Il fine della scuola
è quello di garantire il successo formativo di tutti gli studenti e, per fare
questo, è chiamata a mettere in relazione metodi radicalmente nuovi di
apprendimento, che permettano a ciascun alunno di maturare in tutte le
dimensioni: cognitiva, affettiva, relazionale, corporea, etica, estetica,
religiosa e spirituale.
Accedendo
all’interiorità del soggetto, l’insegnante sarà in grado di realizzare
interventi didattici personalizzati che, superando i percorsi formali
dell’individualizzazione, risultino più rispondenti alle inclinazioni personali
degli studenti.
L’AIMC, da sempre
impegnata nell’attività di accompagnamento alla professionalità dei docenti,
propone un percorso formativo incentrato sulla “didattica mentalista” dal
titolo:
“è COSI’ DIFFICILE
APPRENDERE?”
Si tratta di
una pratica
pedagogica metacognitiva, che ha come obiettivo la
valorizzazione della persona-alunno nelle sue componenti più “nascoste”, ma
ugualmente fondamentali: la mente, gli affetti e la
motivazione che agiscono
direttamente sull’alunno, fornendogli
indicazioni
precise su come operare sul piano mentale
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