Il Papa: la famiglia è il luogo dove s'impara ad amare e a uscire da sé stessi
In Piazza San Pietro si è celebrata questa sera
la Messa in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie. Papa Francesco
invita a vivere in famiglia la vera libertà, che si esprime nello spirito di
servizio, ai genitori dice di dare fiducia ai figli e di mostrare loro la
fedeltà alla propria vocazione di sposi. Alle famiglie presenti il Papa affida
il mandato di annunciare dovunque il Vangelo. Il prossimo Incontro Mondiale si
svolgerà nel 2028
La libertà portata da Gesù è "orientata
all'amore"
Le letture liturgiche della Messa sono quelle
della domenica e tutte tre parlano di “vocazione”, il tema stesso di questo X
Incontro: “L’amore familiare: vocazione e via di santità”. Papa Francesco
inizia la sua riflessione commentando la seconda Lettura, tratta dalla Lettera
di san Paolo apostolo ai Gàlati al cui centro c’è il concetto di libertà. La
libertà è uno dei principali beni oggi desiderati, “tutti desiderano essere
liberi”, osserva, e perciò “tutti aspirano ad affrancarsi da ogni tipo di
‘prigione’: culturale, sociale, economica”. Ma è la libertà interiore quella
che conta di più e questa libertà è un dono, afferma il Papa. E’ Cristo che, a
prezzo del suo sangue, ci ha liberati da ogni schiavitù e, prima di tutto,
dall’essere concentrati solo su noi stessi. La libertà portata da Gesù,
infatti, “è tutta orientata all’amore” e questo ha molto a che fare con le
famiglie: Tutti voi coniugi, formando la vostra famiglia, con la grazia di
Cristo avete fatto questa scelta coraggiosa: non usare la vostra libertà per
voi stessi, ma per amare le persone che Dio vi ha messo accanto. Invece di
vivere come “isole”, vi siete messi “a servizio gli uni degli altri”. Così si
vive la libertà in famiglia! Non ci sono “pianeti” o “satelliti” che viaggiano
ognuno per la sua propria orbita. La famiglia è il luogo dell’incontro, della
condivisione, dell’uscire da sé stessi per accogliere l’altro e stargli vicino.
È il primo luogo dove si impara ad amare. Questo non dimenticarlo mai: la
famiglia è il primo luogo dove si impara ad amare.
Trasmettere ai figli la passione per la vita
Con realismo, Papa Francesco osserva che non
sempre è così, è necessario dunque, dice, difendere la famiglia e impegnarsi
perché essa non perda il suo DNA, "l’accoglienza e lo spirito di servizio”
che si esprimono anche in un giusto rapporto tra le generazioni e con il
“passaggio del testimone” tra genitori e figli. I profeti Elia ed Eliseo di cui
racconta il primo Libro dei Re, ne sono un esempio. Elia riceve da Dio il
comando di fare di Eliseo il suo successore, sarà lui a proseguire la sua
missione in Israele. In lui, benché sia giovane, il Signore ha fiducia:
La pagina del Vangelo dell’apostolo Luca descrive
tre chiamate di altrettanti "aspiranti discepoli di Gesù". Sono
chiamate esigenti e che promettono continue sorprese. Al primo che desidera
seguirlo Gesù dice di sé stesso che “non ha dove posare il capo”. Il Papa
afferma:
L'invito rivolto al secondo discepolo è ad amare
Dio sopra ogni cosa e a non “ “tornare a seppellire i suoi morti”. Al terzo viene chiesto di non “voltarsi
indietro”, neppure per salutare i propri di casa. Francesco ne spiega il senso:
Care famiglie, anche voi siete invitate a non
avere altre priorità, a “non volgervi indietro”, cioè a non rimpiangere la vita
di prima, la libertà di prima, con le sue ingannevoli illusioni: la vita si
fossilizza quando non accoglie la novità della chiamata di Dio, rimpiangendo il
passato. E questa strada di rimpiangere il passato e non accogliere le novità
che Dio ci manda, ci fossilizza, sempre. Ci fa duri, non ci fa umani. Quando
Gesù chiama, anche al matrimonio e alla famiglia, chiede di guardare avanti e
sempre ci precede nel cammino, sempre ci precede nell’amore e nel servizio. Chi
lo segue non rimane deluso!
La Chiesa è con voi
Papa Francesco si avvia alla conclusione della
sua omelia ribadendo le caratteristiche della chiamata all’amore familiare e
incoraggiando le famiglie “a riprendere con decisione” e con gioia il proprio
cammino che non è sempre facile. "L’amore che vivete tra voi sia sempre
aperto, estroverso, capace di “toccare” i più deboli e i feriti che incontrate
lungo la strada", esorta. Poi a braccio aggiunge:
Ci vuole coraggio per sposarsi. Vediamo tanti
giovani che non hanno il coraggio di sposarsi, e tante volte qualche mamma mi
dice: “Ma, faccia qualcosa, parli a mio figlio, che non si sposa, ha 37 anni!”.
“Ma, signora, non gli stiri le camicie, incominci lei a mandarlo un po’ via,
no?, che esca dal nido”. Perché l’amore familiare spinge i figli a volare.
(...) Non è possessivo: è di libertà,
sempre. E poi, nei momenti difficili, nelle crisi – tutte le famiglie ne hanno,
di crisi – per favore non prendere la strada facile “torno da mamma”: no.
Andate avanti, con questa scommessa coraggiosa.
“La Chiesa - assicura Francesco - è con voi,
anzi, la Chiesa è in voi!” e sulle famiglie invoca l’aiuto del Signore perché
possano sperimentare ogni giorno l’unità, la pace, la gioia nella perseveranza,
testimoniando così "che Dio è amore e comunione di vita”.
Al termine della celebrazione eucaristica, il
saluto del cardinale Farrell a Papa Francesco a nome di tutte le famiglie
presenti in questa piazza e collegate da tutto il mondo. Ricorda che questo X
Incontro Mondiale conclude l’Anno Famiglia Amoris Laetitia, a cinque anni dalla
pubblicazione dell'Esortazione postsinodale. "Un anno - dice il cardinale
- che ha voluto dare nuovo slancio alla pastorale familiare nelle diocesi di
tutto il mondo". E' urgente, infatti, "un impegno rinnovato, nel
quale pastori e famiglie, ben formati, sappiano collaborare per essere più
efficaci nel compito di accompagnare i bambini, i giovani, gli sposi e le
famiglie intere nelle sfide morali e spirituali delle società odierne". Il
prefetto del dicastero ringrazia Francesco per l'attenzione e la vicinanza e per
i "regali" fatti alle famiglie lungo questi anni di pontificato
attraverso lettere, discorsi, catechesi e pronunciamenti. Le famiglie,
aggiunge, "percepiscono sempre più il suo affetto di padre e sentono che
lei ben comprende le loro sfide e i loro problemi". C'è ancora molto da
fare, riconosce il cardinale Farrell, ma l'incontro di questa sera ha donato a
tutti fiducia e entusiasmo. Infine annuncia che il prossimo raduno delle
famiglie con Papa Francesco sarà il “Giubileo delle Famiglie”, che si celebrerà
a Roma nell’ambito del Giubileo del 2025, mentre l’XI Incontro Mondiale delle
Famiglie si svolgerà nel 2028.
Dopo l'indirizzo di saluto del prefetto, il Papa riprende ancora la parola per leggere il testo del mandato missionario che consegna alle famiglie presenti alla Messa. L'invito è di annunciare a tutti la bellezza della famiglia e del Vangelo con un'attenzione particolare ai più fragili, portando la speranza "a coloro che non ne hanno" e "moltiplicando l’amore e la vita".
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