persone disabili, poveri ritenuti inutili. Si va di fretta, senza preoccuparsi che le distanze aumentano, che la bramosia di pochi accresce la povertà di molti. 

“Stando con i poveri, servendo i poveri, impariamo i gusti di Gesù, comprendiamo che cosa resta e che cosa passa”

Non solo cibo per i poveri, ma anche bellezza

In preparazione alla Giornata del 2019, una platea di 7.000 indigenti partecipa al concerto in Vaticano diretto dal maestro Nicola Piovani e da monsignor Marco Frisina. Ma non è la prima volta: “Sarà un concerto per seminare gioia, (…) il seme rimarrà lì nelle anime di tutti e farà tanto bene a tutti.”, aveva detto Francesco in occasione della prima edizione del Concerto per e con i poveri nel maggio del 2015. Per la Giornata del 2016 in Aula Paolo VI sul palco con l'orchestra sarà Ennio Morricone. Per il Papa, infatti, i poveri hanno diritto non solo ai beni di prima necessità, ma anche all’armonia e alla bellezza come può essere, appunto, ascoltare il suono di un’orchestra, assistere allo spettacolo di un circo o fare una gita al mare. Tutte iniziative a cui, in questi anni, molti hanno potuto partecipare proprio grazie a Francesco, ritrovando una nuova dignità.

La povertà cresce nel mondo a causa del Covid-19

In tutto il mondo, riferisce la Banca Mondiale, più di 730 milioni di persone vivono oggi con meno di 1,90 dollari al giorno. E sono oltre 100 milioni i nuovi poveri a causa della pandemia. Grave la ricaduta sui minori: il numero di bambini che vivono in condizioni di povertà multidimensionale è salito a circa 1,2 miliardi, registrando la cifra di 150 milioni di bambini in più in condizioni di privazione dall'inizio di quest'anno. Il Covid-19 pesa economicamente anche sui Paesi europei dove un bambino su quattro è minacciato dalla povertà. In Italia, secondo la Banca d’Italia, nei mesi di aprile e maggio, c’è stata una riduzione di reddito per la metà delle famiglie. Inoltre, un recente rapporto di Caritas Italiana, evidenzia che, fra marzo e maggio del 2020, si è registrato un forte incremento del numero di persone sostenute a livello diocesano e parrocchiale: complessivamente circa 450 mila persone.

 Vatican News


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