Una risposta in ascolto
Rispondere sempre meglio alle aspettative di formazione personale,
proposta educativa e approfondimento culturale, sollecitati dalla
domanda di ascolto che viene dal mondo giovanile, evidenziata anche nel
corso del Sinodo dei Vescovi.
Proprio per le sue caratteristiche
fondanti l’insegnamento della religione cattolica (IRC) intende infatti
essere “un’occasione di ascolto delle domande più profonde e autentiche
degli alunni, da quelle più ingenuamente radicali dei piccoli a quelle
talora più impertinenti degli adolescenti”.
Questo il cuore del Messaggio della Presidenza della CEI
all’approssimarsi della scelta di avvalersi dell’insegnamento della
religione cattolica nell’anno scolastico 2019-2020.
“Il Sinodo – spiega il Messaggio – ha anche constatato che, «se per
molti giovani Dio, la religione e la Chiesa appaiono parole vuote, essi
sono sensibili alla figura di Gesù, quando viene presentata in modo
attraente ed efficace.
In tanti modi anche i giovani di oggi ci dicono:
“Vogliamo vedere Gesù”»”. E l’IRC “nel rigoroso rispetto delle finalità
della scuola” e “senza fare proselitismo”, può “affrontare il discorso
su Gesù” e “offrire un’occasione di confronto” lasciando che poi
ciascuno “nell’intimo della propria coscienza”, possa “trovare risposte
convincenti”.
In allegato il testo integrale del Messaggio:
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