IL 15 SETTEMBRE DEL 1993
VENIVA UCCISO DALLA MAFIA
PADRE PINO PUGLISI.
Il 15 Settembre del 1993 veniva ucciso dalla mafia Padre Pino Puglisi.
Papa Benedetto XVI aveva riconosciuto il suo assassinio un martirio, ovvero “in odio alla fede”, per tale motivo Don Pino il 25 Maggio del 2013 è stato proclamato beato.
Papa Benedetto XVI aveva riconosciuto il suo assassinio un martirio, ovvero “in odio alla fede”, per tale motivo Don Pino il 25 Maggio del 2013 è stato proclamato beato.
Di seguito un ricordo della sua figura:
(Vincenzo Lumia) «Tre P (Padre Pino Puglisi), così lo chiamavano i suoi ragazzi, viene ucciso per ordine della mafia la sera del 15 settembre del 1993, proprio il giorno del suo 56° compleanno.
Perché ad un uomo veramente buono, dolce, sereno viene riservata una fine così spietata, utilizzata per colpire i più pericolosi e odiati nemici?
Chi era Don Pino e che cosa faceva per meritare una condanna ed una esecuzione “esemplare”, secondo il più classico dei copioni mafiosi?
Padre Puglisi era un sacerdote che della sua missione presbiteriale aveva esaltato la dimensione educativa a tal punto da aver “osato” innescare, in chi incontrava e nei ambienti dove operava, autentici processi di cambiamento tanto sul piano esistenziale e religioso, che su quello sociale, culturale e politico.
Innanzitutto con il suo modo di essere, di comunicare, di accogliere, di entrare in relazione… e poi con la sua capacità progettuale ed operativa: Don Pino sapeva coniugare – immediatamente, naturalmente – la mitezza e la generosità con la chiarezza delle parole e la fermezza dei comportamenti.
Aveva una vita spirituale così intensa da potervi attingere le risorse e le energie indispensabili per raccogliere con amore, determinazione e coraggio le sfide delle tante miserie morali e materiali che costantemente gli si presentavano....
Perché ad un uomo veramente buono, dolce, sereno viene riservata una fine così spietata, utilizzata per colpire i più pericolosi e odiati nemici?
Chi era Don Pino e che cosa faceva per meritare una condanna ed una esecuzione “esemplare”, secondo il più classico dei copioni mafiosi?
Padre Puglisi era un sacerdote che della sua missione presbiteriale aveva esaltato la dimensione educativa a tal punto da aver “osato” innescare, in chi incontrava e nei ambienti dove operava, autentici processi di cambiamento tanto sul piano esistenziale e religioso, che su quello sociale, culturale e politico.
Innanzitutto con il suo modo di essere, di comunicare, di accogliere, di entrare in relazione… e poi con la sua capacità progettuale ed operativa: Don Pino sapeva coniugare – immediatamente, naturalmente – la mitezza e la generosità con la chiarezza delle parole e la fermezza dei comportamenti.
Aveva una vita spirituale così intensa da potervi attingere le risorse e le energie indispensabili per raccogliere con amore, determinazione e coraggio le sfide delle tante miserie morali e materiali che costantemente gli si presentavano....
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