Undici minuti al giorno, in
media, di attività in movimento.
Fra i banchi 3x2 fa sempre 6 ma lo si impara
saltellando, le sillabe si pronunciano a passo ritmato. Il dettato si fa
camminando, si studia geometria occupando lo spazio della classe.
Non si è troppo
seduti insomma grazie a Scuola in Movimento, il programma, per la scuola
primaria, di apprendimento in movimento che mira ad inserire più moto
nell’attività didattica e a motivare i bambini nell’adottare uno stile di vita
attivo.
Avviato nelle Marche dall’anno scolastico 2017–2018 “Scuola in
Movimento” – il progetto che oltre al Csi vede come partner: Regione Marche,
Coni Marche, Asur Marche Miur Ufficio Scolastico Regionale e Cip Marche – si
appresta ad avviare il suo 3º anno di attività.
Nel corso delle attività
progettuali sono stati formati 850 maestri, coinvolti 16.500 alunni, 780 classi
prime e seconde, con 16.858 giornate di attività. Ancona e Macerata in
testa fra le città dove maggiormente si utilizza il metodo, seguite da Pesaro e
Urbino, Fermo ed Ascoli.
Ovunque docenti di scuola primaria iscritti alla
piattaforma, coinvolte le prime classi delle elementari, laddove
l’apprendimento è più efficace e gli allievi sono più concentrati e ricettivi.
Il percoso di Scuola in Movimento prevede un iter formativo in
presenza di 5 ore, e di altre 12 ore a distanza attraverso il
portale dedicato, un recall formativo di 3 ore ed assistenza a
distanza ad opera dei referenti locali del progetto. Oltre a ciò,
agli insegnanti sono stati messi a disposizione materiali didattici (schede,
footbag, corde, elastici, portale del progetto) da utilizzare in classe per
promuovere questo innovativo programma (www.scuolainmovimento.org).
L’idea di fondo è ricucire l’antico dualismo fra mente e corpo favorendo
un approccio che metta al centro il bambino con le sue esigenze motorie e di
comprensione, convinti che un conto è veicolare un contenuto astratto, altro è
viverlo nella sua dimensione corporea. I bambini trascorrono in classe la
maggior parte della loro vita scolastica.
La maestra, con la sua sensibilità
pedagogica e i metodi d’insegnamento utilizzati, influenza gli allievi e ha
dunque un notevole ascendente sulle abitudini motorie. Perciò al centro del
programma da una parte ci sono gli insegnanti, formati per utilizzare il
programma e capaci di proporre le attività, a seconda delle esigenze
didattiche, e dall’altra l’alunno, nella sua interezza: mente, corpo e anima.
Imparare muovendosi significa imparare con tutti i sensi.
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