Il Consiglio Regionale AIMC PIEMONTE, riunitosi in
modalità telematica in data 21 marzo 2020, valutata la difficile situazione in
cui l’Italia si trova in questi giorni a causa del COVID-19, sente il dovere di
esprimere tutta l’ammirazione e la gratitudine possibili al mondo della sanità,
della protezione civile, delle forze dell’ordine; nel contempo esprime - senza
mezze misure - solidarietà e vicinanza a tutto il mondo della scuola che sta
vivendo un’inedita difficoltà. Esprime i suoi ringraziamenti a Dirigenti
Scolastici e Docenti che in questo momento si attivano ed agiscono per
mantenere relazioni personali significative con i propri alunni, le famiglie e
i colleghi.
Il valore psicologico ed affettivo, è veicolato da
compiti e lezioni che corrono sul web, che vanno da attività giocose di
intrattenimento per i bimbi dell’Infanzia alla vera e propria lezione in
streaming per i ragazzi delle superiori. L’iniziale preoccupazione di
continuare in qualche modo la progettazione dell’anno, con il passare dei
giorni sta ora lasciando, almeno per i primi gradi di istruzione, maggiore
spazio alla dimensione affettiva del “mi manchi!”, di compiti utili ma
divertenti, capaci di riempire giornate povere di interazioni in presenza.
In questo quadro riteniamo doveroso sottolineare,
anche solo sinteticamente, alcuni aspetti che meriterebbero un maggior
approfondimento:
• la
contingenza della situazione ha messo in gioco tutti gli insegnanti (da quello
più “smanettone” a quello più restio) alla ricerca di nuove modalità di
approcciarsi a compiti e comunicazioni. Ha “costretto” ad una formazione
digitale “sul campo”, che nessun corso di aggiornamento tradizionale avrebbe
potuto soddisfare. Saltano orari e tempistiche; ci si inventa modi diversi per
insegnare ed imparare; nascono nuove forme di supporto e di collaborazione tra
colleghi. La creatività pedagogica e didattica, la ricerca di materiali
adeguati raggiungono livelli di impegno e di attenzione che costituiscono un
patrimonio professionale e professionalizzante elevatissimo, che merita di
essere portato all’attenzione dell’opinione pubblica;
• questo
lavoro scolastico a casa pone al centro dell’attenzione anche il ruolo delle
famiglie, chiamate inevitabilmente ad affiancare i ragazzi nei loro compiti in
un modo del tutto nuovo. Tutto ciò è positivo, ma non si può negare che questo
accentui, ahimè, la grande disparità socio-culturale delle famiglie, rischiando
di isolare, ancora una volta, chi non ha strumenti materiali, culturali e
linguistici adeguati a questo nuovo modo di essere della scuola;
per i
ragazzi, indipendentemente dalla loro età, questa esperienza farà scoprire e
valorizzare l’aspetto funzionale più alto e ben finalizzato degli strumenti
digitali.
In questo periodo di ‘nuova didattica’ due fattori
sono evidenti:
le lezioni on line sono importanti, ma non potranno
mai sostituirsi alle relazioni che si intrecciano in classe tra docenti ed
allievi e tra gli allievi stessi
il tema
della valutazione tradizionale fa sorgere molti interrogativi fra il personale
scolastico, in quanto - come ha affermato il Prof. Vittoriano Caporale - in
questi giorni i figli/ragazzi stanno soprattutto imparando la Scienza della
Vita.
Sarà interessante, al termine di questo periodo, fare
una valutazione di questa esperienza e soprattutto non disperderla e non
dimenticarla. Occorrerà trasformare le fatiche professionali di questi giorni,
di cui al momento non siamo in grado di intravedere la conclusione, in
opportunità professionali consolidabili.
Parte della scuola italiana si è trovata impreparata a
questo scenario, ma insegnanti e dirigenti si sono rimboccati le maniche, hanno
saputo e continuano ad esprimere il meglio del “loro mestiere”. Ciascuno sta
facendo il possibile, e a volte anche l’impossibile, per tenere aperto il
canale della speranza e degli affetti, per offrire significati e prospettive,
per valorizzare relazioni e responsabilità reciproche.
Noi, insegnanti cattolici dell’AIMC, nella
consapevolezza di mettere a disposizione dei bambini e dei ragazzi che ci sono
affidati tutte le nostre competenze professionali, desideriamo affidare a Maria
e al Signore i nostri sforzi. Questa "Quaresima”, che non avremmo mai
saputo immaginare così, diventi preparazione per una autentica Santa Pasqua di
Risurrezione, che dovrà vederci più attenti agli altri, più solidali, più
comunità.
Per il Consiglio Regionale del Piemonte
Claudia Mossina
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