Pagine

martedì 26 ottobre 2010

EDUCARE ALLA VITA BUONA: famiglia e scuola ci provano insieme

Cari amici,
vi segnalo che che il prossimo appuntamento online del laboratorio Copercom “Animatori Cultura e Comunicazione” è in programma mercoledì 27 ottobre alle ore 21. In studio avremo ospite Davide Guarneri, presidente nazionale dell’AGE (Associazione Italiana Genitori), che interverrà sul tema: “Educare alla vita buona. Famiglia e scuola ci provano insieme”. L’incontro si terrà alla vigilia della presentazione degli orientamenti pastorali della CEI per il decennio 2010-2020. Il tema proposto può essere letto da diversi punti di vista: l’obiettivo della serata è quello di affrontare l’argomento dal versante della comunicazione, con particolare attenzione alla sfida che i media lanciano ogni giorno all’educazione.
All’inizio del collegamento, prima del dibattito con l’ospite della serata aperto agli interventi dei partecipanti, verranno proposte immagini e parole riprese dalla catechesi che il Papa tiene ogni mercoledì. Il materiale audiovisivo è trasmesso in collaborazione con Tv2000. Seguirà una rassegna stampa e un breve commento.
Alla consueta modalità di accesso in “area riservata” che consente di interagire via chat con il relatore, vi ricordo la possibilità di seguire la diretta aperta a tutti e senza previa registrazione dal sito del Copercom.
Vi preghiamo dare la massima rilevanza all’iniziativa. In allegato il comunicato stampa che, se vorrete, potete caricare sui vostri siti. È inoltre possibile inserire il link alla diretta (www.copercom.it).

Ringraziando per l’attenzione, vi saluto cordialmente.

Riccardo Benotti
(coordinatore)

domenica 24 ottobre 2010

Le nuove regole per dirigenti scolastici: "Vietato criticare la riforma Gelmini"

 Il "codice disciplinare per i dirigenti scolastici" è pienamente operativo. Se le dichiarazioni possono essere "lesive dell'immagine dell'amministrazione", si rischia la sospensione dal servizio e dello stipendio. Il "Codice Brunetta" non ammette scivoloni.

Leggi: Nuove regole per i dirigenti scolastici
           Codice disciplinare

martedì 19 ottobre 2010

INSEGNANTI ITALIANI - IL RAPPORTO IARD 2010

La Terza indagine nazionale sulle condizioni di vita e di lavoro degli insegnanti nella scuola italiana, svolta nel 2008 da Istituto IARD con il sostegno del Ministero della Pubblica Istruzione e della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo (a seguito delle precedenti realizzate nel 1990 e nel 1999), si è proposta di approfondire i cambiamenti che hanno contrassegnato le opinioni e le pratiche didattiche dei docenti nell’ultimo decennio.
Basata sull’analisi di un ampio campione di interviste condotte mediante questionari somministrati a docenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado a livello nazionale, l’indagine consente di disporre di dati comparativi relativi al 1990, 1999 e 2008 sulle caratteristiche socio-demografiche degli insegnanti, la formazione iniziale e l’aggiornamento; l’immagine della professione, relativamente al prestigio, al riconoscimento sociale e alla soddisfazione per i diversi gradi dell’insegnamento; la pratica didattica e la valutazione dell’apprendimento; il rapporto tra scuola e società, le relazioni con le famiglie, gli studenti e il dirigente scolastico.
Le analisi presentate nel volume forniscono quindi un ampio insieme di informazioni sulle modalità di funzionamento della scuola italiana oggi e, soprattutto, sui vissuti dei suoi insegnanti, le figure centrali da studiare per capire come il mondo scolastico stia affrontando le molte tematiche sociali emergenti.

http://www.istitutoiard.it/intro.asp

Introduzione al Rapporto IARD

Il male in diretta. Quale informazione senza etica?

Il Laboratorio "Animatori Cultura e Comunicazione" del Copercom  (Coordinamento associazioni per la comunicazione, che comprende 28 realtà associative a livello nazionale) organizza mercoledì 20 ottobre alle ore 21 un appuntamento online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo:  Il male in diretta. Quale informazione senza etica?. Ospite della serata sarà Andrea Melodia, giornalista e presidente nazionale dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana), che rifletterà sul ruolo dell’informazione alla luce dei recenti fatti di cronaca.

www.copercom.it

domenica 17 ottobre 2010

MENTRE.... una piazza mediatica, anche per l'AIMC

“Mentre” è la novità editoriale di TV2000.  L’idea di fondo è quella di offrire, attraverso la televisione, una “piazza mediatica” in cui possano confluire esperienze significative e selezionate di comunicazione attraverso i cosiddetti “new media”. In particolare, sono previsti per ogni puntata quattro collegamenti web-cam (attraverso skype), dal mondo delle missioni cattoliche e dell’impegno laico.....""

Leggi:MENTRE

EDUCAZIONE, basta con la finta neutralità

Dalla Settimana Sociale dei Cattolici Italiani -
D’Agostino: il relativismo non detti legge a scuola


Il presidente dell’Unione cattolica dei giuristi italiani: c’è una tendenza che minaccia la scuola, sempre più in bilico tra tecnicismo e arbitrio dei singoli docenti


  di PAOLO VIANA

L’ emergenza educativa viene da lontano ma investe la scuola e le impone un cam­biamento di rotta. Ne è convinto Francesco D’Agostino, presidente dell’Unione Cattolica dei Giuristi Ita­liani, docente e presidente onorario del comitato nazionale di bioetica, che definisce la Settimana Sociale «un’occasione preziosa», ma sottoli­nea al contempo la latitanza del mon­do laico, ancora condizionato da bat­taglie laiciste che gli impediscono di cogliere l’opportunità di un dibattito serio con i cattolici sul tema educati­vo. Sullo sfondo la sfida educativa si intreccia con la questione antropo­logica e con l’avanzare del relativi­smo.
L’emergenza educativa entra prepo­tentemente nell’agenda di Reggio Calabria, come 'il tema pubblico per eccellenza'. Ci sono le risorse per su­perarla?
Esiste indubbiamente un’emergenza di carattere empirico della scuola i­taliana, che deriva da difficoltà di or­dine economico e istituzionale, ma c’è un altro tipo di emergenza che ha ben poco a che vedere con le risorse che sono destinate alla scuola e con la capacità dell’istituzione scolastica di organizzarsi in modo moderno e adeguato. È il problema della crisi va­loriale che attraversa anche la scuola e che raccorderei al relativismo su cui da tempo il Papa porta l’attenzione. Un aspetto che in ambienti non cattolici conti­nua a suscitare imbarazzo quan­do non addirittu­ra disinteresse.
Qual è l’impatto del relativismo sulla scuola ita­liana?
La cultura relati­vista continua a porre il tema del­la libertà - tema malposto - come se la formazione della libertà do­vesse passare at­traverso una for­mazione al rela­tivismo e il risul­tato di quest’o­perazione non può che essere rovinoso perché o la scuola si appiattisce sul tecnici­smo oppure cade in mano all’arbitrio dei singoli docenti che portano a­vanti, ciascuno, la propria visione del mondo, disconoscendo anche la pos­sibilità di portare i propri valori su un piano di universalità, in quanto il re­lativismo resta chiuso nel suo oriz­zonte particolare. Questo è un tema immenso su cui una grande discus­sione pubblica ancora non si è a­perta. Ad ecce­zione dei cattoli­ci, che si impe­gnano molto su questo terreno, ci sono state solo innumerevoli ge­remiadi, poco consapevoli del retroscena cultu­rale della crisi della scuola.
La sfida educati­va, però, va ben oltre i banchi di scuola...
Ma si radica pri­ma di tutto nel­l’esperienza sco­lastica perché quando nella scuola manca un orientamento ai valori - e non parlo di valori confessionali, ma di va­lori umani fondamentali - e si pensa che la 'neutralità' debba essere la stella polare dell’istruzione pubblica, i giovani, nel momento in cui esco­no dal contesto scolastico per im­mettersi in qualsiasi ambito profes­sionale, portano con sé questo tarlo. La vicenda del crocifisso nelle scuo­le, ancora aperta a livello europeo, è emblematica. Le ripetute pressioni a togliere il crocifisso - e non per evita­re favoritismi confessionali, ma ne­gando quei valori umani profondi di cui il crocifisso è simbolo - devono preoccupare tutti.
Perché, allora, un evento come le Set­timane Sociali non innesca quel di­battito nazionale di cui c’è tanto bi­sogno?
Le Settimane sono preziosissime per­ché inducono i cristiani a prendere consapevolezza dell’essenzialità di questi temi, cioè fanno parte di un continuo processo di evangelizzazio­ne che non è solo catechesi ma as­sunzione di responsabilità: il cristia­no non può tirarsi fuori dal mondo in quanto crede che il messaggio di Dio debba sempre esservi incarnato. Ma le Settimane sono anche una provo­cazione per la cultura non cristiana. Peccato che quest’ultima cerchi ogni occasione per non lasciarsi provoca­re e tirarsi fuori dal confronto con le istanze sociali dei cristiani. Questo non ci induca tuttavia alla rassegna­zione. Sant’Antonio da Padova quan­do non trovò i fedeli in chiesa andò sulla riva del mare e fece la predica ai pesci: salirono tutti a sentirla. I semi che lanciamo saranno raccolti.

da Avvenire, 17.10.2010  pag.5

venerdì 15 ottobre 2010

LA QUESTIONE EDUCATIVA - ADULTI IN CRISI

“Ogni relazione educativa consiste nel promuovere un’intelligenza viva ed una volontà tenace”. E’ la sottolineatura di Augusto Sabatini, presidente del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, nell’introduzione ad una delle cinque assemblee tematiche svoltasi al Centro Congressi Altafiumara, poco distante dal capoluogo reggino. “Si tratta di suscitare, alimentare e sostenere un cuore che sia ad un tempo consapevole della straordinaria bellezza della condizione umana”, quindi “innamorato della vita” e, dall’altro anche fattivamente “riconoscente”, ossia capace di trafficare, distribuire e in qualche misura “restituire” questo dono della vita che ha avuto, magari molto più fruttuoso di quanto lo abbia ricevuto.
 
“Per noi cristiani, v’è però qualcosa in più, da non dimenticare. E cioè che anche Dio educa, e con una pedagogia piuttosto singolare – ha sottolineato Sabatini -: ci crea, non siamo degli sconosciuti, per Dio; il dono della vita e della grazia, il puro bene gratuito, è la sua firma; ha un progetto, la santità, per la vita eterna” promette, per mantenere, “irrevocabilmente” ed è sempre “vicino” come ricorda il Salmo 138, “corregge e ripara, in molti modi e linguaggi”, ama, sempre, nella verità e nel rispetto. “E fa sul serio, come ci rammentano tre icone assai dure: l’icona della croce; l’icona di Maria ai piedi della croce; l’icona delle donne del sabato santo – ha detto Sabatini -. Queste consapevolezze potrebbero apparire una digressione, di fronte a compiti indubbiamente così gravosi come quelli di questi giorni; credo però che possano farci molto bene… perché ci ricordano, ancora una volta, quell’abc di cui abbiamo pur sempre bisogno”.

 “È l’attuale generazione adulta che è in crisi, forse più di quella dei giovani faticosamente in cerca di domani cui essa dovrebbe attendere”. È l’analisi di Augusto Sabatini, presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria, che questo pomeriggio ha introdotto l’area tematica su “Educare per crescere” alla 46ª Settimana Sociale. Per il relatore, si tratta di “una crisi profonda: vocazionale, e non solo di abilità e linguaggi”. Nell’attuale fase storica e culturale, per Sabatini, anche le sue “strutture educative” sono “discontinue”: “Alla disponibilità, ancora consistente, di strutture per la grande accoglienza fa da contraltare disarmante il loro abbandono, il loro restare chiusi per larga parte della settimana, non solo perché molti non ci vanno più, ma anche perché troppo pochi sono rimasti quelli che ne garantiscono l’apertura ed il funzionamento”. In altre parole, “si moltiplicano le occasioni di massa, ma s’indebolisce il dialogo diretto, l’incontro personale durevole”. In questo contesto, “pure le proposte di esperienze più significativamente strutturate soffrono: molti non gradiscono un approccio che stia fin dal primo istante a dettare impegni di adesione, ossia di stabile partecipazione, ed un contesto meno formale, quantunque non privo di regole e obiettivi, é da loro indubbiamente preferito”.

www.settimanesociali.it

mercoledì 13 ottobre 2010

UN'AGENDA DI SPERANZA PER IL FUTURO

“Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese”  - Dal 14 al 17  a Reggio Calabria la Settimana Sociale dei cattolici Italiani.. 

“Logos e agape. Intelligenza della fede e trasformazione della società” è il titolo della Prolusione che S.Em.za Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, pronuncerà davanti agli oltre 1200 delegati provenienti da tutte le 227 diocesi italiane. “Cattolici nell’Italia di oggi. Un’agenda di speranza per il futuro del Paese” è il titolo della 46ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà a Reggio Calabria (14-17 ottobre 2010). I lavori saranno trasmessi in diretta on line nel sito internet www.settimanesociali.it
http://www.settimanesociali.it/settimane_sociali/presentazione/00001822_Presentazione.html

martedì 5 ottobre 2010

COMUNICAZIONE E BENE COMUNE




Il Laboratorio "Animatori Cultura e  Comunicazione" del Copercom  (Coordinamento associazioni per la 
comunicazione, che comprende 28 realtà associative a 
livello nazionale) organizza mercoledì 6 ottobre alle ore 21 un appuntamento 
online (in diretta su www.copercom.it) dal titolo: “Comunicazione e bene comune: parole nuove per un impegno antico”.

 Ospite della serata sarà Francesco Bonini, coordinatore scientifico del Servizio nazionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana.


lunedì 4 ottobre 2010

GLI INSEGNANTI PROTAGONISTI DEL RINNOVAMENTO

5 OTTOBRE - GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI
La giornata mondiale degli insegnanti di quest’anno ha come parola d’ordine: "LA RIPRESA PASSA DAGLI INSEGNANTI”.Infatti l’Internazionale dell’Istruzione (IE) e la Confederazione Mondiale degli insegnanti (CSME) hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta che afferma, tra l’altro, il fondamentale ruolo degli insegnanti per la ripresa sociale, culturale, economica del mondo"  Pertanto l’IE ritiene vitale che gli insegnanti debbano avere la migliore formazione possibile di livello post secondario. Anzi aggiunge: “In un mondo in cambiamento rapido, gli insegnanti devono avere accesso alla formazione per tutta la durata della vita -un fattore fondamentale per mantenerli nella professione. La preparazione e la formazione degli insegnanti,tanto iniziale che continua,dovrebbero essere elementi pienamente integrati nelle politiche nazionali di formazione,basati sul dialogo tra le autorità responsabili dell’istruzione,le istituzioni incaricate della formazione degli insegnanti ed i sindacati dell’istruzione”.

L'AIMC ha diffuso un comunicato che mette in risalto l'opera  che gli insegnanti svolgono quotidianamente, "un'opera professionale per promuovere la crescita di milioni di giovani, alimentando in loro la speranza in un mondo migliore e in un'umanità più autentica".