LA
SFIDA
COMPRESA
Se
si pretende che perfino l’essere uomo o donna non sia più un dato di natura, ma
soltanto il frutto, per giunta mutevole e reversibile a piacere, di una scelta
assolutamente personale e insindacabile, quali ruoli sociali e quali connesse
responsabilità pubbliche o private possono essere richiesti, in nome del
superiore bene comune, al cittadino di una qualsivoglia comunità civile?
L’interrogativo chiude e giustifica l’appello che i vertici dell’Associazione
italiana genitori hanno lanciato ieri agli insegnanti di ogni ordine e grado,
per richiamare l’attenzione sul 'rischio gender' che, come questo giornale
continua a documentare, incombe sul nostro sistema educativo, oltre che nel
mondo dell’informazione e nella sfera della libertà di manifestazione del
pensiero. Un’iniziativa che segue di appena 24 ore l’allarme a piena voce del
cardinale Angelo Bagnasco, nei confronti di una deriva ideologica di cui gli
stessi fautori non sembrano a volte in grado di valutare le conseguenze.
Va detto che in queste ultime settimane il livello di
consapevolezza della posta in gioco, nonostante la strategia dell’oscuramento
mediatico acutamente perseguita .....
continua: GENDER - LA SFIDA COMPRESA
SOS… IDENTITÀ!
L’impegno
di ogni uomo, nel campo educativo, prioritario a qualsiasi altra azione, è
quello di ascoltare e decodificare i segni dei tempi che oggi, a differenza dei
secoli passati, sono difficili da definire perché si modificano e si succedono
rapidamente per cui non si fa in tempo a
intravedere un segno/valore che si passa
immediatamente all’evidenza di un altro che magari è in totale contrasto con quello precedente ,
in attesa che se ne ravvisi un altro ancora. Questa frenetica mobilità
valoriale che incide direttamente sulla
cultura di una nazione, di un popolo, ha dunque la caratteristica della
precarietà.
Compito
allora di ogni uomo di buona volontà è quello di saper cogliere il valore che
sta alla base di ogni naturale cambiamento, con la capacità di saper discernere
il bene dal male, saper discriminare in questo turbinio di evoluzione quelle
azioni di bene che vanno ad esaltare e non affossare la persona nella sua
interezza.
Fare
dunque cultura oggi deve poter significare anche quello che la Dottrina Sociale della Chiesa ci
ricorda al n.°557 “… garantire a ciascuno il diritto di tutti a una cultura
umana e civile conforme alla dignità della persona, senza discriminazione di
razza, di sesso, di nazione, di religione o di condizione sociale”.
Oltre alla dimensione del diritto al bene, occorre saper cogliere
un’altra grande sfida del nostro tempo: la ricerca della verità culturale, in
opposizione a tutte le altre “verità” le quali non sono altro che visioni
riduttive o ideologiche dell’uomo e della vita......continua: SOS .... IDENTITÀ'
Nessun commento:
Posta un commento