Seconda domenica di Quaresima, anno di Marco. Mc 9,2 -10
Metamorfosi
Sul monte Gesù si trasfigura. Non come un super-eroe che si
toglie l’abito da lavoro per mostrare chi è veramente.
È lo sguardo dei discepoli che vede Gesù in maniera nuova,
luminosa.
Come se, finalmente, si accorgessero della possente luce
interiore che emerge dalla persona di Gesù. Oltre il rabbino, il Maestro, il
profeta, per la prima volta vedono con uno sguardo nuovo il volto di Gesù.
Trasfigurato.
Anche se, nell'originale, si parla di metamorfosi.
Un cambiamento della condizione in cui si viene a trovare
Gesù. Colmo di luce.
Fa strano, ad essere sinceri, ritrovare questo vangelo così
strabordante di gioia durante il percorso di quaresima che, invece, rappresentiamo
come una mesta processione di penitenti dalla faccia lunga ed emaciata.
È pieno il mondo e sono piene le chiese di cristiani seriosi
e depressi, tormentati e rassegnati.
Abbiamo perso lungo la strada la straordinaria novità del
Vangelo, la sua diffusione dilagante ad opera degli sguardi pieni di gioia di
coloro che hanno incontrato il Dio di Gesù.
Ma è proprio il Tabor la meta del nostro cammino. Per
sopportare e superare il Golgota abbiamo bisogno di impregnarci di luce, di
fare memoria della gioia, di inebriarci di festa, di lasciarci abbracciare
dall’infinita bellezza del Dio di Gesù.
Il dolore lo si può affrontare solo se le nostre sporte di
speranza sono colme.
Ma c’è una condizione necessaria per contemplare la bellezza
di Dio.
Salire.
Dalla pianura Gesù prende con sé tre dei suoi discepoli per salire sul
Tabor.
Per vedere la bellezza di Dio dobbiamo osare ed abbandonare
la pianura della quotidianità della ripetitività, dell’assuefazione. La vita
ormai ci divora l’anima, la fagocita, la svilisce. Tanti giorni ripetitivi
passati a correre per sopravvivere, per sbrigare le troppe cose che dobbiamo
fare.
Questo grande dono che è il tempo della Quaresima ci aiuta
ad andare oltre, più in alto.
Alzare lo sguardo magari prendendoci mezza giornata vera di
pausa, di silenzio, di pace. Le nostre anime languono se non abbiamo il
coraggio di porre una diga al delirio delle cose da fare……
Leggi: TRASFIGIRAZIONE
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