"L'uomo del XXI secolo è in eterno movimento, ma ha perso l'utopia ...... Bisogna imparare a spostarsi nel tempo, non solo nello spazio: imparare la storia significa educare lo sguardo sul presente, fortificarlo, renderlo meno ingenuo o meno credulo, renderlo libero. In ogni vera democrazia la mobilità dello spirito dovrebbe essere l’ideale assoluto. Bisogna imparare a uscire da sé, dal proprio ambiente, dalla propria tana culturale e promuovere l’essere transculturale che, interessandosi a tutte le culture, non si aliena da alcuna di esse. È giunto il tempo di una nuova mobilità planetaria e di una nuova utopia dell’educazione. Ma siamo solo all’inizio di questa nuova storia che sarà lunga e, come sempre dolorosa». ", così afferma il sociologo ed antropologo francese teorico dei "non luoghi", Marc Augè, in una intervista rilasciata a Leonardo Servadio per conto del quotidiano
Avvenire.
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Chi è Marc Augé?
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