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venerdì 31 ottobre 2014

TUTTI I SANTI O HALLOWEEN?

Noi cristiani, a volte, ci lasciamo scivolare addosso questioni fondamentali per la nostra fede, o restiamo indifferenti davanti a provvedimenti profondamente offensivi­ [...], per poi lasciarci letteralmente risucchiare da questioni, al confronto, assolutamente secondarie.
 
Mi riferisco a quel pullulare su web e social network, in questi ultimi giorni, di link ed iniziative “Halloween sì-Halloween no”: una semplice querelle che – in pochi giorni – ha assunto proporzioni tali da sembrare una vera battaglia ideologica che, come tutte le altre, non è mai foriera di verità. La questione “Halloween sì-Halloween no”, a mio parere, è una di quelle questioni che andrebbe affrontata riscoprendo una preziosa qualità – purtroppo – diffusamente atrofizzata: il buon senso, direi, per non scomodare una facoltà più articolata quale il senso comune. Mi spiego.
 
Credo che il buon senso, se debitamente esercitato, basterebbe per capire che – se la festa di Halloween è una semplice festa commerciale – non dovrebbe impegnare le nostre facoltà intellettive, più di San Valentino o del Carnevale, per decidere quanta considerazione meriti; allo stesso tempo, se la festa di Halloween è – secondo alcuni – l’anticamera per feste sataniche o veri esercizi di stregoneria, le stesse zucche vuote dedite a tali pratiche ­– ­molto probabilmente­ – le compirebbero anche se, in queste ore, nelle vetrine non ci fossero esposte zucche finte.
 
Il buon senso, soprattutto, dovrebbe suggerirci che se i cristiani non celebrano la festa di Ognissanti come dovrebbero, e non rendono memoria ai loro morti come meriterebbero, la colpa non è certo di Halloween. Sempre il buon senso, poi, indurrebbe a chiedere ai genitori – che quest’anno sentono di più la minaccia di Halloween, per la forza con la quale evocherebbe simboli di morte e paura – quanto ugualmente vigilino sulle letture o i film che guardano i propri figli.
 
Vogliamo credere, forse, che tutti i figli dei buon cristiani non leggano Harry Potter o non siano andati al cinema a vedere tutti i film della serie, accompagnati dai genitori? E la befana, a questo punto, non è una strega? E i bambini cristiani, la notte di Natale, non aspettano anche i “doni portati da Gesù Bambino”?
 
Il buon senso, sostanzialmente, porterebbe a pensare che un bambino e un adulto, se conoscono il valore ed il significato della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei morti, possono benissimo partecipare ad una festa giocosa che non ha altro valore se non quello della aggregazione e del rito della festa, necessario di per sé all’uomo. .....
         

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