“Portate un bambino nei boschi
e lo
renderete libero.
Portate un adulto nei boschi
ed egli ritroverà il bambino che
è in lui”
di Elena Bernabé
Il bosco è un ambiente magico, sotto una miriade di punti di vista. Proprio per
questa sua peculiarità dovremo frequentarlo spesso, quotidianamente se
possibile, perché è un nutrimento eccezionale per l’anima di grandi e piccini.
Provate ad inoltrarvi in un bosco e
vivere le sensazioni che vi smuove quest’esperienza. Innanzitutto ci rendiamo
subito conto che non è l’uomo a comandare come nelle città ma la natura, i
maestosi fratelli alberi che ci sovrastano, gli animali liberi di vivere come
meglio credono. Regna il silenzio, la pace, l’apparente solitudine. Spesso il
bosco spaventa proprio perché l’uomo non si sente padrone dell’ambiente, non sa
cosa aspettarsi, non conosce i sentieri, non è a conoscenza delle leggi della
natura.
Ci siamo smarriti in certezze di cemento, di rumori
assordanti, di animali provati della loro libertà.
Ecco perché dobbiamo il più
possibile frequentare i boschi, per riappropriarci delle nostre radici, del
nostro rapporto con la natura, del nostro istinto. Pian piano diventeremo
sempre più dipendenti dalla vita nel bosco: un segno importantissimo della
nostra disintossicazione dal superfluo. C’è chi ad un certo punto della
disintossicazione non riesce più a vivere nelle città e fugge nei boschi ma non
dobbiamo arrivare a tanto per poter ritrovare noi stessi.
Vivere in paese, in una città o in
campagna non è una cosa negativa ma tende ad estraniarci dal resto del mondo
naturale. I nostri habitat sono ormai delle costruzioni fatte ad hoc per
riproporre sporadicamente e solo in alcuni spazi (nemmeno tanti a volte!)
luoghi naturali artificiali che nulla hanno a che vedere con la natura vera e
propria: i parchi giochi per bambini, i campi arati, ordinati e delimitati,
alberi piantati qua e là posizionati dall’uomo.
Tutto questo non è male, è un modo
artificiale di vivere la natura (meglio di niente!) ma frequentare il bosco ci
permette di entrare in contatto con la parte più primitiva di noi, con un mondo
puro, non contaminato dall’uomo dove regna l’ordine naturale, dove gli alberi
sono nati e cresciuti secondo un preciso volere divino, dove non esiste
profitto, un secondo fine o una delimitazione dello spazio. Tutto è natura e
l’uomo non può far altro che ammirarla, viverla, annusarla, ascoltarla e
portarla dentro di se’.
Una passeggiata in un bosco porta innumerevoli benefici a
livello fisico e mentale.
Portateci i vostri bambini, portateci per un pic-nic i vostri anziani, andateci
appena potete (da soli è un’esperienza iniziatica memorabile): il richiamo del
bosco è all’inizio flebile e pacato ma diventa sempre più urgente e pressante.
“Chi decide di camminare nel bosco
è in cerca di una libertà diversa, interiore, che lo renda padrone della sua
vita, capace di agire come gli alberi e gli uccelli che vivono al di sopra di
tutto.”
(Romano Battaglia)
Quando avreste altrimenti la
possibilità di ascoltare il silenzio? Quando l’occasione di udire lo scorrere
di un ruscello? E di ammirare la danza dei maestosi alberi scossi dal vento? E
quando la possibilità di vedere piccoli e grandi animali nel loro habitat
naturale? Solo il bosco offre queste ed altre occasioni imperdibili!
Ecco perché stanno per fortuna
nascendo anche in Italia tante scuole nel bosco, quale maestro più prezioso del
bosco stesso per i nostri bambini?
“Troverai più nei boschi che nei
libri.
Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.”
(San Bernardo di Chiaravalle)
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