IL
CONVEGNO MONDIALE DEGLI INSEGNANTI CATTOLICI
UMEC-WUCT
Accoglienza,
entusiasmo, qualità
nella città
di Oradea
Entusiasmo, voglia di apprendere, di rinnovarsi, fame di
sapere, di affacciarsi al mondo della conoscenza, di emergere nel panorama
pedagogico e poi quella domanda a sorpresa durante la visita a una classe del
liceo: " Che siete venuti a fare?" Intrinseco ed esplicito il divario
tra due mondi, tra un paese alla ricerca della propria dimensione sociale,
culturale ed economica e i paesi baciati dal progresso tecnologico e dalle
innovazioni metodologiche.
L'Umec
-Wuct organizza ogni anno convegni nei paesi europei e non, per offrire agli
insegnanti cattolici di tutto il mondo le esperienze, le metodologie
sperimentate nelle scuole del pianeta e
illustrate da relatori internazionali.
Abbastanza interessante la tematica del Convegno: "L'INSEGNANTE DI FRONTE ALLE SFIDE EDUCATIVE DELL'OGGI"
Il convegno, al quale ha partecipèato un centinaio di docenti di varia provenienza, è stato preceduto dalla visita ad
alcune scuole di ogni ordine e grado, dove si respirava un clima deamicisiano,
anacronistico nelle classi italiane, ma fonte di riflessione e di autoanalisi
del sistema scolastico. S’impara sempre da tutti, dai primi,
dagli ultimi, dai ricchi, dai poveri, dai bambini, dai docenti di qualsiasi
nazione con atteggiamento di umiltà e con lo spirito indicato con forza
da Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium.
Il convegno è stato un'occasione d’incontro
e di crescita, nonostante alcuni problemi tecnici nella traduzione degli
interventi.
Rilevanti e qualificati gli interventi del presidente Guy
Bordeaud'hui (Belgio), dei professori John Lydon (St. Marys' University, Londra), Italo Fiorin
(LUMSA, Italia), Belen Tangco (St. Thomas Univesity, Filippine),
Ionut Popescu (Facoltà di Teologia, Oradea), Emmanuel Banyvesize (Università Salesiana, Congo RD), del segretario generale Giovanni Perrone (Italia), dello scrittore Emanuele Verdura (Italia).
È doveroso ringraziare i vescovi
Vincent Dollmann (Assistente Ecclesiastico dell'UMEC-WUCT), Virgilio Bercea (Eparca greco-cattolico) e Lazlo Boksei (Vescovo latino-cattolico), dei padri Adrian Podar e Paul Pope (delegati vescovili), della
dirigente scolastica Antonia Nica e degli insegnanti, del rettore del Seminario
e dei seminaristi per la magnifica l'accoglienza e lo sforzo organizzativo.
Significativi ed emblematici sono stati gli inviti rivolti,
dai vescovi e dai docenti, al prof. Fiorin e allo scrittore Verdura a tornare
in Romania per tenere incontri e corsi.
Dello
scrittore Verdura saranno tradotti in rumeno due libri: Con gli occhi di un bambino sordo, come narrativa per le scuole
medie, e la guida di Educazione motoria
per la scuola dell'infanzia. I libri saranno pubblicati e diffusi nelle
scuole rumene.
L'esperienza
ha segnato positivamente tutti i partecipanti e ha permesso, nell'immediato, la
costruzione di un ponte culturale e pedagogico tra Italia e Romania. Questo è
lo spirito di universalità e di unione tra popoli che
costituiscono la famiglia umana.
Il
dirigente dell’Ufficio della pastorale della Diocesi
di Oradea e alcuni insegnanti hanno chiesto di poter partecipare al prossimo
Congresso nazionale dell’AIMC al fine di patere instaurare
delle reazioni culturali con l’Associazione italiana.
Emanuele Verdura
Presidente provinciale AIMC Milano- Monza
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