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martedì 20 settembre 2016

ISTRUZIONE E RELIGIONE NELLA SCUOLA ITALIANA

Istruzione e religione nella scuola italiana,
un quadro desolante
Persino autori come Dante e Manzoni vengono presentati appiattiti sulle questioni espressive e stilistiche, mentre vengono ignorati gli autori contemporanei che si misurano con la fede

L’anno scolastico è ormai avviato in tutte le regioni d’Italia e questo è forse il momento più opportuno per svolgere la riflessione che ora proponiamo. Ci si interroga spesso su quanto sia adeguato il nostro sistema scolastico nella preparazione degli alunni sia in ambito umanistico che scientifico. Più rara è la riflessione sui contenuti religiosi che la scuola, sia pur da un punto di vista laico, offre. Riflessione che è comunque ineludibile, visto che il cristianesimo, senza ignorare gli apporti di altri fattori, costituisce l’alfabeto della cultura italiana ed europea.
Non vogliamo parlare dell’ora di religione, ma del peso che la religione ha nelle altre discipline. Se si guarda con obiettività ai contenuti religiosi presenti in maniera trasversale nelle diverse discipline, il quadro è piuttosto desolante. Infatti, il clima culturale, non particolarmente favorevole al cristianesimo, non aiuta i ragazzi a formarsi un’idea completa su problematiche di tipo religioso.
Proviamo ad addentrarci nello specifico. Si potrebbe partire dall’ambito storico. Gli alunni italiani studiano abbastanza bene il Concilio di Trento e ciò che è legato alla Controriforma, ma, al termine del loro percorso scolastico, molto difficilmente avranno sentito anche solo nominare il Concilio Vaticano II. Ciò inevitabilmente porta ad avere una visione della Chiesa che non corrisponde alla realtà di oggi. Per fortuna, invece, …..
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https://it.zenit.org/articles/istruzione-e-religione-nella-scuola-italiana-un-quadro-desolante/



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