Covid-19,
non regredisce la pandemia. L’Oms avverte che sarà lunga
Continuano
a cresce contagi e vittime del coronavirus. L'Organizzazione mondiale della
sanità conferma che si tratta ancora di una emergenza sanitaria pubblica
Francesca
Sabatinelli – Città del Vaticano
La
diffusione del Covid-19 continua a “costituire una emergenza sanitaria pubblica
di interesse nazionale”. Il direttore dell’Oms Ghebreyesus lo ha confermato
ieri sera, subito dopo la riunione del comitato di emergenza che, da Ginevra,
ha lanciato anche un avvertimento: la pandemia sarà molto lunga.
In
America Latina si sono raggiunti i 200mila morti
E
lunga purtroppo continua ad essere anche la lista dei contagi e delle vittime,
arrivate in tutto il mondo a oltre 680mila. Negli Stati Uniti, rileva la John
Hopkins University, si sono registrati, per il quinto giorno consecutivo,
60mila nuovi casi di positività, con mille vittime, per un totale di oltre 4
milioni e 600 mila contagiati e più di 154 mila morti dall’inizio della
pandemia. Dall’America Latina continuano ad arrivare cifre spaventose, con oltre
200mila morti, mentre il Sudafrica, quinto paese al mondo più colpito, ha
superato il mezzo milione di casi, con circa 150 decenni in un solo giorno.
Manifestazioni
negazioniste in Germania
In
Europa sale l’allerta per Germania e Francia. Nella prima si sono registrati,
nelle ultime 24 ore, mille nuovi casi, con la capitale Berlino che veniva
attraversata da 20mila negazionisti della pandemia, ostili a tutte le misure
prese per fermare il contagio, soprattutto le restrizioni alle libertà
individuali. In Francia, ci sono oltre 1300 casi, mentre continua ad essere
Madrid la città europea con più vittime. Intanto, il ministro della salute
russo ha annunciato che il vaccino contro il coronavirus sarà disponibile in
Russia entro l’autunno e sarà gratuito per tutti, a cominciare da medici ed
insegnanti.
Usa,
per la prima volta una convention a porte chiuse
Nel
frattempo, per la prima volta nella storia moderna degli Stati Uniti, è stato
deciso che una convention repubblicana sarà chiusa alla stampa. Si tratta
dell’appuntamento a Charlotte, nella Carolina del Nord, dove i delegati
voteranno per la nomina formale di Trump a candidato repubblicano per il voto
del prossimo 3 novembre, e che lascerà fuori i giornalisti per assicurare il
rispetto del distanziamento sociale.
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