I bambini suicidi di Madaya,
il tributo più osceno della guerra in Siria
Madaya è un villaggio siriano
sulle montagne a confine con il Libano, assediato da mesi dell'esercito di
Damasco. Qui, la popolazione, costretta alla fame dagli oppressori, mangia
foglie e i fiori coltivati nei vasi di casa. Qui, da tempo, l'orrore, quello
che si presenta nella sua veste malefica, che fa spavento e ribrezzo, va in
scena regolarmente, ogni giorno, a tutte le ore, in qualsiasi momento.
Si tratta dell'orrore più terreno, quello
causato dagli uomini ai suoi simili, perpetrato da una civiltà all'altra, da
una cultura all'altra, da una etnia all'altra; quello che dopo Auschwitz non si
pensava potesse riprodursi e che invece si manifesta nella sua spirale di
orribile verità, ancora una volta scarsamente raccontata o tenuta in disparte,
come se le dimensioni di nefandezza che lo distinguono fossero troppo grandi
per essere contenute tra le righe dei giornali e gli spazi dei tg, sensibili ai
concorsi nazionali di bellezza e ai gossip della politica new age, un po' meno
alle problematiche che inchiodano l'umanità alle sue responsabilità per come va
il mondo.
Eppure, i medici di Madaya
riferiscono di bambini e adolescenti che tentano di togliersi la vita, nel
gesto disperato di porre fine a una sofferenza che perdura da …….
Nessun commento:
Posta un commento