La valutazione del personale docente
non si improvvisa
Cosa è necessario per una
valutazione formativa della funzione docente?
La valutazione di una professione necessita, perchè sia una cosa
seria, di tre elementi: la competenza del soggetto valutatore; la definizione
dell'oggetto da valutare; l'individuazione degli strumenti e dei modi della
valutazione stessa. Insomma occorre un chi (competente a valutare), un che cosa
(effettivamente valutare) e un come farlo. Questi presupposti, validi per la
valutazione di qualsiasi prestazione professionale, a maggior ragione sono
necessari se si tratta di valutare la qualità della funzione docente. Che, a
differenza degli altri impieghi, non si rivolge alla realizzazione di un
interesse privato o pubblico, ma alla formazione umana, culturale e
disciplinare, di una persona. Ora sia nel disegno di legge liquidato con tanta fretta dal governo, sia negli
emendamenti che si profilano su questo tema, i presupposti sopra indicati
difettano sensibilmente.
Le
proposte del disegno di legge sulla valutazione della funzione docente
Nel disegno di legge del 17 marzo scorso la valorizzazione (e
quindi la valutazione) dei docenti meritevoli a cui assegnare in premio una competenza
accessoria, spetta al Dirigente Scolastico, sentito il Consiglio di Istituto;
per i docenti nell'anno di prova, il Dirigente stesso sente il Collegio Docenti
e il Consiglio stesso.
In un emendamento
presentato invece in Commissione cultura al testo si propone che ad esprimere “ i criteri
per la valorizzazione dei docenti”
considerandone “qualità dell'insegnamento,contributo al miglioramento
dell'istituzione scolastica; risultati ottenuti degli alunni, innovazione
didattica e metodologica; responsabilità professionali aggiuntive” superamento
del periodo di formazione e di prova ", sia un Comitato per la valutazione
composto dal Dirigente, due docenti designati dal Collegio e due genitori.
Perchè
non sono ragionevoli le proposte governative sulla valutazione dei docenti? ......
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