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venerdì 25 novembre 2022

SCUOLA IN FINLANDIA

 Il metodo di apprendimento finlandese 
arriva in Italia

 

 Si può applicare il metodo finlandese a scuola? La risposta è sì e ce l’hanno data cinque insegnanti dell’Istituto Pascal di Chieri, che durante l’arco del periodo pandemico, si sono posti alcune domande, come ad esempio se gli studenti fossero felici a scuola o cosa potesse accrescere la loro felicità, che sono confluite nell’apertura della prima scuola elementare d’Italia riconosciuta dal Ministero finlandese, prevista a settembre 2023.

I cardini del metodo finlandese

Il risultato sarà un progetto educativo rivoluzionario, il primo di questo genere in Italia, dove cooperazione, rispetto, integrazione ed empatia saranno gli assi primari su cui si muoveranno le giornate di lezione, gli insegnamenti e le attività̀ didattiche della scuola elementare Daisy. L’obiettivo è, infatti, quello di crescere bambini curiosi, dinamici e liberi, preparati al confronto internazionale e capaci di sviluppare un pensiero critico autonomo e strutturato. Per farlo, l’ambiente in cui i più piccoli saranno immersi presenterà̀ cardini saldi e puntuali, improntati alla condivisione, alla tolleranza e all’aiuto reciproco e osservati da una prospettiva multiculturale.

Ecco vediamo nello specifico quali sono i cardini del metodo finlandese:

Inclusività: la didattica sarà̀ pensata, progettata e pianificata in base alle variabilità̀ ed esigenze individuali, rendendosi, così, accessibile a tutti gli allievi e valorizzando l’eccellenza di tutti, emersa dalla collaborazione costante e dalla viva attenzione all’individuo;

Autonomia: i docenti aiuteranno gli studenti nello sviluppo della capacità di pensare in modo indipendente e di esercitare anche l’autovalutazione. Per essere maggiormente efficaci, saranno, inoltre, adottati strumenti come la facilitazione e il metodo del consenso, al fine di introdurre decisioni prese con il consenso di studenti e insegnanti e, per tale motivo, più stabili e migliori rispetto a quelle prese dalla maggioranza;

Spazio per apprendere: gli spazi saranno di essenziale importanza per l’apprendimento, con biblioteche e laboratori condivisi, angoli dedicati alla lettura silenziosa (il “quite time lounge”), luoghi dove gli insegnanti svolgeranno lezioni aperte al pubblico, dialogo con il territorio e integrazione tra giovani e anziani, poltrone per riposare la mente tra una lezione e l’altra (il “chill chat corner”), mostre d’arte ed eventi pubblici;

Cura: particolare enfasi sarà posta, poi, sulla relazione che intercorre tra cura, educazione e insegnamento, nell’intento di promuovere una crescita basata sulla collaborazione tra bambini e docenti come via privilegiata per il benessere e l’apprendimento di abilità sociali e pratiche;

Learning by doing: proprio l’esperienza pratica sarà uno dei fulcri della didattica, intesa alla stregua di un “punto di partenza” di ogni processo educativo;

Scuola itinerante: a essere garantite non saranno solo le canoniche lezioni in aula, ma anche modalità di insegnamento che prevedranno uscite sul territorio con finalità̀ educative, per sostenere il movimento fisico e, al contempo, il rapporto con il mondo nella sua interezza, sviluppando l’amore per la bellezza e il lavoro in gruppo.

“Il sistema didattico finlandese ha fama di essere il migliore al mondo”

E l’incoronazione arriva anche da Monica Ferri, insegnante di arte e di cinese e coordinatrice dei laboratori e dalla dirigente scolastica Nicoletta Coppo che in coro spiegano: “L’idea non è nata dall’oggi al domani, ma da un lungo periodo di riflessione e studio. In tema di didattica, siamo molto attente a ciò̀ che accade nel nord Europa, e più volte negli anni siamo state, con alcuni dei nostri insegnanti, in Danimarca, Svezia e Finlandia per visitare le scuole e confrontarci con i docenti del posto. Il sistema didattico finlandese ha fama di essere il migliore al mondo, e negli anni ne abbiamo tratto spunti per la nostra Scuola Media Internazionale Holden e il Liceo Pascal. Dal momento che volevamo completare la nostra offerta formativa inserendo la primaria, abbiamo, quindi, pensato di adottare il metodo finlandese.”

Tra i progetti che saranno promossi dall’International Daisy Primary School vi saranno, inoltre: un corso di cinese dalla prima elementare, delle letture in biblioteca, delle competenze digitali, delle lezioni in inglese e, infine, classi di yoga & Mindfulness. Gli studenti di tutti gli ordini e i gradi saranno, poi, introdotti ai principi fondamentali dell’etica e alla filosofia, necessarie per l’elaborazione del pensiero critico, riflessivo e creativo e passaggi fondamentali per il progresso civile e il rispetto altrui.

 

Metodo finlandese

 

 

 

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