Amoris laetitia
capitolo ottavo
di don Giulio Cirignano
Tutto il capitolo ottavo della
esortazione post-sinodale “Amoris laetitia”
è attraversata da una duplice linea. Da una parte il riconoscimento e l’affermazione
della visione cristiana del matrimonio, dall’altra la lucida consapevolezza
della condizione di fragilità in cui oggi versa l’istituto familiare. Da qui,
il costante premuroso invito al discernimento rivolto in particolare ai Pastori
per aiutare a vivere la logica della misericordia e della integrazione. La
prima linea è arcinota e non merita di essere messa in evidenza.
La seconda linea di pensiero, invece,
molto meno nota e praticata può essere compiutamente indicata attraverso alcune
affermazioni del documento. E’ sufficiente citarle per coglierne la portata
rivoluzionaria. Sarà bene poi leggere per intero il capitolo, ma mettere subito
in risalto alcune delle affermazioni è
più utile di qualsiasi commento. Iniziamo, dunque.
“ La strada della Chiesa è quella di
non condannare eternamente nessuno; di effondere la misericordia di Dio a tutte
le persone che la chiedono con cuore sincero. Perché la carità vera è sempre
immeritata, incondizionata e gratuita.” (296).
“ Si tratta di
integrare tutti, si deve aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di
partecipare alla comunità ecclesiale, perché si senta oggetto di una
misericordia ‘immeritata, incondizionata e gratuita’ .......
Leggi: AMORIS LAETITIA - cap. 8
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