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giovedì 21 dicembre 2023

UN ASINO E UN BUE


Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un angelo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare nella stalla la Santa Famiglia.

Per primo, naturalmente, si presentò il leone. “Solo un re è degno di servire il Re del mondo”, ruggì. “Io mi piazzerò all’entrata e sbranerò tutti quelli che tenteranno di avvicinarsi al Bambino!”. “Sei troppo violento” disse l’angelo.

Subito dopo si avvicinò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò: “Io sono l’animale più adatto. Per il figlio di Dio ruberò tutte le mattine il miele migliore e il latte più profumato. Porterò a Maria e Giuseppe tutti i giorni un bel pollo!” “Sei troppo disonesta”, disse l’angelo.

 Tronfio e splendente arrivò il pavone. Sciorinò la sua magnifica ruota color dell’iride: “Io trasformerò quella povera stalla in una reggia più bella del palazzo di Salomone!”. “Sei troppo vanitoso” disse l’angelo.

 Passarono, uno dopo l’altro, tanti animali; ciascuno magnificando il proprio dono. Invano.

 L’angelo non riusciva a trovarne uno che andasse bene. Vide, però, che l’asino e il bue continuavano a lavorare, con la testa bassa, nel campo di un contadino, nei pressi della grotta.

 L’angelo li chiamò: “E voi non avete niente da offrire?”. “Niente”, rispose l’asino e afflosciò mestamente le lunghe orecchie. “Noi non abbiamo imparato niente oltre all’umiltà e alla pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate!”. Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: “Però potremmo di tanto in tanto cacciare le mosche con le nostre code”.

 L’angelo finalmente sorrise: “Voi siete quelli giusti!”


 


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