Lo stesso, chiaramente, avviene quando la scuola diventa un fortino
inespugnabile e incapace di ascoltare i bisogni locali e non solo viene a
mancare il dialogo, ma cessano anche servizi, le attenzioni, in altre parole
viene meno quella dimensione di “cura” educativa che invece caratterizza
i sistemi educativi migliori.
Per sviluppare questa dimensione di cooperazione e di ascolto reciproco la
scuola ha diversi strumenti a disposizione, tra tutti ci piace ricordare i
patti educativi di comunità, che hanno l’obiettivo di siglare e
promuovere veri e propri accordi tra scuola e contesto locale.
La presentazione dei patti territoriali di comunità, promossa attraverso il
Piano Scuola 2020-21[1],
va proprio nella direzione di sviluppare la compartecipazione di soggetti
pubblici e privati al progetto educativo dei cittadini è uno strumento
riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione per promuovere e rafforzare
l’alleanza educativa, civile e sociale tra la Scuola e le comunità educanti
territoriali[2].
Sempre più spesso le scuole e i genitori, accomunati dallo spirito di
promuovere relazioni virtuose e positive tra i vari soggetti, stanno cercando
di promuovere iniziative che diano risposte ai vari bisogni individuati dalla
comunità locale.
Tra i molti esempi positivi, possiamo citare l’esperienza dell’Istituto
Comprensivo Tullio de Mauro, nel quadrante est di Roma, che negli ultimi anni
ha promosso una serie d’iniziative in tal senso. Il “Bike to school” è
una di queste e consiste nel permettere ai bambini di recarsi a scuola in
bicicletta una volta al mese. È bello assistere, in questi giorni, a una vera e
propria mobilitazione dell’intera comunità scolastica, impegnata nel garantire
la sicurezza dei bambini, ma anche l’accessibilità alle molte biciclette
presenti. Un successo di tutti, sicuramente, dovuto allo straordinario impegno
dei Consiglio di Istituto, presieduto dal dott. Stefano Casula, sempre in prima
linea per il dialogo tra docenti, dirigenza e genitori.
Molti conoscono il detto africano per cui per crescere un bambino serve un
villaggio, ma in fondo è vero anche il contrario, cioè che per far crescere un
villaggio servono i bambini e, bisogna ricordarlo, per aver cura dei più
piccoli è necessario sviluppare e promuovere pratiche virtuose di
collaborazione e cooperazione tra scuola e comunità.
[1] Per maggiori info: https://www.miur.gov.it/documents/20182/2467413/Le+linee+guida.pdf/4e4bb411-1f90-9502-f01e-d8841a949429
[2] https://www.invalsiopen.it/patti-educativi-comunita/
Da TUTTOSCUOLA
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