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giovedì 4 ottobre 2018

AIMC - CENTO PIAZZE: Per un'alleanza solida tra scuola e famiglia

«Diamo il segnale che non c’è scontro come fanno credere episodi di cronaca», dice il presidente dei maestri cattolici Giuseppe Desideri.

Maria Grazia Colombo: genitori fragili, hanno perso certezze sul loro ruolo

Una scuola che va in piazza per dire che «educare insieme si può». In sinergia tra dirigenti scolastici, docenti, genitori e naturalmente studenti, che sono il cuore dell’impegno educativo. 'CentoPiazze per l’impegno educativo' è il titolo dell’iniziativa, che partirà sabato in tutta Italia ed è stata presentata ieri alla Camera dei deputati dall’Associazione italiana maestri cattolici (Aimc) e dal Forum delle associazioni familiari. Che per la prima volta partecipa all’appuntamento, giunto alla nona edizione. In questa occasione Aimc e Forum hanno anche realizzato il vademecum 'Per un dialogo possibile famiglia-scuola'.
L’iniziativa, ha detto il presidente dell’Aimc, Giuseppe Desideri, vuole «mandare un segnale in controtendenza» rispetto alle cronache che hanno enfatizzato le aggressioni agli insegnanti. Desideri ha riportato il fenomeno alla sua dimensione statistica, ricordando che nell’anno scolastico 2017-18 si sono verificati una quarantina di episodi del genere su una platea di 8 milioni di studenti in 350mila classi. Fatti «da condannare», ma che non devono far pensare a una «deriva», a uno «scontro» tra famiglie e docenti. Insomma, criticità da non sottovalutare, ma che portano a ribadire due cose. Una, che il patto educativo va costruito - come ha detto di recente all’Aimc papa Francesco - giorno per giorno. Vive nella relazione quotidiana. L’altra è che la scuola ha sì «tante difficoltà e ha bisogno di cura», ma «ha al suo interno tantissime energie», ha concluso Desideri. «Educare insieme è possibile», ha esordito la vicepresidente del Forum Maria Grazia Colombo, che ha sottolineato come vada ristabilito un rapporto tra docenti e genitori, spesso «fragili », che hanno smarrito i punti di riferimento reciproci.
Colombo si è poi rivolta ai ministri dell’Istruzione e della Famiglia per chiedere la ripresa della Commissione di revisione del Patto di corresponsabilità educativa, «l’unico punto di incontro istituzionale tra scuola e genitori». Poi c’è il tema del Programma operativo nazionale (Pon) del Miur, finanziato con i fondi europei, dai quali sono ancora escluse le paritarie: «Una pesante discriminazione, visto che sono scuole pubbliche e tutti gli effetti». Alla conferenza stampa erano presenti due parlamentari del Pd, Anna Ascani e Marco Lacarra. Entrambi hanno rilanciato: educare non solo è possibile, ma necessario. «Leggi e strumenti da soli non bastano », ha detto la prima. Occorre lavorare in rete - ad esempio a progetti di cittadinanza, declinata anche nel digitale - altrimenti famiglie e scuola non possono reggere la sfida. In un tempo caratterizzato, ha sottolineato il secondo, da un «arretramento culturale che determina l’inasprirsi del conflitto sociale».
In piazza da Trento a Catania andrà in scena quella che Desideri chiama «Agorà virtuale, ma anche fisica». Fatta di flash mob, incontri, gioco e sport (organizzati dal Csi, coinvolto nella manifestazione con Age, Agesc e Faes), mostre, concerti, dibattiti. Siamo anche nella settimana d’inizio del Sinodo dei giovani. Circostanza sottolineata da Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio Cei per l’Educazione, la scuola e l’Università, nell’incoraggiare i promotori. Tante le iniziative. A Bari si terrà una 'passeggiata' sul lungomare, dove hanno sede molte scuole. A Concordia Sagittaria ( Ve) e a Corleto (Pz) spazio alla creatività con laboratori e una mostra di disegni, cartelloni e foto, con i quali i ragazzi illustrano il rapporto genitori-insegnanti. A Leonforte (En) i partecipanti formeranno un mosaico con i colori dell’arcobaleno, per simboleggiare l’alleanza scuola-famiglia. Infine, a Roma in piazza Santi Apostoli - dove sarà anche inaugurata la Settimana diocesana della famiglia - ci sarà una tavola rotonda e suonerà la 'Band della legalità', ensemble di scuole con il supporto dell’Arma dei Carabinieri. Ma la musica non finirà, assicura Desideri: «Dalle piazze partiranno cento progetti per consolidare il patto educativo».





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