Pagine

domenica 2 marzo 2025

LA GUIDA DI UN MAESTRO


 Crepet: un buon maestro consente ai bambini e agli adolescenti di fare cose difficili, mettendoli nelle condizioni di sbagliare e di riprovarci, avendo il coraggio di credere nelle loro potenzialità



 La Redazione

 "La mancanza del padre può implicare carenza di regole morali e comportamentali; la mancanza di un maestro induce nei bambini e negli adolescenti una perdita di..."

 Nonostante la precocità nel bruciare le tappe, nonostante tutto scorra veloce senza un attimo di sosta, occorre però trovare del tempo da dedicare alle nuove generazioni, troppo spesso prive di figure magistrali che possano fungere da esempio, indicando loro la strada giusta da percorrere.

A tal fine il sociologo e psichiatra Paolo Crepet pone l'accento su tale aspetto, sottolineando l'importanza di un maestro nel processo educativo e di crescita di un giovane ragazzo.

"La mancanza del padre può implicare carenza di regole morali e comportamentali; la mancanza di un maestro induce nei bambini e negli adolescenti una perdita di progettualità, induce miopia", queste le significative parole dello psichiatra.

 "Educazione è esempio, in particolare esempio silenzioso nei mille piccoli e apparentemente insignificanti gesti della quotidianità; compone un lessico familiare che ognuno di noi riconosce come segno distintivo della propria identità", continua così Paolo Crepet attraverso una disamina chiara e dettagliata.

Ecco allora l'importanza di un bravo maestro capace di comprendere fino in fondo le qualità intrinseche del suo allievo, riscoprendo quel talento che possiedono tutti e non solo i primi della classe, ma anche quelli su cui nessuno scommetterebbe un soldo. 

"L'idea di far fare ai bambini e agli adolescenti cose difficili, di metterli nelle condizioni di sbagliare e di riprovarci implica il coraggio di credere nelle loro potenzialità: ecco perché è un'idea poco popolare tra gli educatori. Con quale lodevole eccezione", in tal modo prosegue la sua riflessione lo psichiatra.

Maria Montessori ha avuto il coraggio di affermare che ogni bambino possiede un proprio talento (che è cosa diversa dalla genialità: il primo s'accompagna alla consapevolezza, la seconda è un frutto del tutto misterioso e involontario, quindi inconsapevole). Tutti, dunque, possiedono un talento e gli insegnanti non devono puntare esclusivamente sui "bravi", perché talento e rendimento scolastico non sono sinonimi.

Con il passare del tempo si è verificato un vero e proprio sovvertimento dei valori, dei ruoli: gli educatori, infatti, sembrano aver perso quell'autorevolezza e considerazione che dovrebbero, invece, contraddistinguerli, favorendo una crescita basata su un legame di reciproca dipendenza.

"Osserviamo la gente che gremisce una pizzeria la sera del sabato: quanti padri si affrettano a tagliare la pizza a un figlio che ha già dieci o dodici anni? Pensiamo a ciò che succede ogni mattina in tantissime case: quante mamme continuano a rifare il letto a figli che magari studiano già all'università", questi i vari interrogativi che lo psichiatra si pone in maniera chiara e dettagliata.

 Ciò determina, però, la tessitura di un pesante legame di reciproca dipendenza. Mettere le mani nel piatto o nel letto di un figlio è rassicurante quanto mantenere integro un cordone ombelicale.

Bisogna, pertanto, andare oltre, recuperando la propria fondamentale ed imprescindibile funzione educativa, senza scendere a compromessi, rivalutando l'importanza di crescere giovani autonomi e forti e non vulnerabili e manipolabili, capaci di mettersi alla prova giorno dopo giorno, sperimentando le proprie passioni ed ambizioni, senza avere paura, ma anzi ritrovando quell'equilibrio che permette di vivere serenamente, agendo responsabilmente, riscoprendo la tenacia e la determinazione nel raggiungere i risultati predeterminati e nel credere nei propri sogni, lasciandosi guidare dalla fiducia in se stessi, grazie a quell'esperienza che permette loro di cadere ma anche di rialzarsi, perché solo così impareranno davvero a vivere.

 A scuola

Immagine


Nessun commento:

Posta un commento