GIOVANNI, IL BATTISTA
- di don Giuseppe
Grampa
Nella chiesa
ambrosiana stiamo vivendo il tempo di Avvento e un personaggio ci accompagna:
Giovanni il Battista. Guardo a Lui come ad un vero educatore. Perché? Più volte
nelle pagine evangeliche affiora il contrasto tra Giovanni e Gesù.
Sono i discepoli di Giovanni che alimentano il
confronto preoccupati che la gente si rivolga sempre più a Gesù abbandonando il
Battista. Ma Giovanni ribadisce: “Non sono io il Cristo… Sono l’amico dello
Sposo… Lui deve crescere io invece diminuire” (Gv 3,22ss.).
Con questa
definizione di sè, Giovanni ribadisce la sua totale relatività a Cristo: non è
a me che dovete guardare ma a Gesù, lo Sposo.
Con felice intuizione i pittori raffigurano il Battista con il dito
indice che, appunto, indica Gesù. Giovanni Battista è tutto in quel suo dito: é
totalmente relativo a Gesù, mette sulla strada dell'incontro con Gesù.
Per questo
Giovanni è modello di vero educatore.
L'educatore non
deve essere preoccupato di richiamare su di sè l'attenzione dell’educando, ma
piuttosto indicare la strada, aiutare a crescere, rendere libero e autonomo chi
è affidato alla sua cura. Deve quindi, in un certo senso, rendersi
progressivamente inutile.
Quel grande ed
esigente educatore che è stato don Lorenzo Milani ha scritto: "Stanotte ho
pensato che fosse meraviglioso veder sgorgare dalla mia scuola un virgulto
vigoroso e diverso con tutti i suoi segreti gelosi, con una infinità di ideali
in comune con me e con un'infinità di segreti suoi che non spartisce con
nessuno. Che era meraviglioso da vecchi prendere una legnata da un figliolo
perché è segno che quel figliolo è già un uomo e non ha più bisogno di balia”.
Da Giovanni
anche la Chiesa deve essere educata. La Chiesa non ha altra ragion d'essere se
non quella di svelare sempre più nitidamente il volto di Gesù. Anche la Chiesa
può incorrere nella sottile tentazione di mettersi al centro dell'attenzione, mentre
deve essere segno che potentemente ed
efficacemente indica Gesù.
Come Giovanni
anche la Chiesa non ha altra ragion d'essere che diminuire perché Lui solo
cresca.
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